cioccolata s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. composto alimentare formato prevalentemente da cacao e altri ingredienti
  2. bevanda ottenuta dalla dissoluzione del cacao nell'acqua bollente o nel latte
  3. nella loc. cicolata gelata: 'sorbetto al cioccolato'
  4. nella loc. tavoletta di cioccolato/cioccolata: cioccolato confezionato in forma di tavoletta

0.2

  1. cioccolata -
  2. cicolata -
  3. ciccolata -
  4. cioccolato -
  5. cioccolatta -
  6. cioccollata -
  7. ciocolata -

0.3

  1. ciccolattëa -
  2. cioccolatiera -
  3. cioccolattiera -
  4. cioccolattiere -
boglio o pane di cioccolatte – Genova 1893;
cioccolata bianca - Roma 1807; Roma 1814;
cioccolata grattata - Bologna 1791; Napoli 1820; Milano 1853; Firenze 1874;
cioccolata naturale - Roma 1807;
cioccolata polverizzata - Napoli 1852;
cioccolata rapata - Napoli 1820;
cioccolata raschiata - Como 1826;
cioccolato bianco - Milano 1853;
cioccolato grattato - Milano 1853;
cioccolato grattuggiato - Milano 1853; Torino 1899;
cioccolatte grattugiato fino - Torino 1899;
mattonelle di cioccolata - Macerata 1820;
panetto di cioccolata - Macerata 1820;
panetto di cioccolatte - Genova 1893
tavoletta di cioccolata – Como 1826; Milano 1853;
tavoletta di cioccolato – Milano 1853;
tavoletta di cioccolatta - Como 1826;
tavoletta di cioccolatto - Milano 1853; Genova 1893; 

0.4 cioccolata (Risposta di Carlo Fontana, 1668; Roma);

