frittata s.f. Revisionata

0.1

  1. pietanza tonda e sottile a base di uova sbattute cotte in un grasso (es. burro, strutto, ecc.) con aggiunta di ingredienti vari (es. formaggio, carne, erbe, spezie, ecc.)
  2. nella loc. frittata verde: composto d'uova battute con aggiunta di erbe o verdure
  3. nella loc. frittata rognosa: composto d'uova battute con aggiunta di pezzi di carne secca (in particolare, di prosciutto)
  4. nella loc. frittata alla spagnola: composto d'uova battute con aggiunta di cipolla e zucchero
  5. composto d'uova cotto in padella e ripiegato su sé stesso, spesso farcito (specialmente di ingredienti salati)
  6. nella loc. frittata in trippa: composto d'uova battute che, un volta cotto, viene tagliato a piccole strisce
  7. nella loc. frittata alla servante: composto d'uova battute con aggiunta di molliche di pane fritte nel burro
  8. nella loc. frittata alla tedesca: composto d'uova battute con aggiunta di pinoli, uva passa e zucchero
  9. nella loc. frittata alla corradina: composto d'uova montate dall'aspetto particolarmente gonfio una volta cotto
  10. nella loc. frittata alla milanese: composto d'uova battute con aggiunta di erbe e latte cotta a mo' di polenta
  11. nella loc. frittata alla monaca: composto d'uova battute con aggiunta di melanzane fritte nel burro, grasso di vitello, parmigiano, erbe e spezie
  12. nella loc. frittata alla nobile: composto d'uova battute con aggiunta di mammella bovina, midollo di manzo, panne e spezie
  13. nella loc. frittata alla certosina: composto d'uova battute con aggiunta di formaggio e acciughe
  14. nella loc. frittata alla piemontese: composto d'uova battute con aggiunta di pangrattato, panna, formaggio e noce moscata
  15. nella loc. frittata alla vestale: composto d'uova battute con aggiunta di zucchero e scorza di limone cotto nel burro

0.2

  1. frictata -
  2. fritata -
  3. fritate -
  4. frittada -
  5. frittade -
  6. frittat -
  7. frittata -
  8. frittate -

0.3

  1. fritattina -
  2. frittadella -
  3. frittadelle -
  4. frittadina -
  5. frittadine -
  6. frittatelle -
  7. frittatina -
  8. frittatine -

Frittat’alla semplice - Napoli 1820
Frittata alla certosina - Milano 1853
Frittata alla Corradina - Napoli 1820
Frittata alla milanese - Macerata 1820
Frittata alla Nobile - Napoli 1820
Frittata alla Paison - Macerata 1820
Frittata alla Piemontese - Milano 1853
Frittata alla servante - Italia centro-meridionale 1807-1808
Frittata alla vestale - Milano 1853
Frittata rognosa - Roma 1609
Frittata souflè - Roma 1814
Frittata variata alla Tedesca - Roma 1814
Frittata verde - Ferrara 1549
Frittate alla spagnuola - Bologna 1647
Frittate arrosto a guisa di anguilla di Perugia - Toscana 1845
Frittate verdi da frati - Firenze 1560
Frittate in polpette - Italia settentrionale 1791
Frittate in trippa - Italia settentrionale 1791
Frittatina ai golosi - Napoli 1820
Frittatina alla Cicceide - Napoli 1820
Frittatina alla Cittadina - Napoli 1820
Frittatine all’Inglese al forno - Roma 1814
Frittatine in bignè - Roma 1814
Frittatine in surprise - Roma 1814

0.4 frittata (Libro de arte coquinaria (Anonimo Catalano), 1498; Toscana)

