ingiazzata s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. Sciroppo di zucchero usato per decorare dolci, glassa

0.2

  1. ingiazzata -
  2. ingiazza -

0.3

0.4 ingiazza, ingiazzata (Libro di secreti per fare cose dolci, 1748; Sicilia)

0.5

  1. Sciroppo di zucchero usato per decorare dolci, glassa
    1. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = tirate il vostro gileppo alla piuma, levatele dal foco e fateci un poco d’ingiazza nel detto gileppo, metterete l’amandole dentro e rimeschiate bene (58)
    2. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = E cavati che l’avete dal forno, gli farete la vostra ingiazzata sopra col zuccaro e chiaro d’ova, e poi con un coperchio di forno lo tornarete a cuocere a uso d’ove amarenche; e li potete mascarare ancora di pasta di pestacchi (24)
    3. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = e l’indomani tornarete a ricuocere il detto gileppo a piccola piuma senza cavar il frutto, e poi li farete l’ingiazzata e le tirarete in una piccola grata, e da lì le metterete sopra le lande e poi subito alla stufa (43)
    4. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = li levarete dal foco, e che il gileppo ritorni alla perla, e poi le farete l’ingiazzata atorno (50)

0.7 Der. da sic. jazzu 'ghiaccio'.

0.8 Sia ingiazza sia ingiazzata sono attestati nel solo Libro di secreti per fare cose dolci (1748) di Marceca, e non è stato possibile individuare ulteriore documentazione nei repertori lessicografici consultati.
Per entrambe le forme, chiaramente e marcatamente siciliane, si può ipotizzare la derivazione dal sic. jazzu 'ghiaccio', eventualmente per il tramite di un verbo *ingiazzari. Plausibilmente, si tratta di un calco semantico modellato o sul fr. glace 'glassa' o sull'it. ghiaccio 'glassa' (a sua volta, comunque, calco dal fr.); evidente appare anche l'influenza esercitata da sic. aggiazzata, documentato nello stesso Marceca, e un parallelo può essere inoltre tracciato con il francesismo sic. agglassari/aggrassari, la cui prima attestazione è però tarda: 1868 (cfr. VS; Valenti 2005: 81).
Sin dalle attestazioni secentesche, gli usi di ghiaccio e glassa alternano due significati: 'sciroppo di zucchero usato per decorare dolci' e 'sugo ristretto, simile a una vernice lucida, usato per ricoprire carni, verdure e vegetali'; i contesti d'uso e l'argomento del ricettario consentono di dedurre che, nel Marceca, l'accezione pertinente è sempre la prima (cfr. anche Musso 2011).

0.9 Categorie

0.10.1 aggiazzata (s.f.) ,

0.11 Musso 2011; Valenti 2005; VS.


Autore della scheda: Giovanni Urraci

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it

Copyright: AtLiTeG

Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/120