0.5

  1. composto alimentare formato prevalentemente da cacao e altri ingredienti
    1. Risposta di Carlo Fontana (1668, Roma) = Piatti serviti al ricevimento dato dalla signora principessa di Farnese Il primo era piatto reale di biscottini alla savoiarda aggiustati sopra un suolo inargentato con una balaustrata attorno di cedro candito, su la quale risplendeva una stella, formata di sei fette di cocomero candito piene di piselli verdi canditi, e sopra di essa appariva un pomo d’Adamo dentro quattro foglie di pasta di marzapane, il cui cerchio sosteneva un piatto di castagnole di cioccolata, e in un mazzo di tulipani di zucchero terminava la cima di questo trionfo regalato di bischotti di zuchero colorati. (18)
    2. Ms. Annunziata (Fine XVII secolo, Firenze) = La ciocolata si piglia in questa maniera Si mette à riscaldare cinque ò sei oncie di acqua con sei dramme di zuchero, è quando à bollito un’ poco vi si aggiugne, dramme sei di ciocolata in polvere, cioe grattugiata, è si mesta bene con il molinetto di legnio, poi si rimette al’ fuoco si che cominci à bollire, è subito si mesta un poco, è poi si mette in una scodellina è si beve à poco à poco calda commodamente. (153v)
    3. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = Il simile li farete di cicolata, ma la cicolata la grattarete leggiermente, e il resto come sopra. (27)
    4. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = E quando principiano a prendere colore, gli levarete il fuoco e li distaccarete da detta carta con un coltello e li congiungerete uno con l’altro; e dentro vi potete mettere o un pistacchio o un pignolo o una fravola o un cereso senz’osso. Gli potete dare ancora qualche odore, cioè cannella o ciccolata spolverizzata; (32)
    5. Cuoco piemontese (1766, Torino) = [m.] Bevanda di cioccolato. Fate bollire dell’acqua, allorché bollirà prendete un’oncia di cioccolato per ogni tazza d’acqua; mettete il cioccolato in una cioccolattiera, versandovi l’acqua bollente sopra, poscia fategli dare due o tre bolli al cioccolato, levando la cioccolattiera dal fuoco, lasciandolo cuocere dolcemente per un quarto d'ora, rivolgendolo collo sbattitore per terminare di dissolverlo; quando sarete vicino a servirlo cominciarete a sbatterlo dopo averlo tolto dal fuoco finché abbia fatto molta schiuma, quale versarete nella tazza, terminando di riempirla di cioccolato, si ricomincia indi a sbatterlo per fargli venire di nuovo la schiuma, e si riempie medesimamente di mano in mano le altre tazze; allorché collo sbattitore si vuol far montare bene la schiuma bisogna che a misura della quantità di cioccolato che avete, la mazza del frugone sia di tale altezza che senza toccare al fondo della cioccolattiera, da cui essa deve esser lontana un mezzo traverso di dito, sia intieramente coperta di cioccolato poiché, se la parte superiore dello sbattitore eccedesse l’altezza del liquore, la schiuma si farebbe imperfettamente. Il cioccolato al latte si fa nella stessa maniera, ed in luogo dell’acqua, come ho detto qui sopra, vi servirete del latte che farete bollire, procurando che non si rappigli: e (404)
    6. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Secondo servizio 1. insalata per il mezzo. Due piatti d’arrosto. 1. Di 3 piccioni. 1. Di 6 beccaccine. Due tramessi. 1. Di uova alla bagnolet. 1. Di crema alla cioccollata. Frutta. Terzo servizio 1. Piatto di frutta per il mezzo. 1. composta di peri. 1. composta di pomi alla portoghese. Quattro assiette. 1. Di castagne arrostite, o bollite. 1. Di confetture. 1. Di formaggio d’Aosta. 1. Di conserva. (35)
    7. Cuoco piemontese (1766, Torino) = [m.] crema al cioccolato. Raschiate alquanto di cioccolato, mettendolo in una casseruola con un’oncia, e mezza di zuccaro, un boccale di latte, un quartino di crema; fate bollire dolcemente finché sia diminuito del terzo: ritiratela dal fuoco, quando sarà mezzo freddo stempratevi cinque rossi d’uova, indi passatela alla (340)
    8. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = crema di cioccolata. Pigliate un boccale di latte e tre oncie di zucchero, che farete bollire insieme un quarto d’ora, e dopo sbattete un rosso d’ovo che metterete dentro la crema, e la farete bollire ancora tre o quattro bollori. Levatela via dipoi di sopra al fuoco, e metteteci della cioccolata, sin a tanto che la crema ne abbia preso il colore. Dopo rimettetela per tre o quattro altri bollori al fuoco, ed avendola passata per stamigna, l’imbandirete ove vi piacerà. (109)
    9. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = Abbiate dei piatti alquanto inumiditi, versateci sopra la Glassa della grossezza di un dito, allorché sarà fredda tagliatela col coltello, come mezzi mattoncini di cioccolata, e poneteli sopra della carta ad asciugare, o alla stufa, o a un sole temperato, rivolgendoli spesso; poscia incartateli, e poneteli in luogo asciutto. (I.006)
