0.1
0.2
0.3
0.4 panna (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara)
0.5
0.6 panna ( GDLI; SC; TB; CA1); sett. pànera (Casaccia 1876; Cherubini 1814: ‘a Firenze dicono volgarmente panna’); ven. pana (Boerio 1856: spesso detta volgarmente neve); rom. pana d latt (Morri 1840); tosc. panna (Fanfani 1863).
0.7 Da panno (Iat. pannum) 'copre il latte come un panno' (DELIN; GRADIT)
0.8 La voce panna è attestata nel corpus a partire dal XVI secolo; è data dal metaplasmo di pannum, che indica per metafora il velo costituito dall'affiorare della parte più grassa del latte nella bollitura. Se ne distingue la voce natta, ispanismo per panna diffusosi a partire dal dialetto napoletano (Coluccia 2022: 199). La voce è successiva a capo di latte e a fiore di latte, ai quali è subentrata solo nel XIX secolo (DM1), ed è generalmente ritenuta di origine toscana (Cherubini 1814: 'a Firenze dicono volgarmente panna'; Carena 1853: 'Panna è denominazione che in Toscana è comunissima'; TB). Capo di latte e panna apparirebbe quindi geosinonimi; Francesco Leonardi prova invece a distinguerli: la panna affiorerebbe prima della bollitura, il capo di latte in seguito. La denominazione di panna di maiale è tutt'ora in uso per il pregiato lembo tra fesa e pancia, e si può inserire tra i gastronimi utilizzati per indicare diversi tagli del maiale: pesce di maiale (Artusi 2010: n. 552), noci di maiale (Apicio Moderno).
0.9 Categorie
0.10.1 capo di latte (loc. nom.) ,
0.11 DEI; GDLI; TB; SC; DM1; Boerio 1856; Casaccia 1876; Cherubini 1814; Fanfani 1863; Morri 1840; Artusi 2010; Coluccia 2022: 199.
Autore della scheda: Francesca Giuditta Mazzola
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/492