0.5

  1. pietanza tonda e sottile a base di uova sbattute cotte in un grasso (es. burro, strutto, ecc.) con aggiunta di ingredienti vari (es. formaggio, carne, erbe, spezie, ecc.)
    1. Libro de arte coquinaria (ms. Washington) (Sec. XV ultimo quarto, Lazio) = 58. Friger la fava Togli fava et salvia et cipolle et fiche et pomi como è ditto di sopra et etiamdio altre bone herbe, et mescola ogni cosa inseme et frigile nela padella con olio et fanne una frittata. Et como è cotta, cacciala fore et ponivi di sopra di bone spetie. (17r)
    2. Libro de arte coquinaria (ms. Washington) (Sec. XV ultimo quarto, Lazio) = Ova sopra la graticula Batti doi ova fresche molto bene et fa’ scaldare una patella vòta tanto che sia ben calda. Et buttagli dentro queste ova battute lasciandole andare per tutta la patella a modo d’una frittata bene sottile como una carta. Et quando ti pare ben cotta, piecala in quattro quatri che venga quatra a modo d’un quatretto. (47v)
    3. Libro de arte coquinaria (Anonimo Catalano) (Sec. XV ultimo quarto, Toscana) = Per fare una buona frittata Batterai l’uova molto bene e insieme un pocho di acqua e un pocho di lacte, per farla alquanto più morbida. Item un pocho di bon chacio grattato. (135)
    4. Libro de cosina (Sec. XVI inizio, Lombardia) = Per fare una frittata de caviaro Per fare una frittata de caviaro, piglia lo caviaro et mettillo a moglio in aqua tepida e lassalo per spaziò de meza ora et pistalo in lo mortaro bene. Se lo caviaro è meza libra, mettilli uno bichero d’aqua, rosa, pipero , zafrano, herbe o cipolle, secondo che è dicto di sotto in la frittata de ove del luzo. (208)
    5. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE UNA FRITTADA DOPPIA, PIENA. FARAI una frittada d’un uovo al modo sopradetto, e li ponerai prima nel fondo del piatello un poco di zuccharo, e canella, buttiero e succo di naranci. E poi porrai la detta frittadina nel detto piatello, e la cargarai ligiermente al modo sopradetto; e poi ne farai un’altra e la porrai sopra la prima, e sopra li porrai zuccharo, e canella, e succo di naranci, e uva passa. […] E a fare dieci di queste frittadelle, gli andarà la medesima robba che è andata a fare i quaranta ritorteli sopra detti. (Comp. 65v)
    6. Singolar dottrina (1560, Firenze) = con lo strutto farete una frittata sottilissima larga quanto tiene la padella, e subito sopra di essa metterete la mezza testa, facendo che le cervella tocchino la frittata, poi pigliasi un piatto capace, e rivolgete sottosopra la testa in modo che la frittata resti di sopra, e così vi metterete zuccaro e cannella, e con simil regola si doreranno tutte l'altre teste. (134r)
    7. Libro dello scalco (1609, Roma) = Indorata [scil. testa di capretto], cioè lessata, poi spaccata, fritta nella padella, con ova fattone frittata, buttata sopra essa, servita con cannella, overo lemoni tagliati. (35)
    8. Lo scalco prattico (1627, Roma) = frittata doppia ripiena, sbattute l’ova con pignoccata, pasta di marzapane, polvere di mostacciuoli, poco di pepe, cannella, zucaro, e un bicchiero di panna, ò capo di latte, e un ravagiuolo fresco; fatta à tre ordini, fatti con sfoglio di fior di farina, rossi d’ova, latte di pignoli, butiro, zuccaro, cannella, acqua rosa... (74)
    9. L'apicio (1647, Bologna) = Pasticci all’inglese, fatti senza pasta nel piatto, con sopra una frittata grande quanto la capacità del piatto, con fette di cedro, polpa di vitello battuta, cervellette minute, animelle in bocconi, midolla, grasso di bue, piccioni spolpati; presciutto in fette sottili, tartuffoli intieri, rossi d’uova toste, speziaria conveniente, e sugo di limone, coperti con un altra frittada grande, con lustro a modo di marzapane, tempestada di pistacchi macerati in acqua di fior di cedro, serviti intorno l’orlo del piatto con una corona grande fatta di zucchero, ritocca d’oro. (110)
    10. L'arte di ben cucinare (1662, Mantova) = Servirai li convitati con un tondino di mostarda di tutta esquisitezza per ciascheduno. Dodici pollastrelli teneri, lardati gentilmente pieni di frittata fatta con erbe odorifere, pistacchi amaccati, midolla, pignoli, canella, involti in carta onta di butiro, polverizata di sale, garofani, e canella, cotti nello spiedo, tramezati con fogliami di pasta sfogliata, e profilata con pezzetti di cotognata, e intorno al piatto naranci spaccati. (101)
    11. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Prendete degli uovi quanti ne vorrete, e metteteli in una casseruola con sale fino, e sbattendoli bene; fate liquefare il butirro in una pentola, mettendovi dentro gli uovi, e fateli cuocere finché la frittata sia ben colorita di sotto, e poi rinversatela nel piatto che dovete servire. Per quelli che amano il prezzemolo, e cipollette si triturano ben fine, e se ne mette dentro. (316)
    12. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = Quando è cotta, infarinate sopra il vostro tavoliere e versate la vostra crema, ch’ella si distenda da sé stessa. Bisogna che quando ella sarà raffreddata, ella faccia l’effetto come se questa fosse una frittata cotta. (108)
    13. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = Frittate al zucchero. Sbattete i vostri ovi, dopo pestateci della scorza di limone ben minuto: bisogna metterci un poco di pana di latte e sale. Il tutto bene sbattuto insieme, fate la vostra frittata. (191)
    14. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = La frittata si varia in moltissime maniere. Per esempio con sugo di pomidoro, cavoli fiori, fagioletti, broccoli, zucchette, sparagi, prosciutto, erbe fine, provature, fiore di latte ec., come si dirà qui appresso. (IV.159)
    15. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Frittate ripiene, o senza riempire in più maniere. Antremè. Allorché avete mezza cotta una frittata nella padella, potrete riempirla di un culì di pomidoro, o di un ragù, o salsa d’erba, ma che l’una, o l’altra cosa sia molto ristretta, ovvero di dadini di provatura ec.; indi avvolgetela ad uso di grosso raviolo, finite di cuocere, e servitela subito naturale, o con sotto una qualche salsa. (203)