    10. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = di crema Gelata alla Sciantiglì 1. di Bianco mangiare alla cioccolata Bianca. (II.LX)
    11. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Dentro la composizione invece del butirro, potrete mettervi della panna di maiale tagliata in dadini, come ancora un poco di zucchero, cioccolata, candito, pignoli, zibibbo, pistacchi, passerina ec.; (114)
    12. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = cioccolata squagliata. Altro Scuro. sugo di liquerizia. Olio zuccheroso di agrumi. Strofinate un pezzo di zucchero in pane sopra un limone, o cedrato, o altro agrume, ed a mano, a mano che n’estrarrete l’essenza, andarete con un coltellino levandola dal zucchero, e la conservarete in un vasetto ben chiusa. (260)
    13. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = crema N. 13. Prendete una cazzarola, mettetevi dentro una foglietta di latte due oncie di caffè brustolito e piato, mezz’oncia di cioccolata; fatela cuocere al fornello per il tempo di mezzo quarto d’ora, dopo passatela per la stamigna e lasciatela raffreddare [...]. (110)
    14. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = Composizione per mattonelle di cioccolata. Prendete la composizione de’ sorbetti di cioccolata, unitevi quattro rossi di uova, riponetela al fuoco e mischiatela bene, passatela per lo staccio, gelatela, poi informatela; ponetela sotto neve, sformatela e ponetela in stufa da gelo e servitevene. (287)
    15. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Spumette varie. — Mescolate e peste cinque once, in circa, di zucchero polverato, con due chiare di uova, ed aggiuntoci un poco di cioccolata rapata o di cannella in polvere o di anisi in polvere, ec., e con l’una cosa o con altra mescolato tutto, si farà cuocere al forno sopra la carta in vari bocconcini. (147)
    16. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = [m.] Frutti finti. — Peste le mandorle bianchite e fatte cuocere con zucchero in polvere in cassarola, e con qualche odore a piacere, se ne formerà una pasta, la quale si divide in porzioni, secondo i frutti che si vogliono fare. Per li noci si userà la cannella in polvere, per li fichi neri il cioccolato, per li verdi il sugo di petrosemolo, per le pera un misto di zafferano ed alacca, per le mandorle le foglie peste di petrosemolo ec.; (147)
    17. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = Pigliate un boccale di latte fresco, once una zuccaro, ed un terzo di tavoletta di cioccolata raschiata; fate bollire tutto fino (I.26)
    18. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = [m.] MARENATA Marenoni ½ libbra 0 22 Zuccaro once 4 " 12 Vino ½ boccale " 18 Cannella " 4 pane ½ libbra " 16 [Tot.] " 72 SPUMETTE SEMPLICI Uova N. 2 0 10 Zuccaro once 12 " 72 Cannella ½ oncia, od altra droga " 65 Aromi in polvere " 8 [Tot.] 1 55 ALTRO DOLCE Uova N. 6 0 30 Zuccaro once 3 " 18 Farina once 3 " 3 Zuccaro in pane once 2 " 13 Ostie N. 24 " 8 [Tot.] " 72 SALAME FINTO Zuccaro once 12 0 72 Mandorle once 12 " 66 Aromati ¼ di oncia " 8 Cioccolatte once 3 " 60 Zuccaro in pane once 1 " 7 [Tot.] 2 13 GLASSE PLUMÈ Uova N. 5 0 25 Limoni N. 2 " 18 Zuccaro once 3 " 18 gelatina " 25 Ghiaccio libbre 3 " 20 [Tot.] 1 06 (II.65)
    19. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = [m.] Glasse plumè 59 Modo di usarne 59 Pasta dell’Arabia 60 CREDENZERIA. Gelati di ciocciolatte per un boccale 61 Di limone 62 Altri di magiostre 62 Conserve 63 Agro di cedro 63 Acetosa 63 DEL MAGRO. Sonett 65 sugo. Ravioli 66 sugo da olio 67 zuppa di lenti all’olio 67 FRITTO. Uova in diverse maniere 68 Dette dure ripiene 69 DEL LESSO. Modo di cuocere il pesce lessato 70 PIATTI DI MEZZO. Gnocchi di pomi da terra 71 malfatti 71 Luganica 71 pasticcio 72 Rane in guazzetto 72 polenta al timballo 73 Concia di lumache 73 Lumache alla Cappuccina 73 ARROSTO. Tortelli di farina 74 Di riso 74 Fritelle 75 Fritto di mezza sfogliata 75 FINE. (II.46)
    20. La cuciniera moderna (1845, Siena) = CROSTINI ALLA CREDENZIERA Abbruscate delle mandorle, pestatele nel mortaio unitamente a zucchero, cannella, e poca vainiglia, sciogliete la composizione con dei rossi d’uovo, cioccolata e poco latte, ponete entro una cazzeruola cuocendo a lento fuoco, e dimenando sempre con mestolo [...]. (161)
    21. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = [ m.] Uno stenderello, rigato per il suo rotondo per delineare pasta per dolci. Una pietra col suo corrispondente laganatoio ancor di pietra come quella, che si manteca il cioccolatto, per lavorarci similmente le mandorle, e ridurle a pasta. (10)
    22. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = [m.] Di cioccolata. Per ogni caraffa di latte farai la decozione stretta di once sei di ottimo cioccolatto, che facendola alquanto raffreddare la mescolerai ben bene nella dose della crema semplice già fatta, passerai tutto per setaccio e farai la cottura. (21)
