0.1
0.2
0.3
0.4 cavatelle (Marceca, 1748; Sicilia).
0.5
0.6 cavatelli s.m. pl. (GDLI).
0.7 Derivato dal lat. cavāre 'rendere cavo' (LEI 13,505).
0.8 In italiano e in molti dialetti italoromanzi (prevalentemente centro-meridionali, con l'attestazione più a nord a Grosseto: LEI 13,505) è attestato il s.m. cavatello (per lo più al plurale), che vale comunemente 'gnocco di farina o di farina di patate' (Beccaria 2009: 199-200; LEI 13,505). Nel siciliano, da dove proviene l'attestazione presente nel nostro corpus, oltre a questi designata (cfr. VS cavateḍḍu) il tipo individua anche delle preparazioni dolci (cfr. cavatieḍḍu s.m. ‘dolce impastato con mosto, mandorle e cannella’ o cavatteḍḍu s.m. ‘dolce di farina e miele’: VS). Inoltre, ancora in Sicilia è possibile rinvenire anche delle attestazioni, seppur sporadiche, del s.f. pl. cavatelle in sincronia: «provola dell'Etna al forno. Poi le paste fresche, come le cavatelle alla crema di pistacchi» (Dall'antipasto al dolce). Musso 2011: 86 glossa l'occorrenza come 'tocchetti', ma data la vitalità del tipo (pur con mozione) si è ritenuto di poter quantomeno aggiungere alla definizione il tratto della forma concava. L'entrata della voce è ricostruita, giacché questa è attestata nel nostro corpus solo al plurale.
0.9 Categorie
0.11 LEI, GDLI, VS, Beccaria 2009, Dall'antipasto al dolce, Musso 2011.
Autore della scheda: Salvatore Iacolare
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/156