dulcamine s.m. Revisionata

0.1

  1. piatto di frittelle confezionate con farina, uova e acqua e ricoperte di miele

0.2

  1. dulcamine -

0.3

0.4 dulcamine (Libro de la cocina, sec. XIV secondo terzo, Toscana sud-orientale) 

0.5

  1. piatto di frittelle confezionate con farina, uova e acqua e ricoperte di miele
    1. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = Del dulcamine cioè fritelle non di quaresima. LXXXIII [146] (133)
    2. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = Del dulcamine, cio è frittelle non quaresimali. LXXXIII [146] Togli farina, distemperata con ova et acqua, e asutigliata e stesa; tagliala a modo di foglie, o di fichi, o come vuoli; e friggele nel lardo o oglio ad habundança; e, cotte, mettivi su del mele bullito; e mangia. (184)

0.7 dal lat. dulcamen, -inis ‘sapore dolce’. 

0.8 Il sostantivo, attestato esclusivamente nel trecentesco Libro de la cocina d’area toscana, è ignorato dalla lessicografia storica ed etimologica (solo GDLI, s.v. quaresimale, cita il passo dell’Anonimo toscano, trascrivendo erroneamente «del dulcamine, cioè frittelle quaresimali»). La voce è da mettere in relazione al lat. mediev. dulcamen, -inis ‘sapore dolce’, registrato da Du Cange (1883-1887), che lo glossa con ‘dulcedo’ (ma cfr. anche TLL, s.v. dulciāmen e il  dulciamen citato in Beccaria 1956, p. 421). Considerato l’impiego del singolare («del dulcamine»), è possibile che la parola indicasse non tanto le frittelle (così in Martellotti 2005: 32 e Benporat 1990: 38), quanto, più genericamente, un piatto a base di questa vivanda. 

0.9 Categorie

0.11 GDLI XV,75Du Cange; Beccaria 1956; Benporat 1990; Martellotti 2005.


Autore della scheda: Lucia Buccheri

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/256