0.1
0.2
0.3
0.4 agresto (Modo di cucinare et fare buone vivande, sec. XIV primo quarto; Firenze)
0.5
0.6 agresto (1318-1320, Francesco da Barberino, Reggimento e costumi di donna [ed. Bologna, 1875]: "Tolgli dell'agresto, o delle more verdi, o dell'acieto", TLIO; av. 1349, Francesco di Balduccio Pegolotti, La pratica della mercatura [ed. Cambridge 1936]: "acqua d’agresto, karati 12 per botte", GDLI; Crusca I-V; TB; CA 1; CA 2; GRADIT; Zingarelli 2023);
lomb.a. agrest; pad.a. agresto; piem. agrest; b.piem. (vercell.) agresti; emil. agrèst; bol. agrèst; ven.merid. (poles.) gresto; ven.or. (rover.) agrest; tosc. agresto; grosset. (gigl.) agrèsto; volt.piomb. (Monticiano) agrèsto; sen. (Sovicille) agrèsto (cfr. LEI).
0.7 Dal lat. AGRĔSTEM 'agreste', con metaplasmo (LEI).
0.8 La voce agresto è attestata nel nostro corpus dal Trecento all’Ottocento. Analogamente ad agresta (vd. agresta nel VoSLIG, s.v.), la sostantivizzazione dell'aggettivo, già documentata in latino, deriva probabilmente dall'abbreviazione di antichi sintagmi (LEI, con le avvertenze di Lubello 1997: 334 sul trattamento delle fonti citate). Alla luce del quadro della distribuzione geolinguistica più antica tracciato in 0.3 e della documentazione che illustra le accezioni in 0.5, il maschile agresto è il tipo maggioritario in Toscana e al Nord, mentre il femminile prevale nei testi meridionali; il dato è confermato dalla distribuzione di agresta e agresto nel TLIO.
0.9 Categorie
0.10.1 agresta_1 (s.f.) , agresta (agg.f.) , agresta_2 (s.f.) , agrestata (s.f.) ,
0.10.2
0.11 LEI; DEI; DELIN; TLIO; Crusca I-V; TB; GDLI; CA 1; CA 2; GRADIT; Zingarelli 2023; Boström 1985: 34; Crimi 2012: 106; Elsheikh 2016: 78; Frosini 1993: 164; Lubello 1997: 334; Möhren 2016: 202; Pregnolato 2019: 183; Sella 1937: 5.
Autore della scheda: Francesca Cupelloni
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/399