cioccolatiera s.f. Revisionata

0.1

  1. bricco dotato di coperchio forato attraverso il quale passa un frullino, impiegato per preparare cioccolata, creme e salse che necessitano di essere frullate

0.2

  1. ciccolattëa -
  2. cioccolatiera -
  3. cioccolattiera -
  4. cioccolattiere -

0.3

0.4 cioccolatieracioccolattiera (Cuoco piemontese, 1766; Torino)

0.5

  1. bricco dotato di coperchio forato attraverso il quale passa un frullino, impiegato per preparare cioccolata, creme e salse che necessitano di essere frullate
    1. Cuoco piemontese (1766, Torino) = cioccolatiera è specie di caffettiera, per far il cioccolatte, in mezzo al coperchio della quale v’ha un buco, per cui passa il manico del frugone ossia mulinello. (13)
    2. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Bevanda di cioccolato. Fate bollire dell’acqua, allorché bollirà prendete un’oncia di cioccolato per ogni tazza d’acqua; mettete il cioccolato in una cioccolattiera, versandovi l’acqua bollente sopra, poscia fategli dare due o tre bolli al cioccolato, levando la cioccolattiera dal fuoco, lasciandolo cuocere dolcemente per un quarto d'ora, rivolgendolo collo sbattitore per terminare di dissolverlo; quando sarete vicino a servirlo cominciarete a sbatterlo dopo averlo tolto dal fuoco finché abbia fatto molta schiuma, quale versarete nella tazza, terminando di riempirla di cioccolato, si ricomincia indi a sbatterlo per fargli venire di nuovo la schiuma, e si riempie medesimamente di mano in mano le altre tazze; allorché collo sbattitore si vuol far montare bene la schiuma bisogna che a misura della quantità di cioccolato che avete, la mazza del frugone sia di tale altezza che senza toccare al fondo della cioccolattiera, da cui essa deve esser lontana un mezzo traverso di dito, sia intieramente coperta di cioccolato poiché, se la parte superiore dello sbattitore eccedesse l’altezza del liquore, la schiuma si farebbe imperfettamente. (404)
    3. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = Zabaglione alla Savoiarda. Antremè = Mettete in una terrina dodici rossi d’uova fresche, e tanto vino bianco buono, se sarà forastiere sarà meglio, per quanto ne possono contenere le dodici uova, aggiungeteci zucchero in polvere a proporzione, mescolate bene, e passate per un setaccino di seta; versate quindi in una cioccolattiera, metteteci un buon stecco di cannella; e sopra un fuoco moderato frullate la composizione, come una cioccolata, ma senza bollire. (VI.264)
    4. Il cuoco senza pretese (1826, 2ª ed., Como) = SALSE. Salsa sul pesce lessato. Perché non abbiate a dirmi, che poco mi sono esteso sul trattato di magro vi insegnerò come anche diversamente si presenti in tavola il pesce lessato. Cotto che sia come vi dissi, pigliate pignoli con mandorle dolci, pistatele umetandole di quando in quando con un po’ d’acqua perché non facciano olio; poi passate con poca acqua per una pezza il loro latte, indi posto in una cioccolattiera unitevi ugual dose di vino bianco generoso, o vino forestiero, e zuccaro misturato con un idea di fior di farina, e con frullo sbattete bene la composizione a freddo acciò tutto si incorpori; poi passatela al fuoco proseguendo a frullare leggermente fin che si condensi: allora frullate forte, e versate questo sabbaione sul pesce. (II.31)
    5. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Due diverse cioccolattiere con i corrispondenti frollatoi di legno. (7)
    6. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Ciccolattëa; Cioccolattiera. (304)
    7. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = zabaione (Sambaion). 434. Prendete 10 tuorli d’uova, 6 cucchiaiate comuni di zucchero, o anche più, se lo gradite molto dolce, 5 gusci intieri d’uovo di vino-bianco e 5 di Marsala, e sbattete il tutto insieme; ponetelo quindi al fuoco in una cioccolattiera e col frullino (moinello) rimenatelo sintanto che divenga spessito [...] (237)
    8. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Zabaioni caldi. 474. Prendete 18 tuorli d’uovo, metteteli in una cioccolattiera e aggiungetevi una bottiglia di vino marsala e 36 cucchiaini da caffè di zucchero in polvere; rimestate bene il tutto e ponetelo sopra un fuoco lento, avvertendo di sbatterlo continuamente con un frullino di legno fintanto che non si addensi e riempia la cioccolattiera, che deve essere della capienza di circa due litri. (259)
    9. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = GELATI zabaione gelalo. 488. Prendete 8 tuorli d’uova e 150 grammi di zucchero in polvere, metteteli in una cioccolattiera e sbatteteli bene col frullino finché non montino; poneteli indi sopra un fuoco lento, e, aggiuntovi un quarto di litro di vino di madera, frullate continuamente sino al punto di levare il bollore, ma che avvertirete non levino. (267)

