0.1
0.2
0.3
0.4 rognonata (1520, Refugio; Ferrara).
0.5
0.6 rognonata (1627, V. Lancellotti, Lo scalco pratico, GDLI; 1634, G.B. Crisci, Lucerna de corteggiani, GB; 1640, A. Oudin, Recherches italiennes et françoises, DELIN; 1692, A. Latini, Lo scalco alla moderna, GDLI).
rognolata (1549, Messisbugo, Banchetti, GDLI); rignonata (1560, D. Romoli, La singolare dottrina, GDLI; 1563, A. Di Guevara, Oratorio de' religiosi, GB); rognonatica (1570, B. Scappi, Opera, GB).
0.7 Il tipo rognonata deriva dal sost. rognone 'rene dell'animale macellato 'con l'aggiunta del suffisso -ata, particolarmente produttivo nella lingua del cibo (Grossmann-Rainer 2004, p. 254; nello specifico cfr. le varie denominazioni dei tagli di carne ottenute mediante il medesimo meccanismo derivativo: lombata < lombo, costata < costa ecc.). Con lo stesso meccanismo derivativo, rignonata deriva dal sost. rignone 'rene dell'animale macellato', variante di rognone (GDLI, s.vv. rignonata, rignone).
0.8 Per il tipo rognonata il nostro corpus documenta una sostanziale vitalità tra il XV e il XIX secolo. Per quanto riguarda la forma rognonatica va rilevato come la princeps del Cuoco reale e cittadino (1724) legga in realtà ragnonatica, variante attestata già in Scappi 1570 con semantica sovrapponibile a quella documentata dalla nostra voce; sul piano morfologico, inoltre, è interessante l'estensione del suffisso (forse per influenza di parole come panatica o companatico). Relativamente alle altre forme attestate nel corpus, invece, se per rognolata sembra lecito ricondurre il passaggio -n- > -l- a una dissimilazione della nasale, più arduo appare individuare la trafila fonetica dietro
rogonata, forma che appare sospetta anche sul piano filologico, non essendo attestata che in Corrado 1820 (ma con diverse occorrenze, il che invita alla cautela prima di pensare a un reiterato errore tipografico). Sul piano della documentazione lessicografica, DELIN e Zingarelli 2023 datano al 1640 la prima attestazione di rognonata: per entrambi la fonte è il Dictionnaire di Oudin, ma va segnalato come in questo sia presente a lemma esclusivamente la forma rognolata. Dal punto di vista della semantica della voce, non è stato ritenuto opportuno separare 'taglio di carne' da 'taglio di carne tritato e usato come ripieno': pur venendo trattato in maniera differente, il referente è infatti il medesimo (inoltre, il passaggio della tritatura è spesso descritto nella preparazione: cfr. es. 23-24); il sign. 2, invece, come chiarisce l'uso del corsivo a testo da parte dello stesso Cavalcanti (a marcare tipograficamente l'origine dialettale dell'accezione) è un prestito semantico dal napoletano (cfr. Rocco 1882-1891, s.vv. rignonata, regnonata). Nei testi del nostro corpus, infine, non pare rintracciabile, al netto di contesti non troppo trasparenti, il significato 'pietanza a base di rognone' (proposto, ma senza esemplificazione, da Oudin 1640 e poi dal GDLI, dal DELIN, dal GRADIT e dallo Zingarelli 2023).
0.11 DEI 3277. GDLI. GRADIT. Zingarelli 2023. Grossmann-Rainer 2004. Oudin 1640. Rocco 1882-1891.
Autore della scheda: Salvatore Iacolare
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/457