    16. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Frittatine farsite di mozzarella con salsa di pomidoro, ovvero un gattò d’ovi a mille foglie farsito brusco. Batterai ben bene 24 ovi freschi; prendi la padella, e precisamente quella che abbia il fondo della uguale dimensione del piatto proprio nel quale dovrai servire, ci porrai un pochino di sugna, la farai fumare, cercando di verniciare tutta la padella; […] porrai nel piatto proprio una frittatina, e sopra un suolo di diafane fettoline di mozzarella con un poco di salsa di pomidoro, e così intersecherai tutte le frittatine; formato così il gattò, porrai il piatto sopra di una fornella calda, sopra il fornello con poco foco per fare quasi liquefare la mozzarella ed attaccarsi le due materie insieme; quando vedi essere perfezionato il gattò, ci verserai la salsa di pomidoro, e lo servirai. (158)
    17. Il re dei cuochi (1874, Firenze) = FRITTATE. Frittate diverse. La frittata semplice si compone di sole uova sbattute, a cui si unisce un poca d’acqua, acciò non resti troppo dura; si sala il liquido proporzionatamente, e si fa rappigliare in padella con burro, olio o strutto, secondo il gusto. Quando la frittata è cotta da una parte, la si rivolta, servendosi a tal uopo d’un piatto grande abbastanza da coprirla tutta; con questo la si toglie dalla padella, voltando questa sottosopra e tenendovi fermo il piatto [...] (105)
  2. nella loc. frittata verde: composto d'uova battute con aggiunta di erbe o verdure
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = FRITTADA SEMPLICE VERDE, PIENA E ROGNOSA. PIGLIARAI uova dieci, perche questo è il suo ordinario, e le sbatterai molto bene con poco sale. E come sono ben battute, li porrai dentro un poco d’acqua. Poi haverai la patella con oncie sei di buttiero frescho, e disfatto che serà, li gettarai dentro l’uova e cuocerai la tua frittade, la quale vuole essere morbida. Poi li porrai sopra canella pesta, come serà imbandita. (Comp. 66r)
    2. Singolar dottrina (1560, Firenze) = Frittate verdi da frati. Frittate verdi con fior di Sambuco, Frittate di caviaro. Frittate con cipolle. Frittate verdi con pignuoli e uva pasa. (167v)
    3. Libro dello scalco (1609, Roma) = frittata verde, con sugo de biete numero otto, con zuccaro, e cannella sopra. (129)
    4. Libro dello scalco (1609, Roma) = In frittata verde, con sugo de biete, e spinaci. (78)
    5. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = Ova fresche cotte in buttiro sottestate, con festone attorno di tagliolini di frittate verdi e gialle, con zucchero e cannella per tutto, con sugo di limone. (358)
    6. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Fritâ; frittata, altrim. Pesceduovo. — co-i erbe; frittata verde, frittata in erbe o erbolata. (309)
    7. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = frittata verde. — Preparate un po’ d’erbe trite come sopra, N. 33, per le frittelle; friggetele un poco con del burro; sbattetele con 10 uova, un po’ di cacio, sale, spezie e fatene la frittata tenera come sopra, N. 37. (106)
  3. nella loc. frittata rognosa: composto d'uova battute con aggiunta di pezzi di carne secca (in particolare, di prosciutto)
    1. Libro dello scalco (1609, Roma) = frittata d’ova otto rognosa, con mendrolla di porco dentro, con zuccaro, e cannella sopra. (130)
    2. Libro dello scalco (1609, Roma) = In frittata rognosa, con mendrolla, o presutto, o vero ventresca de porco; tagliate in fette longhette; overo come dati desfritto, poi buttatovi l’ova sopra. (78)
    3. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = frittata rognosa. Questa frittata non v’è chi non sappia fare, però lascio d’insegnarlo; fatela pertanto come sapete, e tanto basti. (189)
    4. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = frittata rognosa. (309)
  4. nella loc. frittata alla spagnola: composto d'uova battute con aggiunta di cipolla e zucchero
    1. L'apicio (1647, Bologna) = Frittate alla spagnuola, con polpa di cipolle minute, cotte in butiro purgato, e zucchero, miste con rossi d’uova fresche battute, cotte a fuoco di carbone; sollevata detta frittata nel mezzo del piatto, con zucchero sopra, sotto alla quale uscivano alcune porcellette fritte, ch’andavano a posarsi col capo sù l’orlo del piatto, tramezzate con melarancie partite, e paste vote sfogliate. (47)
    2. L'apicio (1647, Bologna) = Frittate alla spagnola esquisite. (Indice-5)
  5. composto d'uova cotto in padella e ripiegato su sé stesso, spesso farcito (specialmente di ingredienti salati)
    1. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = frittata ripiena. Pigliate un petto di pollo arrosto, o altro volatile, e tagliatelo in dadi come pure funghi, prosciutto cotto, fegatetti, tartufi ed altre guarniture, il tutto passato in ragù e cotto. Formate la frittata, ed avanti di vuotarla sopra il piatto, metterete tout contre o coprirete con fette di mollica di pane o della crosta; dopo versate dentro la medesima padella il vostro ragù e dipoi voltate la vostra frittata sopra il suo piatto con diligenza. In servirla, bagnatela con un poco di sugo e servitela caldamente. Si posson riempir le frittate con ogni sorta di ragù [...] (193)
  6. nella loc. frittata in trippa: composto d'uova battute che, un volta cotto, viene tagliato a piccole strisce
    1. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = Frittate in trippa. Quando avete fatto le frittate, fatene taglioli quadri, tanto che ne esca da sedici pezzi dell’una, poi mettete burro e caccio parmigiano grattato in piatto, e sopra mettetevi un suolo di quei pezzetti di frittata; e così farete ad ogni suolo ed all’ultimo vi metterete sopra le speziarie. (372)