    23. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = A questo potrai unirci ancora, volendo, della cioccolata, ed allora farai una decozione stretta con once sei di ottimo cioccolatto, e farai come le altre, la proporzione per dodici persone farai di latte di mandorle una caraffa e mezzo, ma senza ovi. Se invece della cioccolata vorrai metterci del caffè, ed in questo caso ciò che ho detto d’acqua sarà tutto di decozione di caffè, insomma le due mezze caraffe d’acqua saranno convertite in una caraffa di decozione di caffè, che farai dolce come quello che ordinariamente beviamo nelle tazze, ed in questa caraffa di dolce caffè, scioglierai le once quindici di zucchero, e le once quattro di amido, e così finalmente farai questa crema. (24)
    24. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = [m.] Pel Riposto e pel Desserts, la pratica è sempre la stessa. Pel gelato di cioccolatto vedi il giorno 20 marzo; per li piattini di dolci vedi il giorno 18 detto. Per la bevanda del caffè come le altre. (214)
    25. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Più detto 03 Butiro once 24 45 Carciofi 06 Funghi 15 Piselli scorzati 06 Rape e carote 02 tartufo 10 Latte 03 Ovi 8 08 Butiro once 4 07 Più fiore 01 crema di latte di mandorle. Mandorle once 18 26 Zucchero bianco libbre 2 27 amido once 6 03 Cioccolatta once 8 25 Cannella pesta 05 Sale e pepe 06 Foco 15 (345)
    26. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = [m.] Mettete in una bastardella ossia pozzonera, una libbra di zucchero in pane e quasi un mezzo d’acqua, tiratelo alla gran piume, stanchegiatelo e quando sarà tiepido unite allo zucchero cinque chiari d’uova montati alla fiocca ed incorporateli mischiando sino a che sarà freddo; dategli un gusto di assenzio o di vaniglia o di cannella o di cedrato o di garofano o di maraschino o di menta o di caffè o di cioccolato o di bergamotto, e così quello che più aggrada. (286)
    27. Il re dei cuochi (1874, Firenze) = Mettete in una casseruola alquanta cipolla trinciata con olio e bietola; quando siasi quasi cotta, poneteci il baccalà in falde, nettato e infarinato, sugo di pomidoro e pepe. Potrete aggiungere alquanto vino bianco, se vi aggrada, o una salsa agrodolce, ma senza cioccolata. (83)
    28. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m. e f.] chinotto; Arancina, Arancina della China. Ciæo d’ævo V. Êuvo. Ciappa; Lavagna, o lastra di lavagna. — Ciappa; Pescheria: Presso di noi dicesi il luogo dove si vendono i pesci. Cicca; Chicchera. Ciccaron; Chiccherone. Ciccolata; Cioccolatte, Cioccolate, cioccolata. Bollo de ciccolata; Bòglio di cioccolatte, pane o Panetto di cioccolatte. Sbatte a ciccolata; Frullare la cioccolata. Ciccolattëa; Cioccolattiera. (304)
    29. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m.] Boglio o pane di cioccolatte. Bonetto; Budino. Bonza; (300)
    30. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m.] Bòglio di cioccolatte, pane o Panetto di cioccolatte. Sbatte a ciccolata; Frullare la cioccolata. Ciccolattëa; Cioccolattiera. (304)
    31. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [m.] Pasta frolla al cioccolato. — Preparate una pasta. Ponete quindi 30 grammi di buon cioccolato in un tegame e fatelo ammollire a dolce calore. Venuto molletto tutto uguale mischiatelo ancor tiepido colla pasta aggiungendo se fa d’uopo un po’ d’uovo; passatela alla siringa come s’è detto sopra N. 12 per la pasta di meliga. (244)
    32. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [m.] charlotte semplice alla borghese. — Avrete 6 ettogrammi di buona ricotta fresca; sbattetela con mezzo quinto di un litro di fiore di latte spesso e 2 ettogrammi di zucchero pesto; prendetene la metà, unitele 40 grammi di cioccolatte in polvere; all’altra unitele la scorza trita di un limone; ponetele amendue a forma piramidale sul piatto mischiando il bianco dell’una col nero dell’altra; piantate dei piccoli biscottini all’intorno di bella figura e servitela. Si può mischiarle un po’ di colla e finirla come s’è detto (Vedi N. 91 o 92). (275)
    33. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [m.] Ponete in un bacino di rame stagnato, sul ghiaccio, mezzo litro di fiore di latte doppio e fresco; venuto freddissimo, sbattetelo con un mazzo di vimini finché venuto spesso, morbido, fermo; unite un ettogramma di zucchero bianco pesto, un po’ di cannella o scorza di limone raschiata, ovvero 60 grammi di cioccolatte grattugiato fino, o vaniglia pesta e servitevene per ripieno di meringhe, torte, ecc. — Potete versarla a forma piramidale su di un piatto e servirla guernita di pasticceria varia. (268)
  2. bevanda ottenuta dalla dissoluzione del cacao nell'acqua bollente o nel latte
