0.1
0.2
0.3
0.4 chavo de late (Anonimo Veneziano, fine XV sec.; Venezia).
0.5
0.6 capochilatte s.m. (sec. XIV, venez. ant., LEI [da Bartolomeo Cecchetti, Il vitto dei Veneziani nel sec. XIV]); ⸢cavo di latte⸣ loc. nom. (1477, ven. ant. pl. chavidilate, LEI [da Adamo de Rodvila, Vocabolario italiano-tedesco]; fine sec. XV, ven. ant. pl. cavi de lacte, LEI [da Laura Ramello, La “cosmetica” del ms. W 478 della Walters Art Gallery di Baltimore e la tradizione secretista: edizione e indagine lessicale]; fine sec. XV, venez. ant. chavo de late, LEI [da Faccioli 1966]; ante 1535, pl. cavi di latte, A. Firenzuola, Lucidi, Crusca 4-5). ⸢capo di latte⸣ loc. nom. (1510, Ludovico de Vartema, LEI; ante 1535, pl. capi di latte, F. Berni, Rime burlesche, Crusca 4-5, TB, GDLI, LEI; 1561, pl. capi di latte, A. Citolini, Tipocosmia, GDLI);
0.7 La locuzione trova il suo nucleo semantico in capo, dal lat. caput/capus 'testa' (LEI 11,1181).
0.8 Come documentato da Sella 1944: 123, già nel latino medievale di area trevigiana si incontra caput lactis 'panna del latte'. Anche le prime attestazioni volgari del sintagma, col passaggio da -p- a -v- tipico delle varietà italoromanze settentrionali (LEI 11,1181; Rohlfs §207), sono venete; in tal senso, una certa pertinenza della locuzione all'area in questione sembra confermata dall'uso del solo cao per designare il medesimo referente 'panna' (LEI 11,1180; cfr. AIS c. 1204 'la panna'); si legga, inoltre, come Tommaseo associasse capo di latte all'area veneta in contrapposizione (anche semantica) con il toscano panna: «nel Ven. La parte del latte più sostanziosa, che si toglie dal sommo del latte, e mangiasi anco da sè. La Panna dei Tosc. chiamasi così anco che rimanga sul latte» (TB s.v. latte). Il nostro corpus documenta poi in area bolognese il s.m. capolatte, composto da avvicinare a forme settentrionali come caolatte (queste non sono attestate dai nostri testi ma sono note alla lessicografia: LEI 11,1183a; il tipo con -p- rappresenta invece un hapax lessicografico). La polirematica fu inoltre oggetto, a partire dalla sua presenza del Vocabolario domestico di Carena, di alcune notevoli osservazioni di Manzoni sul tema della sinonimia nell'italiano (il caso è ricostruito in Polimeni 2012, p. 102); commentando l'accostamento di più tipi lessicali per designare lo stesso referente («Panna, fior di latte, capo di latte, cavo di latte, crema, la parte più leggiera, e
più butirrosa, separata dal latte dei ruminanti domestici, e colla quale si fa il
burro»: CA 1: 249), Manzoni scrisse infatti a Carena: «Ma quando, per esempio, trovo il vocabolo Panna accompagnato da quattro
altre denominazioni, non posso a meno di non dire tra me, come lo dico a
Lei con una sincerità ardita, perchè viene dalla stima: cosa ci giova, in questo
caso, d’avere un’abile e esperta guida, se ci conduce a un crocicchio, e ci dice:
prendete per dove vi piace? Cosa ci giova, in questo caso, che ci sia chi ha
riconosciuto con ottimo giudizio, e acquistato con nobile fatica il mezzo di
sostituire l’unità alla deplorabile nostra moltiplicità, se sostituisce una moltiplicità
a un’altra?» (Manzoni 1850 [2000]: 34); qualche anno più tardi, probabilmente accogliendo il rilievo, nel suo Vocabolario metodico di arti e mestieri Carena attuò una reductio ad unum, mettendo a lemma il solo panna e precisando in nota: «Panna è denominazione che in Toscana è comunissima, ma moderna,
e per ciò non ancora registrata dalla Crusca, dove in vece si trova Fior di latte,
Capo di latte, e Crema, voci che dovevano essere dianzi adoperate dai Fiorentini
e dai Toscani, come sono tuttora in uso presso altri Italiani» (Carena 1853: 541-42).
0.9 Categorie
0.10.1 panna (s.f. ) ,
0.10.2 latte (?), fior di latte (?)
0.11 LEI, DEI 738, Crusca III, Crusca IV, s.vv. capo di latte, cavo di latte, latte, Crusca V, s.vv. capo, latte, TB, s.vv. capo di latte, latte, GDLI, s.vv. capo, latte. AIS. Carena 1853. Frosini-Montanari 2012. Manzoni 1850 [2000]. Polimeni 2012. Rohlfs. Sella 1944.
Autore della scheda: Salvatore Iacolare
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/191