carabazzata s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. minestra di zucche o di altri ortaggi dalla polpa succosa cotti in brodo di carne 

0.2

  1. carabaciata -
  2. carabazada -
  3. carabazata -
  4. carabazzata -
  5. carbaczata -
  6. carbazata -

0.3

carabazada da magro - Ferrara 1549

0.4 carabaciata (Apparecchi diversi, 1524; Lazio)

0.5

  1. minestra di zucche o di altri ortaggi dalla polpa succosa cotti in brodo di carne 
    1. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = 7. La carabaciata Inprimis piglia le cococce et mondale et mitile ad bollire, et poi piglia uno bono pezo de carne grassa et mictilo dintro, et piglia uno poco de carne salata grassa et mitilo dintro. (3r)
    2. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = 8. La carbazata de una altra manera Piglia le cococe et mondale et tagliale ad felle et mitile ad cocere ad una caldaretta con brodo o vero con aqua; et mitice uno pezo de carne grassa et uno pezo de carne salata, et lassala multo bene desfare. (3v)
    3. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = Lo biancho mangiare Lo mirarstro Lo mirastro Lo mirasto de cotognie La carbaczata La carbaczata de una altra manera Una altra carbaczata (Ir)
    4. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE LA CARABAZADA DI ZUCCHE, O MELONI, O CIPOLLE, PER PIATTI DIECI. PIGLIA tante zucche quanto di pare, e mondale, e tagliale in pezzi, e mettile a bogliere in acqua con un pezzo di persutto buono; e falle bogliere quasi mez’hora. [...] Dopoi, quando la imbandirai, li porrai sopra libra meza di zuccharo, e meza oncia di canella insieme. (Comp. 35v)
    5. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE LA CARABAZADA DA MAGRO PER PIATTI DIECI. TOGLI cipolle e mondale e falle ben cuocere in acqua. Poi cavale fuora di detta acqua colata bene, e ponile in una cazza ben stagnata, e con libre due di buono olio falle bogliere, sempre rompendole e mescolandole. (41v)
    6. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Genestrata. car. 41 Carabazada. car. 41 Suppa dorata. car. 41 (Comp. 71r)
    7. Singolar dottrina (1560, Firenze) = Carabazata di meloni. Carabazata di cocuzza. Carabazata di petronciani. Carabazata di cipolle. (173r)

0.7 Dallo spagn. calabaza 'zucca' (DEI)

0.8 Come emerge dall'analisi del corpus, la circolazione dell'iberismo carabazzata e delle sue varianti è tutta cinquecentesca. La prima attestazione si riscontra negli Apparecchi diversi da mangiare di Antonio Camuria, testo redatto a Nerola (Roma: vd. scheda opera) ma linguisticamente meridionale e riconducibile probabilmente alla Campania, mentre le attestazioni successive riportano all'area centro-settentrionale. Tuttavia, le carabaze alla catelana sono già documentate nella tradizione di Maestro Martino, che risale al Quattrocento (in AtLiTeG Libro de arte coquinaria, nelle sue due versioni, e Libro de cosina), in riferimento ad una preparazione a base di zucche cotte in brodo identica alla carabazzata ma privata delle carni, denominata attraverso il suo ingrediente principale, la zucca (carabaza): "Piglia le carabaze alla catelana, cioè le zuche, e nettale molto bene e mettile dentro una pignatta che sia asciuta, con buon lardo battuto e metti la ditta pignatta sopra la bracia remota dal fuocho e falla bollire, menando continuamente con chuchiaro; e vogliono bollire in questa forma per spatio di quattro hore. E poi habbi di bono brodo grasso facto giallo con uno pocho di zafrano e mettilo dentro giugnendovi del zucharo e delle spetie fine dolci, con uno pocho di agresto secondo el gusto del tuo signore ho d’altri". Rispetto a carabaza, carabazata è un suffissato denominale riconducibile nella nutrita schiera di formazioni in -ata designanti cibi e bevande, con basi che indicano appunto l'ingrediente essenziale dell’alimento (D'Achille-Grossman 2019: 13-14).

0.9 Categorie

0.11 DEI; Benporat 1999: 8; Carnevale Schianca 2011: 120-121; D'Achille-Grossman 2019: 13-14; Mancusi Sorrentino 1993: 40-42.


Autore della scheda: Francesca Cupelloni

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/369