    2. La cuciniera moderna (1845, Siena) = FRITTATE IN trippa Prendete uova in proporzione delle persone cui devono servire, sbattetele in un recipiente con del latte, unitevi sale ed un poca di cannella della Regina, ponete a soffriggere del burro nella padella, gettatevi le uova preparate, e quando sarà cotta rivoltate la frittata, quindi tagliatela a piccoli pezzi di modo che prendino la figura che si suol dare ai pezzi della trippa, ciò fatto prendete una cazzeruola o tegame mettetevi del burro e quindi la frittata come sopra tagliata, fatela soffriggere, e gettatevi dell'acqua ed intanto prenderete dello zaffrano abbrustolito, riducetelo in polvere, e gettatelo sulla frittata, onde prenda il colore, e quando siete per servirla in tavola unitevi dell'altro burro, e del parmigiano grattato. (19)
  7. nella loc. frittata alla servante: composto d'uova battute con aggiunta di molliche di pane fritte nel burro
    1. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = frittata alla Servante. Antremè = Fate una frittata ordinaria, vedetela pag. 159, con petrosemolo, e cipolletta trita; allorché è di un bel colore da una parte, metteteci dentro molti filetti di mollica di pane fritti nel butirro, avvolgetela, e servitela subito. (IV.166)
    2. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = 166 frittata alla Servante. (IV.328)
  8. nella loc. frittata alla tedesca: composto d'uova battute con aggiunta di pinoli, uva passa e zucchero
    1. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = frittata variata alla Tedesca. Antremè. Sbattete sei uovi, ed uniteci una panata, zucchero a proporzione, l’odore che si vuole, un’idea di sale, capo di latte, e pignoli, e passarina se vi piace; fate poi la frittata, e servitela glassata di zucchero. (203)
  9. nella loc. frittata alla corradina: composto d'uova montate dall'aspetto particolarmente gonfio una volta cotto
    1. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Alla Corradina. — Fatta una frittata ben grossa, con cipolline soffritte, erbette e grasso di Vitello trito, si farà freddare e si taglierà in piccoli quadretti, li quali si metteranno in una cassarola con Colì di presciutto, si faranno in esso incorporare su le braci e si serviranno. (115)
    2. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Alla Corradina. — Si prendino delle Uova che si vuole, si dissuniscano i bianchi da’ gialli, li bianchi si montano ed i gialli si dimenino con panna di latte e parmegiano; poi si uniranno gli uni e gli altri e se ne formerà con butirro la frittata, la quale, nel cuocerla, bisogna dimenarla, acciò egualmente venghi cotta e gonfia. (118)
  10. nella loc. frittata alla milanese: composto d'uova battute con aggiunta di erbe e latte cotta a mo' di polenta
    1. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = frittata alla milanese con salsa di latte. Prendete maiorana, menta ed erbetta tritate fine, e mezza mollica di una pagnotta fate bollire la detta mollica in mezza foglietta di latte ch’essa s’imbevi tutto il latte e lasciatela nella cazzarola fintantoché, si asciutti; asciuttata, cavatela e raffinatela bene in modo che venga a guisa di polenta; mettete ci spezieria dolce, sale, gittate il tutto nella pignatta delle uova sbattute, meschiatele finché s’incorpori bene, poi metteteci le dette erbe ed il parmigiano e cuocetela come le altre frittate, poneteci la suddetta salsa e mandatela in tavola ec. (187)
  11. nella loc. frittata alla monaca: composto d'uova battute con aggiunta di melanzane fritte nel burro, grasso di vitello, parmigiano, erbe e spezie
    1. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Alla Monaca. — Le petronciane, nette dalle pelle, si taglino a dadi, si passino con butirro, petrosemolo e spezie, e quando son quasi cotte si tritano con grasso di Vitello e si uniscono con parmegiano ed uova sbattute e se ne formi la frittata. (118)
  12. nella loc. frittata alla nobile: composto d'uova battute con aggiunta di mammella bovina, midollo di manzo, panne e spezie
    1. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Alla Nobile. — Cotta in brodo la Zinna di Vacca e tritata con midolla di Manzo, si unirà con panna di latte, spezie ed indi con le uova sbattute e se ne farà la frittata. (118)
  13. nella loc. frittata alla certosina: composto d'uova battute con aggiunta di formaggio e acciughe
    1. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = frittata alla Certosina. 6. Sbattete sei uovi con poco sale e un pizzico di formaggio tridato, pulite e disossate due anchiode e tridatele fine, unitele e sbattetele assieme agli uovi, come pure sbattete assieme once due butirro tagliato a piccoli pezzetti. Prontate una padella con once quattro butirro tostato, versatevi il detto composto e formate la frittata, voltatela con sveltezza e versatela sul piatto: servitela naturale e versatovi in mezzo una salsa con funghini o triffole. (459)
    2. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = ivi 6. frittata alla certosina (546)
  14. nella loc. frittata alla piemontese: composto d'uova battute con aggiunta di pangrattato, panna, formaggio e noce moscata
    1. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = frittata alla Piemontese. 48. Ponete in una cassarola un pugno di pane grattugiato con un bicchiere abbondante di pannera, sale, pepe, noce moscata e formaggio e, sorbito il tutto, rompete sei o otto uovi: sbatteteli bene e fate una frittata con butirro purgato e servitela con una salsa di funghi o triffole ben tritolate e buon coulì. (468)
    2. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = ivi 48. frittata alla piemontese (547)
  15. nella loc. frittata alla vestale: composto d'uova battute con aggiunta di zucchero e scorza di limone cotto nel burro
    1. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = frittata alla vestale. 7. Fate una frittata di otto uovi, un’oncia di zucchero fino e poca scorza di limone, fatela cuocere al butirro, vuotatela sopra un piatto d’argento o piatto forte, allestite una giazza reale (capitolo 16 n. 199) e versatela sopra la frittata, mettetela asciugare al forno tepido o al testo e servitela. (459)
    2. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = frittata alla certosina ” ivi 7. ” alla vestale ” ivi 8. (546)

