0.1
0.2
0.3
0.4 balsamiche, balsamico (Apicio moderno, 1807-1808; Roma).
0.5
0.6 balsamico (1560 ca., S. Lancerio, Vini, LEI [via Faccioli 1966]; ante 1715, G. Gàzola, Il mondo ingannato da' falsi medici, GDLI, DELIN, GRADIT; 1733-1735, G. Del Papa, Consulti medici, Crusca 5; sec. XVIII, Nocentini, DISC).
0.7 Derivato da bàlsamo 'liquido, secreto da varie piante, usato in medicina e in profumeria' (attestato prima del 1274 in antico fiorentino: TLIO, s.v. balsamo), a sua volta dal lat. balsămum 'pianta aromatica (Amyris opobalsamum); l’unguento che ne deriva' (a sua volta dal gr. bálsamon 'id.': LEI, 4,966).
0.8 Le attestazioni trecentesche riportate da buona parte della lessicografia (Crusca 4-5, TB, GDLI, e DEI) sono dei falsi (Volpi 1915-1916, citato in DELIN, s.v. bàlsamo; la cosa è segnalata anche dal TLIO, s.v. balsamico, § 0.6). Probabilmente sulla scorta di questa fittizia altezza cronologica, Alessio ipotizzò che il fr. balsamique costituisse un italianismo (DEI s.v. balsàmico), ma la cronologia delle attestazioni del tipo in francese invita a una maggiore prudenza (1516 'qui contient du baume', 1636 'qui a des propriétés comparables à celles du baume': TLFi s.v. balsamique). La prima attestazione dell'aggettivo in italiano, come riporta il LEI (4,960), è dunque di pertinenza eno-gastronomica, essendo relativa a un vino ed occorrendo negli appunti di Sante Lancerio, bottigliere di papa Paolo III; l'occorrenza è glossata in Faccioli 1966 come 'che ha sapore di resina (detto del vino)'. Relativamente ai testi citati nella documentazione, il tipo occorre già nella prima edizione dell'Apicio moderno (1790).
0.9 Categorie
0.10.1
0.11 LEI, DEI 418, DELIN 172, TLIO, Crusche, TB, GDLI, DISC, GRADIT, Zingarelli 2023, TLFi, Faccioli 1966. Volpi 1915-1916.
Autore della scheda: Salvatore Iacolare
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/138