0.1
0.2
0.3
0.4 dolcia (La Cuciniera genovese, 1893 (8ª ed.), Genova)
0.5
0.6 dolcia (quinto decennio del XIV sec., La mensa dei priori, Frosini 1993; Sacchetti, Trecentonovelle, TLIO; Crusca I-V; TB; GDLI; GRADIT).
0.7 dal lat. dŭlcĭa (DEI)
0.8 Nel corpus, la voce dolcia (< lat. dŭlcĭa, neutro pl. di dulcis ‘dolce’; per la semantica, cfr. cal. cosiduci 'dolci', DEI) è attestata esclusivamente nel piccolo glossario genovese-italiano di termini della cucina compilato da Giovanni Casaccia e apposto a La cuciniera genovese. Il significato è dunque chiarito dal dizionarietto, che riporta le forme dolcia e dolce (quest’ultima pure femminile). La storia della parola è stata trattata da Frosini (1993: 74), che la rintraccia nel trecentesco Libro della Mensa dei Priori di Firenze.
0.9 Categorie
0.11 DEI; TLIO; Crusca I-V; GRADIT; Frosini 1993.
Autore della scheda: Lucia Buccheri
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/387