0.6 cioccolatiera (1693-95, in docc. tosc., P. Fanciulli, DELIN; 1761, C. Goldoni, Le avventure della villeggiaturaGDLI; GRADIT; SC; Zingarelli 2024); cioccolattiera (1693-95, in docc. tosc., P. Fanciulli, DELIN; Crusca IV-V CA 1CA 2TB; 1943, C. E. Gadda, L'AdalgisaGDLI);
cioccolattiere (av. 1698, F. Redi, DELIN; TB, riporta un esempio da 1726, F. Redi, Consulti medici, tomo VI, Manni, Firenze; nell'accezione 1 specifica “Men com. Cioccolattiera, Vaso da bollire la cioccolata.” e nell’accezione 2 “Oggidì più comunemente si dice Colui che fabbrica, o mesce la cioccolata” ; Crusca V: “Lo stesso che cioccolattiera, ma meno usato); ciccolattiere (av. 1698, F. Redi, Consulti medici [da 1809-1811, F. Redi, Opere, 9 voll, Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, Milano], GDLI: III, 167 s.v. cioccolatiere; GRADIT); cicolatiera (1708, registri contabili sabaudi, Rossebastiano 2014: 93); gen. ciccolatéa; piem. cicolatèra, cicoulatera; mil. cicolattèra, cicolatèra; lomb.or. (berg.) ciocolatéra; bol. ciocolatira; emil.occ. (parm.) cicolatèra; venez. chiocolatièra; ven.merid. (vic.) ciocolatièra; laz.merid. ćekulatẹ́ra; abr.or.adriat. ćiukkulattirə; abr.occ. ćiukklattę́rə; nap. ceccolatera, ciccolatera, cecculatéra; dauno-appenn. (fogg.) ciucculattèra; molis. ćəkwəlatę́rə, ćəkwəletę́rə; salent. cicculatera, ciocculatera; cal.sett. cicculatera; cal.merid. ćekkulatę́ra; sic. ciucculatera, cioccolattiera, cicculattèra, cicculatèra (Variano 2016: 90, a cui si rimanda per ulteriori forme geograficamente differenziate).

0.7 Der. di cioccolata, dallo spagnolo chocolate, a sua volta derivato dall'azteco chocolatl (DELIN).

0.8 Il successo della cioccolata in Europa porta con sé strumenti e utensili per la preparazione e consumazione della bevanda, tra i quali la cioccolatiera. Il bricco, spesso d'argento, era chiuso da un coperchio attraverso il quale passava un frullino che permetteva di frullare il liquido per creare la caratteristica schiuma della cioccolata e sostituiva così il metodo impiegato dagli indios, ossia travasare la bevanda da un recipiente all’altro (cfr. Rossebastiano 2014: 94). Nel corpus AtLiTeG la voce cioccolatiera è documentata esclusivamente al femminile dal XVIII secolo, a partire dal Cuoco piemontese perfezionato a Parigi; come dimostrano gli esempi riportati in 0.5 lo strumento si rivela utile non solo per la cioccolata ma anche per preparare creme e salse che necessitano di essere sbattute per incorporare aria. 
La voce deriva da cioccolata, sul modello del fr. chocolatière (dal 1671, TFLi) (cfr. DELIN; DEI; GDLI). Le prime attestazioni in italiano sono segnalate da Pietro Fanciulli in documenti toscani del 1693-95 nelle forme cioccolattiera e cioccolatiera e sono precedute in DELIN (s.v. cioccolata) dal maschile cioccolattiere, attestato av. 1698 in Redi. Cioccolatiera e cioccolatiere entrano dunque in italiano come sinonimi per designare il bricco in cui si prepara la cioccolata, ma solo cioccolatiera manterrà tale accezione, mentre cioccolatiere passerà a indicare esclusivamente il mestiere di produttore o venditore di cioccolato. La ragione di questo passaggio semantico è spiegata da Carena 1846 che mette a lemma i due vocaboli con significati distinti e accompagna cioccolattiere ‘colui che fabbrica e vende la cioccolata in pani’ da una nota esplicativa: “Questo vocabolo fu già sinonimo di Cioccolattiera, e unicamente come tale è dichiarato nel Vocabolario Veronese, che in ciò copiò troppo servilmente la Crusca. Ma ora che l'uso della cioccolata, fatto assai più comune, costrinse a dare la denominazione di cioccolattieri ai molti che la fabbricano e la vendono, niuno vorrà più confondere la Cioccolattiera col Cioccolattiere”. Tommaseo mette a lemma entrambe le parole, indicando cioccolattiere come sinonimo meno usato di cioccolattiera e nell’uso coevo, più comunemente, chi produce o mesce la cioccolata. Il Vocabolario della Crusca che nella quarta impressione registra esclusivamente cioccolattiera, nella quinta accoglie anche cioccolattiere a cui riserva due entrate distinte, una come sinonimo meno comune di cioccolattiera, l’altra per designare il mestiere. Quanto alle forme, da notare il tipo cicolatiera attestato nei registri contabili della corte torinese (Rossebastiano 2014: 93); il maschile ciccolattiere, con velare e dentale geminate, è documentato da GDLI nei Consulti medici di Francesco Redi compresi nell’ed. in 9 voll. delle opere dell'autore pubblicata a Milano tra il 1809-1811 dalla Società Tipografica de' Classici Italiani; l’ed. dei Consulti medici stampata a Firenze per Giuseppe Manni citata da Tommaseo riporta invece la forma cioccolattiere.
Come rileva Variano 2016: 90 la parola cioccolatiera è presente nelle principali aree dialettali della penisola (cfr. la doc. in 0.6). Si segnala inoltre che la carta ALI V, 456 ‘bricco del caffè’ attesta forme riconducibili a cioccolatiera concentrate in particolare in area meridionale intermedia e meridionale estrema, con esclusione della Sicilia (in cui sono attestate forme riconducibili a caffettiera). 

0.9 Categorie

0.10.1 cioccolata (s.f. ) ,

0.11 ALI V, 456; CA 1CA 2Crusca IV-V; DEI, DELIN, GDLI; GDLI: III, 167; GRADIT; Nocentini;  SCTB; TFLi; Zingarelli 2024; Rossebastiano 2014: 93-94; Variano 2016: 90.


Autore della scheda: Francesca Porcu

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/330