0.6 *Frittata (av. 1484, DELIN, nel significato di 'pietanza d'uova frullate e cotte in padella con olio o burro, in forma tondeggiante'; TLIOCrusca V, ‘vivanda fatta di uova frullate, spesso stemperate con un poco di acqua, e leggermente fritte nella padella, in forma schiacciata e rotonda come il fondo della padella stessa’; TB, 'vivanda d'uova dibattute e versate in padella con poco olio, burro o strutto, cotte celeremente in forma più o meno sottile, larga e piana'; GDLI, che riporta il significato antico di 'frittura (di pesce)', ma anche i diversi modi di preparare la frittata: frittata alla campagnola o frittata verde 'quella che si ottiene aggiungendo alle uova crude sbattute erbe varie tritate'; frittata avvolta 'quella che, dopo la cottura, si condisce con burro e formaggio o verdura, oppure si spalma con marmellata, e si avvolge quindi a rotolo'; frittata doppia o ripiegata 'quella che si ripiega a metà, dandole forma semicircolare, quando ha preso consistenza da un lato'; frittata in zoccoli 'quella che si prepara tagliando prosciutto a piccoli dadi, soffriggen­dolo in padella, versandovi quindi sopra le uova frullate e ripiegando per lo più a metà il com­posto così ottenuto'; frittata rognosa 'quella arricchita con pezzi di carne secca'; frittata semplice, toscana, fiorentina o frit­tata in foglio 'quella a base di sole uova e formata da un solo foglio sottile'; GRADIT: 'vivanda preparata friggendo un impasto di uova sbattute con aggiunta di ingredienti vari fino a che non si rapprenda'; SC).

