festiggia s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. preparazione a base di pollame fritto nel lardo e aromatizzato

0.2

  1. festiggìa -
  2. festigia -
  3. festigiam -

0.3

0.4 festigia (Liber de coquina A, 1308-1314; Campania/Napoli); festigia (Libro de la cocina, Sec. XIV secondo terzo; Toscana sud-orientale)

0.5

  1. preparazione a base di pollame fritto nel lardo e aromatizzato
    1. Liber de coquina (A) (1308-1314, Napoli) = De festigia. 15 Ad festigiam faciendam pullos integros frige cum lardo. Postea pone ad coquendum cum aqua et zucara et pulverem zinziberis albi et fac spissum. (97v)
    2. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = De festiggìa. XLVIII [105] Togli polli interi netti, friggili nel lardo; poi mettili a cocere in acqua con çuccaro, spetie e çençovo; e falo spesso. (167)
    3. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = XLVI [101] Del blanche mangieri di carne, pesce et riso. XLVII [102-104] Della festigia. XLVIII [105] A empiere uno pavone e rinvestirlo di penne. (132)
    4. Liber de coquina (B) (Sec. XIV secondo terzo, Napoli) = De festigia. 15 Ad festigiam faciendam pullos integros frige cum lardo. Postea pone ad coquendum cum aqua et zuccaro et pulvere zinziberis albi et fac spissum. (135v)
    5. Liber de coquina (O) (1461-1465, Bolzano) = De festigia. 72 Recipe pullos integros deplumatos frige cum lardo postea pone ad coquendum cum aqua et zucara et pulvere zinziberis albi et fac spissum. (170v)

0.6 festiggia (TLIO nel significato di 'pietanza a base di pollo fritto e spezie').

0.7 Dall'ar. fistiqfustiq 'pistacchio' (LEI, Orientalia I, 776-778).

0.8 La voce festiggia e i suoi antecedenti latino-medievali sono documentati nel corpus AtLiTeG esclusivamente nel Tre-Quattrocento, all'interno della tradizione federiciana. Per questa forma il FEW e il LEI (Orientalia I, 776-778) rinviano all'arabo fistiq, fustuq 'pistacchio'. Quanto al latino medievale, il repertorio di Sella reca un'attestazione isolata ma notevole nei registri di entrate e uscite della Curia romana conservati nell’Archivio Vaticano (1346): festugatum 'dolce con pistacchio' (Cupelloni 2021: 1068; cfr. anche le voci fistuco 'lo stesso che pistacchio' e fistuchino 'sorta di stoffa di colore verde': TLIO, con attestazioni toscane e siciliane, dunque geolinguisticamente coincidenti con i possibili centri di produzione del Liber de coquina, nelle sue varie redazioni). Sada-Valente (1995: 182) richiama inoltre il sic. fastuchedda 'pistacchio'. Appare tuttavia problematica l'assenza nei ricettari italiani dell'ingrediente che motiva l'etimologia del piatto: di fronte a questa aporia Carnevale Schianca (2011: 230-231) ipotizza che le residue difformità possano spiegarsi col difficile reperimento del frutto. Per il gastronimo cfr. da ultimo Martellotti (2024: 64, 202, 236), che individua un parallelo preciso nella festicade (< ar. fustaqiya) dei ricettari normanni, ma ancora nel significato dolciario ('ritaglio di pasta di pistacchi').

0.9 Categorie

0.11 LEI, Orientalia I, 776-778; DEI; TLIO; FEW; Carnevale Schianca 2011: 230-231; Cupelloni 2021: 1068; Martellotti 2024: 64, 202, 236; Mosti 2016: 163; Sada-Valente 1995: 182; Schweickard 2017: 131; Sella 1944.


Autore della scheda: Francesca Cupelloni

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it

Copyright: AtLiTeG

Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/357