    1. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = Modo di fare acqua fresca di cicolata Prendete un quartuccio d’acqua e ci metterete dentro otto onze di cicolata e la cuocerete e poi la passarete per pagliazza e ci metterete cinque onze di zuccaro. Lo disfarete bene, la mettarete in un bozzone e la gelarete bene che sarà a perfezione; già ne potete fare che quantità ne volete. La dosa già è detta di sopra: acqua un quartuccio, cicolata onze otto, zuccaro onze cinque. Modo di fare pane di Spagna fino Prendete tredici ove fresche e sbatterete bene li bianchi ad uso di biscottini, doppo ci metterete un giallo d’ovo alla volta, e sempre sequitando a sbattere; e finiti di mettervi i gialli d’ova, ci metterete dieci onze di zuccaro fino asciutto, cioè un cocchiaro la volta. E finito che avete il zuccaro, ed ancora ben sbattuto, ci metterete nove onze di l’amito ben raffinato ancora un poco la volta; e finito ch’averete di sbattere tutto insieme per lo spazio d’un’ora, ci (45)
    2. Cuoco piemontese (1766, Torino) = [m.] cioccolatiera è specie di caffettiera, per far il cioccolatte, in mezzo al coperchio della quale v’ha un buco, per cui passa il manico del frugone ossia mulinello. (13)
    3. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = L’uomo di buona salute prescindendo dagl’incomodi che più o meno, allorché giunge ad una certa età, sono inseparabili dalla vita, deve nutrirsi di semplici e buoni alimenti. [...] il Vino beverlo temperato, ed in fine del pasto qualche bicchierino di Capo, o di Toccai, o di Cipro, o altro; un buon Frutto maturo, qualche Biscottino, qualche Frutto in composta, o sciroppato, un Gelato, una tazza di Caffè non molto amaro, pane buono, ed un’ottima cioccolata la mattina. (I.X)
    4. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = Gattò di Savoia, o con un bordo di biscottini fatto colla stessa pasta; levando la cannella alcuni lo mettono nei vasetti a guisa di crema, e lo fanno gelare sulla neve, amandolo freddo; ma ordinariamente si serve caldo. Nel Piemonte, nella Savoia, ed in molti Paesi freddi, lo bevano la mattina nelle chicchere, come noi facciamo della cioccolata, e ci mangiano anche inzuppato qualche biscottino, o crostino di pane abbrustolito. (VI.265)
    5. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Biscotti tagliati. La pasta di pan di spagna, ed altre simili paste, cotte nei cassettoni di carta, e con un poco di anisi se piacciono, si tagliano le fette, le quali biscottate sono ottime per la cioccolata, e per i liquori. (299)
    6. L'Arte di convitare (1851 (1ª ed.), Milano) = [m.] perché, salvo il caso di buone famiglie dal credo vecchio che innocentemente discutano se il tale confessore sia di manica larga o stretta, o se il digiuno quaresimale sia abbastanza rigoroso con una fetta di pane nel cioccolatte, occorre troppo spesso di sentire spropositi grossi che turbano e scandalizzano le coscienze; giacché sotto allo specioso pretesto di opinioni filosofiche si arriva a metter fuori le più ributtanti professioni di ateismo: e queste sono incomportabili enormità. (II.7)
    7. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Quattro caffettiere di rame con manico di legno, due di esse col buco sul coverchio, col corrispondente frollatoio per fare la cioccolata. (9)
    8. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Di cioccolata. Per ogni caraffa di latte farai la decozione stretta di once sei di ottimo cioccolatto, che facendola alquanto raffreddare la mescolerai ben bene nella dose della crema semplice già fatta, passerai tutto per setaccio e farai la cottura. §2. Di pistacchio. Prendi once sei di pistacchi, ma di quelli già scorzati dalla prima durissima corteccia, li spellerai con acqua bollente, e li pesterai nel mortaio di pietra espressamente e per i pistacchi e per le mandorle, e nel pestarli di tanto in tanto ci porrai poche stille d’acqua onde non tramandino oglio; ridotti che l’avrai come una pasta ci farai una decozione con acqua liquefacendoli così, ricavandone una caraffa d’acqua, quello appunto, che ho detto nella regola generale, in dove ci scioglierai (21)
    9. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Bodeno all’Italiana. 48. Ponete in una cassarola once due di farina bianca ed once tre amito in polvere, sei once di zucchero, mezza tavoletta di cioccolato sciolta nell’acqua ad uso di cioccolata, poco cannella, poca vaniglia e dieci rossi d’uova, mischiate il tutto e ponetevi tre chiari montati alla fiocca. (297)
    10. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m.] Quando sarà consumato e avrà preso un color rossigno chiaro, versatelo in piccole scatole di latta quadrilunghe e campanulate, fatte all’incirca come quelle da bolli da cioccolatte, unte prima d’olio fino, e lasciatelo ben raffreddare; poscia levatelo e ponetelo sopra una rete di fil di ferro, parimente unta in un luogo tiepido, e fatelo seccare; fasciate finalmente ad una ad una queste tavolette con carta unta d’olio fino, chiudetele in una cassetta di latta e servitene al bisogno sciogliendole nell’acqua caldissima. Con questa dose avrete 30 e più tazze di buon brodo. (33)
