doccio s.m. Revisionata

0.1

  1. dolcetto di pasta sottile a base di mandorle, albumi e zucchero a cui si conferisce la forma di una tegola ricurva

0.2

  1. docci -
  2. doccio -

0.3

doccio alla milanese - Toscana 1845

0.4 doccio (La cuciniera moderna, 1845; Toscana/Siena). 

0.5

  1. dolcetto di pasta sottile a base di mandorle, albumi e zucchero a cui si conferisce la forma di una tegola ricurva
    1. La cuciniera moderna (1845, Siena) = DOCCI, O COPPI ALLA MILANESE Pelate una libbra di mandorle e passatele nel mortaio, pestatele, ed affinché non levino l'olio le darete di tanto in tanto della chiara d'uovo, e quando saranno pestate, dosatele con zucchero in polvere, nella quantità di once dieci, procurate che l'impasto sia giustamente liquido, e per odore le darete quello di arancio o di cedro, quindi prendete una teglia di lamiera, ungetela con burro, e per quanto grande sarà la medesima, vi stenderete per mezzo di un cucchiaio la pasta della grossezza di circa due monete, quindi passatela in forno tiepido, e quando conoscerete che abbia preso il color di nocciuola, istantaneamente taglierete i pezzi di forma quadrilunga, ed uno alla volta li piegherete per mezzo di uno stenderello, onde darli la figura di doccio, in Milanese coppo, e questi potrete riempire di panna quando non vogliate servirli semplicemente spolverizzati di zucchero. (138)

0.7 da doccio 'tegola ricurva'. 

0.8 Il nome del dolcetto deriva dal sostantivo doccio nel significato di ‘tegola ricurva’ (attestato in area senese dal 1301-1303; cfr. TLIO s.v. doccio; cfr. anche GRADIT), con riferimento alla forma conferita alla sfoglia di albumi e mandorle quando è ancora calda. Secondo Nocentini, la parola, nel significato originario, è da mettere in relazione a doccióne, di cui sarebbe derivato a suffisso zero (come doccia), a sua volta dal latino ductiōne(m), interpretato come maschile con suffisso accrescitivo (e derivato di dūcĕre; cfr. DELIN). Secondo Devoto, invece, il sostantivo doccio è da ricondurre al lat. volg. *(aqui)docium, calco del gr. hydragṓgion ‘conduttura d’acqua’ (Devoto 1966; cfr. anche DEI, che indica un lat. volg. *aquiducium). Per l’associazione sinonimica tra doccio 'tegola ricurva' (voce d’area prevalentemente toscana) e coppo 'id.' proposta ne La cuciniera moderna si rinvia a Tommaseo 1838 (: 309).
La ricetta dei docci alla milanese qui riportata è identica a quella descritta in Colombié 1897: 320, in cui i dolcetti sono definiti tuiles aux amandes (‘tegole alle mandorle’). A questi sono da avvicinare le tegole valdostane, di medesima composizione. Per la semantica, si confronti il nap. tittolo ‘tegola’ ma anche ‘strisciolina fritta di farina di granturco’ (Buccheri 2023).  

0.9 Categorie

0.11 DEI 1370; DELIN 488; Nocentini s.v. doccióne; TLIO; Crusca III-V; TB; GDLI; GRADIT; ArchiDATA; Buccheri 2023; Colombié 1897; Devoto 1966; Tommaseo 1838. 


Autore della scheda: Lucia Buccheri

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/449