0.1
0.2
0.3
0.4 dulcamine (Libro de la cocina, sec. XIV secondo terzo, Toscana sud-orientale)
0.5
0.7 dal lat. dulcamen, -inis ‘sapore dolce’.
0.8 Il sostantivo, attestato esclusivamente nel trecentesco Libro de la cocina d’area toscana, è ignorato dalla lessicografia storica ed etimologica (solo GDLI, s.v. quaresimale, cita il passo dell’Anonimo toscano, trascrivendo erroneamente «del dulcamine, cioè frittelle quaresimali»). La voce è da mettere in relazione al lat. mediev. dulcamen, -inis ‘sapore dolce’, registrato da Du Cange (1883-1887), che lo glossa con ‘dulcedo’ (ma cfr. anche TLL, s.v. dulciāmen e il dulciamen citato in Beccaria 1956, p. 421). Considerato l’impiego del singolare («del dulcamine»), è possibile che la parola indicasse non tanto le frittelle (così in Martellotti 2005: 32 e Benporat 1990: 38), quanto, più genericamente, un piatto a base di questa vivanda.
0.9 Categorie
0.11 GDLI XV,75; Du Cange; Beccaria 1956; Benporat 1990; Martellotti 2005.
Autore della scheda: Lucia Buccheri
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/256