    11. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [m.] Del cioccolatte e sua preparazione. — Il cioccolatte è una bibita assai gradita, molto nutritiva, fortificante lo stomaco, facile a digerirsi, nociva ai ragazzi e convalescenti, perché un po’ riscaldante. Il cioccolatte si forma di egual peso di cacao preparato e di zucchero bianco ed è profumato alla vaniglia od alla cannella; avvene due qualità, la migliore deve aver un bel color bruno, buon odore, essere pesante e non spugnosa. — Per preparare il cioccolatte tagliate a pezzetti o grattugiate il cioccolatte e, quando l’acqua bolle nella caffettiera del cioccolatte, gettatene in essa 30 grammi circa per ogni tazza d’acqua; tratto accanto al fuoco, lasciatelo ammollire; riposto sul fuoco, frollatelo col frollino di legno, finché sia divenuto schiumante; versatelo nelle tazze e servitelo con dello zucchero a parte. — Potete unirlo al caffè, o col latte o fior di latte a piacimento. (285)
    12. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [m.] Caffè, cioccolatte. Apparecchio per un ballo (buffet). (11)
  3. nella loc. cicolata gelata: 'sorbetto al cioccolato'
    1. Libro di secreti per fare cose dolci (1748, Sicilia) = [f.] Per fare cicolata gelata Prenderete due oncie di cicolata per tazza che sia della buona, un’oncia di zuccaro fino e fatela cuocere bene – per vedere se sia cotta prenderete un cocchiarino d’argento, quando vedete che il cocchiarino si tenge, sarà già cotta –; poi levatela a raffreddare. Fredda che sia, ci mettete due rosse d’ove fresche e un poco d’acqua di cannella, se ne avete, e battetela bene; a misura che fate la schiuma, buttatela dentro un bozzone, che già averete fatto stivare con la neve. Stivato bene che sia detta schiuma nel detto bozzone, fatelo gelare, e servitevi come vi piace in tazze o nei piattini, e sarà perfetta. (63)
  4. nella loc. tavoletta di cioccolato/cioccolata: cioccolato confezionato in forma di tavoletta
    1. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = composto: once 12 zuccaro, once 12 mandorle pelate, e ben peste, un quarto d’oncia d’aromati fini, o più a piacimento, ed una tavoletta di cioccolatta . (I.59)
    2. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = flan di cioccolata. Pigliate un boccale di latte fresco, once una zuccaro, ed un terzo di tavoletta di cioccolata raschiata; (I.26)
    3. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = [m.] Prendete mezza tavoletta di cioccolatto, fatela in un bicchiere d’acqua, uniteci once tre armandole pelate e pestate al mortaio con poco chiaro d’uova, once tre zucchero, una zaina di fior di latte e sei uova intieri; incorporate il tutto, untate dodici doblettini di butirro purgato, impanateli ed empiteli con detto composto, fateli cuocere al dolce forno; cotti, montateli sopra una salvietta, spolverizzateli con zucchero e serviteli caldi. (292)
    4. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = [m.] Allestite il lattemiele come sopra al n. 74, dategli un gusto di cioccolato facendo bollire in poca acqua una tavoletta di cioccolato, lasciatelo raffreddare ossia potrete grattarla fina, unitelo al lattemiele con poco zucchero, versatelo nel valuano, guarnitelo di marene insiroppate come al n. 107 di questo capitolo. (308)
    5. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = [m.] Ponete in una cassarola once due di farina bianca ed once tre amito in polvere, sei once di zucchero, mezza tavoletta di cioccolato sciolta nell’acqua ad uso di cioccolata, poco cannella, poca vaniglia e dieci rossi d’uova, mischiate il tutto e ponetevi tre chiari montati alla fiocca. (297)
    6. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m.] Budino di latte al cioccolato. 426. Prendete un litro di latte, ponetelo al fuoco e fatevi sciogliere dentro una tavoletta di cioccolatto alla vainiglia e 100 grammi di zucchero; pestate poscia 30 grammi di biscotti della regina assieme ad una dozzina di mandorle amare dipellate; sbattete otto tuorli e quattro bianchi d’uova, ponete il tutto entro del latte e rimescolate, versate il latte in una forma da budino, in cui avrete fatto prima abbrustolire e passare tutto all’intorno dello zucchero, sicché vi sia rimasta una crosta, chiudetela col suo coperchio e mettetela a bagnomaria nell’acqua bollente per un’ora con fuoco sopra e sotto. (233)
    7. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = [m.] Preparatevi poi 3 tavolette di cioccolatta buona, fondetela con poca acqua, che resti densa; lasciate raffreddare tutto a parte. Prendete poscia ½ litro di buona crema, la monterete a fioca: preparatevi anche 50 grammi di colla di pesce fusa; questa però sempre tiepida. Avrete pronta una dozzina di nocciole, ben pulite, abbrustolite nel zucchero rosolato, pestatele nel mortaio. (236)

