0.1
0.2
0.3
0.4 azimi d'Hebrei (Messi Sbugo, 1549; Ferrara).
0.5
0.6 àzzimi s.m.pl. (1598, J. Florio, A Worlde of Wordes, LEI), àzzimo s.m. (1704, P. Spadafora, Prosodia italiana, LEI).
azimu s.m. (1358, sic. ant., Simone da Lentini, La conquesta di Sichilia, TLIO); àzzima s.f. (1388, Giovanni dalle Celle, La maestruzza, GDLI); àzimi s.m.pl. (XIV-XV sec., Bibbia volgare, TLIO); àzima s.f. (XIV-XV sec., Bibbia volgare, TLIO); ázimo s.m. (1598, J. Florio, A Worlde of Wordes, LEI).
0.7 Dal lat. eccles. azӯmum 'pane senza lievito' (LEI 3,2764), dovuto a un uso sostantivato dell'agg. azӯmus 'che è senza lievito', a sua volta dal gr. ázymos 'id.' (cfr. azzimo_2).
0.8 La forma ázzima/ázima, avvertita come femminile, deriva dal plurale latino neutro azӯma 'pane senza lievito'. L'accento alla greca denota la trasmissione per via dotta (Nocentini, s.v. àzzimo; cfr. àzzimo_2). Le forme con -z- scempia intervocalica sono da considerarsi letterarie, quelle con -zz- semidotte (LEI 3,2765 n. 1, GRADIT). La cronologia delle attestazioni, specie per il significato liturgico, suggerisce una diffusione del tipo dapprima al plurale. Per estensione semantica, in it. il sostantivo vale anche 'festa ebraica celebrata per sette giorni dopo la Pasqua, durante la quale veniva mangiato solo pane non fermentato' (attestato dal 1292 in Bono Giamboni: TLIO s.v. àzzimo_2). All'interno del nostro corpus, con valore sostantivale il tipo occorre soltanto nei Banchetti di Messi Sbugo (cfr. Ricotta 2023: 298) e in locuzione. Per quanto riguarda la documentazione antica, si segnala che tanto la prima occorrenza del tipo con valore aggettivale quanto la prima con valore sostantivale occorrono ne La conquesta di Sichilia di Simone da Lentini (1358).
0.9 Categorie
0.10.1 àzzimo_2 (agg.) ,
0.11 LEI, DELIN 159, Nocentini, TLIO, TB, GDLI, GRADIT, Zingarelli 2023.
Autore della scheda: Salvatore Iacolare
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/132