polenta s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. vivanda dalla consistenza soda a base di farina (di diversi cereali)

0.2

  1. polenda -
  2. polenta -
  3. polente -
  4. pulenda -
  5. pulenta -

0.3

  1. polentina -

0.4 polenta (L'arte di ben cucinare, 1662; Mantova)

0.5

  1. vivanda dalla consistenza soda a base di farina (di diversi cereali)
    1. L'arte di ben cucinare (1662, Mantova) = polenta di riso Pigliarai due libre di farina di riso, vintiquattro bicchieri di latte, e meza libra di butiro fresco, metterai il latte, e il butiro in una cazza ben netta a fuoco lento, avertendo ch’è facil cosa pigli il fumo; quando sarà a bollire il latte, buttarai giù la farina, havendola prima stemperata con altro latte freddo, facendola colla fissa, e così poi la buttarai in quella cazza, che bolle, mescolandola sempre con una cannella da pasta, così menandola sempre, fin tanto che diventi tosta... (29)
    2. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = Fritelle di latte. Si prende del latte, fior di farina, e posta a fuoco se ne formi una polenta. Dipoi si cavi, e posta in un mortaro pulito con cinque o sei rossi d’ovo, secondo la quantità, cannella, bottiro, ma poco, pochetto di sale, e mettendoci dell’acqua rosa, si avverta di non salarla, perché incenderebbe troppo. (360)
    3. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = polenta alla Milanese. Terrina = Prendete una cazzarola con quella quantità di latte che vi bisogna, un pezzo di butirro, e sale, quando sarà tiepido poneteci poco per volta la farina di grano d’India, ossia Granturco setacciata non tanto sopraffina, movendo sempre fuori del fuoco; indi fatela cuocere lungamente sopra un fuoco leggiero, aggiungendoci un buon pezzo di butirro, (III.241)
    4. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = [zuppa di polenta alla piemontese.] Fate cuocere la polenta con brodo, o latte, o acqua, sale ed un pezzo grosso di butirro; allorché sarà ben cotta e dura, uniteci un poco di cannella pesta, e due o tre pugni di parmegiano grattato; versatela dentro una cazzarola, e quando sarà ben fredda, tagliatela ad uso di stellette, o di cuoretti, o mostacciuoletti piccoli, secondo che vorrete... (38)
    5. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Con la pasta frolla si fanno pasticci di maccaroni, di polenta, di gnocchi, di tortellini ec., pasticcietti, detti tartellette, torte, ciambellette, biscottini, ed altri lavori ancora ripieni di marmellata, o di crema... (206)
    6. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = dopo gettateci le fette delle zucchette con sale e pepe dolce, fatele cuocere a giudizio; acciocché non si disfaccino, che non divengano una polenta, metteteci il brodo di pesce... (99)
    7. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = Gnocchi di polenta. Prendete una foglietta di latte, ponetela in una cazzarola con sale e tre oncie di butirro, e fatelo bollire; poi prendete un’altra mezza foglietta di latte, o pure acqua secondo come fate li gnocchi; se li fate col latte poneteci latte, se con acqua, poneteci acqua; ponetelo in una pignatta freddo, stemprateci la metà della farina di granturco, maneggiatela in maniera che essa venga come polenta, piuttosto densa. (212)
    8. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Si mett’a cuocere fior di farina di castagne, con latte, in modo tale che formi una tenera polenta. Poi si facci freddare e freddata si sminuzzi con grasso di Vitello trito, gialli di uova, butirro o zucchero, e si condischi con cannella, noce moscata e cortecce di aranci candite trite. (124)
    9. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Del riso se ne fa grandissimo uso. Ridotto in farina e cotto con latte, se ne fanno frittelle; cotto con latte, butirro e parmegiano se ne fa polenta. (181)
    10. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = polenta al timballo. Fatta la polenta, non troppo dura però per poterla tagliare a fette, e lasciatala raffreddare, preparerete una buona concia di lumache che vò a descrivervi, a cui vi potrete unire triffole, funghi ec.; e quindi allestito ed unto un timballo o forma vi metterete a strati la vostra polenta versandovi su ogni strato il composto, e così confinata, e crostata al fuoco con testo sopra, si serva. (I.73)
    11. La cuciniera moderna (1845, Siena) = POLENDA ALLA MILANESE Per sei persone si prenda una libbra di farina di gran turco passata per staccio, poi si prenda del brodo, e si versi in una cazzeruola, e mentre bolle si faccia la pulenda... (11)
    12. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Fate bollire un mezzo di acqua con poco sale ed once due butirro, mettetevi tanta farina per fare una polenta piuttosto dura, menandola sempre, acciò non si aggruppi; cotta, pestatela al mortaio unendovi sei uova ad uno ad uno ed altri sei rossi d’uova, indi versatela sopra d’una tavola spolverizzata di farina. (15)
    13. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Frittura di polenta alla Lodigiana. 37. Fate una polenta di farina gialla con tre mezzi di acqua, giusta di sale e ben bollente fatela cuocere, versatela fuori e lasciatela raffreddare, tagliatela a fette e con un copa-pasta tagliatela della grandezza d’uno scudo... (452)
    14. Il re dei cuochi (1874, Firenze) = Fate una polenta alquanto dura con farina di granturco cotta nell’acqua con giusta dose di sale, formatene degli gnocchi, e condite questi a suoli con soffritto di aglio, formaggio grattato e pepe. (29)
    15. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = DELLA polenta La polenta è un intriso di farina di formentone (granon) fatta in pentola o paiuolo. Essa si fa gettando a poco con una mano la farina in acqua... (58)
    16. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = polenta; polenta. polenta molla; polenta tenera. polenta soda; polenta soda o dura. polenta co-i motti; polenta co’ bozzoli o bozzolosa. (319)
    17. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = polenta guernita alla Bergamasca. — Mettete in tegame sul fuoco 2 litri d’acqua salata o brodo, e quando bolla, versate, poco per volta, dopo aver levato un po’ d’acqua, 9 ettogrammi di farina di meliga macinata di fresco e setacciata; formate una poltiglia liscia e colante aggiungendo un po’ dell’acqua messa a parte se è troppo dura, oppure un po’ di farina se troppo molle... (69)

0.6 polenta (av. 1250, Volgarizzamento del trattato di agricoltura di Rutilio Tauro Emiliano Palladio [ed. Verona, 1810]: "Della fita, ovvero polenta, cioè orzo verde", TLIOCrusca I-IV; TB; GDLI; CA 1; CA 2; SC; GRADIT, 'piatto preparato con farina di granoturco cotta in acqua salata finché non raggiunga la densità voluta'; Zingarelli 2023).
pulenda (av. 1700, G. A. Moniglia, Delle poesie drammatiche [ed. Firenze, 1698]: " Io ingollai amerenda / un bricin di pulenda", GDLI).

0.7 Lat. POLENTAM (DELIN).

0.9 Categorie

0.11 CA 1, CA 2, Crusca I-IV, DEI, DELIN, EVLI, GDLI, GRADIT, TLIO, TB, SC, Zingarelli 2023. 


Autore della scheda: Valentina Iosco

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/240