0.6 Cioccolata 'bevanda' (av. 1745, Tommaso Crudeli [in Lirici del Seicento e dell’Arcadia, a cura di C. Calcaterra, Milano-Roma, 1936], GDLI; CA 1; CA 2; DM1 s.v. barbagliata; SC, GRADIT, Zingarelli 2023); cioccolata 'composto' (Crusca V; SC); cioccolata 'bevanda e composto' (SC; GRADIT; Zingarelli 2023); cioccolato 'composto' (1797, D'Alberti di Villanova, DELIN; 1952, Italo Calvino, Il Visconte dimezzato, GDLI; SC; GRADIT; Zingarelli 2023); 
ciccolato 'bevanda' (1602, J. Ferro, DELIN); cioccolate  'bevanda' (1606, Francesco Carletti, DELIN; GDLI); ciocolata 'bevanda' (1618, F. Testi, DELIN); ciocolata 'bevanda'(ultimo terzo del 1600, Ricettario della Santissima Annunziata [in Urraci 2022]); cioccolatte, cioccolate, cioccolata e cioccolato 'bevanda' (av. 1664, Francesco Redi, Opere, GDLI); cioccolatte 'composto' (av. 1664, Francesco Redi, Opere, GDLI); cioccolate 'pasta e bevanda' (Crusca III, nella def.: "Dicesi anche più volgarmente CIOCCOLATA"); cioccolata, cioccolato, cioccolate e cioccolatte 'composto e bevanda' (Crusca IV); cioccolata, † cioccolato, † cioccolate, e cioccolatte 'composto e bevanda' (TB); cioccolatto 'composto' (1955, Carlo E. Gadda, I sogni e la folgore, GDLI). Pani di cioccolata (1846, Giacinto Carena, Prontuario, GDLICA 1; CA 2; TB [ al pl.] s.v.v. cioccolata e tavoletta); tavoletta di cioccolata (TB [al pl.] s.v. tavolettaSC, GRADIT, Zingarelli 2023 s.v. cioccolata).