0.7 Da fritto (DELIN s.v. friggere).

0.8 La voce frittata e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus a partire dall'ultimo quarto del Quattrocento. DELIN fa derivare frittata da friggere, a sua volta dal verbo latino di probabile origine onomatopeica frīgere. DEI, oltre a riportare due forme non attestate nel nostro corpus, frittatone (XVIII sec.) e frittatuccia (XIX sec.), informa che frīgere in origine significava 'cuocere a secco' e che poi pass al significato di 'friggere'. Carnevale Schianca evidenzia che la preparazione soffritta a base di uova coincide con quella delle «ova crispata» del Liber de coquina - che prevede che le uova vengano ben battute e poi fritte in un grasso come si fa con crispelli e tortelli - e con quella del ricettario di Maestro Martino, in cui si consiglia di aggiungere un poco di latte e acqua per ottenere una frittata più morbida (2011: 245). A caratterizzare la frittata è il  «consolidarsi del battuto d'uova in uno strato uniforme, che conferisce alla preparazione l'aspetto di un tortino»: la semplicità  e la diffusione popolare della preparazione fa sì che spesso nei testi le istruzioni su come realizzare vivande a base d'uova sbattute vengano implicitamente affidate alla parola frittata (v. infra). Capaci ricorda il tono di confidenza e quasi di complicità a cui Artusi ricorre nel dialogare con il pubblico riguardo una preparazione a base di uova talmente semplice da accomunare tutti coloro che si mettono ai fornelli. Nel capitolo della Scienza in cucina dedicato alle uova si legge: «Chi è che non sappia far le frittate? E chi è nel mondo che in vita sua non abbia fatta una qualche frittata? Pure non sarà del tutto superfluo il dirne due parole». «Evidente l’uso ambivalente del termine frittata, inteso non solo come pietanza, ma anche come incidente fortuito, piccolo disastro quotidiano. La frittata «in foglio» alla fiorentina è quella da preferirsi secondo l’Artusi, che ironizza su chi, arrotolatala sulla forchetta, ne vorrebbe, tanto è buona, mangiarne una risma» (Capaci 2011: 204).

0.9 Categorie

0.10.2

0.11 DEI 1720; DELI 615; SC; Crusca V; GDLI; GRADIT; Nocentini 464; TB; TLIO. Capaci 2011; Carnevale Schianca 2011.


Autore della scheda: Valentina Iosco

Pubblicata il: 31/05/2024

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