0.1
0.2
0.3
0.4 presuctum (Liber de coquina (A), 1314; Napoli)
presciutto (Libro de arte coquinaria (ms. Washington), 1498; Lazio)
0.5
0.6 presuto (av. 1311, Anonimo Genovese [ed. Roma, 1970]: "de sazize e de presuti, / e la canneva ò fornia e pina / d'ognucana bevenda fina...", TLIO).
prosciutto (av. 1350, Tavola ritonda o l'Istoria di Tristano [ed. Bologna, 1864]: "lo re Meliadus fe fare un gran mangiare, nel quale non fu mai altra vivanda che arrosto, prosciutto, formaggio et molte torte ben salate", TLIO; Crusca II-IV; GDLI; SC; GRADIT; Zingarelli 2023).
presciutto (av. 1836, V. Corrado, Il cuoco galante [ed. Milano, 1966]: "La vivanda più gustosa che si può fare delli tordi sarà farli arrostiti in vari modi, cioè involti in rete di porco o bardati con fette di lardo o pur con presciutto intorno e foglie d’alloro o in fine adobbati con olio e sugo di limone e poi serviti con sapor di capparini", GDLI; Crusca II-V; TB; CA 1; CA 2).
0.7 Da asciutto con cambio di prefisso (DELIN).
0.9 Categorie
0.10.1 giambone (s.m.) ,
0.11 CA 1, CA 2, Crusca II-IV, DEI, DELIN, EVLI, GDLI, GRADIT, TLIO, TB, SC, Zingarelli 2023.
Autore della scheda: Valentina Iosco
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/473