0.7 Dallo spagnolo chocolate, a sua volta derivato dall'azteco chocolatl (DELIN).

0.8 In Europa la cioccolata comincia a circolare solo a partire dal Cinquecento: scoperta da Hernán Cortés in Messico,  la bevanda -- ottenuta dalle fave del cacao e ritenuta miracolosa dalle popolazioni autoctone-- viene prima importata in Spagna e poi altrove. In Italia prodotto e parola cominciano a circolare dal Seicento; la prima attestazione finora nota riguarda la forma ciocolate, ed è rintracciabile all'interno del Trattato de li meravigliosi secreti di Josua Ferro, il cui Privilegio di stampa risale al 1602, sebbene l'opera sia effettivamente stata stampata nel 1606 a Venezia (Porcelli 1989: 433).  Una delle prime ricette, invece, è certamente da rintracciarsi all'interno del ricettario della Santissima annunziata di Firenze,  databile intorno all'ultimo quarto del secolo, in cui la bevanda compare nella forma ciocolata (vedi campo 0.5. e anche Urraci 2022). Come è accaduto per molti altri prestiti, le varianti registrate, dentro e fuori dal corpus, sono assai numerose. Sulla distribuzione delle forme rispetto al genere, in AtLiTeG è maggiormente documentato il femminile (circa 300 occ.). D'altro canto, come emerge dalle risultanze di AtLiTeG, e come confermato  dagli studi, fino al Novecento la forma maschile cioccolato e quella femminile cioccolata si alternano anche senza distinzione nel significato, identificando sia la pasta sia la bevanda che se ne ottiene. È solo grazie alla commercializzazione nazionale del prodotto (Migliorini 1968: 46-56) che comincia a farsi strada la distinzione tra cioccolata ‘bevanda’ e cioccolato ‘alimento’, sebbene per il secondo significato parte della lessicografia moderna indichi ancora le due forme come alternative (vedi anche Paoli 2009). 

0.9 Categorie

0.10.1 cioccolatiera (s.f.) ,

0.11 CA 1; CA 2; Crusca IIICrusca IVCrusca VDM1: 40;  GDLI; GRADIT; SCTB; Zingarelli 2023; Migliorini 1968;  Porcelli 1989: 433-34.


Autore della scheda: Monica Alba

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/198