0.1
0.2
0.3
0.4 fromentiera (Libro de la cocina, Sec. XIV secondo terzo; Toscana sud-orientale)
0.5
0.6 frumentiera (TLIO, nel significato di 'torta salata a base di grano tenero'; GDLI, nel significato di 'vivanda a base di frumento bollito'); fromentiera (TB, nel significato di 'grano acconcio ad uso di minestra'); frumentato (TLIO, nel significato di 'minestra a base di frumento e carne di pollo').
0.7 Da frumento; cfr. fr.a. fromentée ‘bouillie de farine de froment’ (TLFi).
0.8 Esclusive del Tre-Quattrocento sono la voce fromentiera e la sua variante sincopata settentrionale formentra, con ritrazione dell'accento e metatesi di r come in fromento : formento, fromaggio : formaggio e simili (ma nella fattispecie non sarà da escludere l'influsso del lat. formus ‘caldo’); pressoché coeve le forme sinonimiche maschili frumentato e formentato dell'Anonimo Mediano. Definita dal medico padovano Michele Savonarola "pasto da vilano e da homeni robusti" (Nystedt 1988: 61), la pietanza è ben documentata nei ricettari europei medievali; si pensi per es. alle ricette francesi della formentee o fourmentee del Viandier e del Menagier (per cui cfr. rispettivamente Scully 1988: 16; Brereton et al. 1981: 246). Rispetto ai suoi equivalenti stranieri, la versione italiana tràdita dai due testimoni federiciani si caratterizza però per la presenza di carne grassa, il che potrebbe rivelarne la dipendenza puntuale dalla pietanza araba denominata hintīya ‘minestra di frumento cotta in un soffritto di carne di montone e aromatizzata con spezie varie’ (dall’ar. hinta ‘frumento’: cfr. Rodinson et al. 2001: 54, 334), di cui fromentiera sarebbe dunque un calco (Martellotti 2001: 273). Tuttavia, come osserva Carnevale Schianca (2011: 252), in tal caso bisognerà forse resistere dalla tentazione di stabilire connessioni con la cucina orientale, dal momento che «pappe di cereali arricchite con carni non sono sconosciute alla cucina romana»; fra queste, per es., la nota tisana di Apicio, un decotto d’orzo con aggiunta di stinco di maiale (cfr. André 1974: 173). Se le ricette più antiche si caratterizzano per la carne, quella dell’Anonimo Veneziano (Libro per cuoco) – dove il riso è indicato come ingrediente alternativo al frumento – attesta anche, per la prima volta nella storia della gastronomia italiana, l’accostamento riso-zafferano.
0.9 Categorie
0.10.1 aarìso (s.m.) ,
0.11 DEI; TLIO; TB; GDLI; TLFi; André 1974: 173; Boström 1985: 10; Brereton et al. 1981: 246; Carnevale Schianca 2011: 244, 251-252; Faccioli 1966: 48, 70; Hieatt-Butler 1985: 62, 98; Martellotti 2001: 273; Nystedt 1988: 61; Rodinson et al. 2001: 54, 334; Scully 1988: 16.
Autore della scheda: Francesca Cupelloni
Pubblicata il: 31/05/2024
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