farrata s.f. Revisionata

0.1

  1. torta a base di farro

0.2

  1. farate -
  2. farrata -

0.3

0.4 farate (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale; 1549, Ferrara).

0.5

  1. torta a base di farro
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Poi nella terza vivanda furono: Farate 10 alte, senza spoglia sopra, con zuccharo fino, in piati 10. (Conv. 12r)
    2. Singolar dottrina (1560, Firenze) = farrata. Cap. CXXIIII. Farete cuocer il farro ben mondato in brodo grasso e dopo l’esser bene scolato e passato per setaccio, habbiasi della carne di porco più tosto grassa che magra, e levatigli quei nervetti che suole havere cotta molto bene si pesterà con il petrosemolo, e dentro mettansi uova, cannella e zuccaro, con un poco di garofali, pevere, e provatura fresca, e dura, e incorporato ogni cosa insieme, ongasi la tiella con grasso assai, e sopra quel grasso mettanvisi delle lasagne da vento che sara come una sfogliata di sotto, dentro si metta poi la compositione, e come fra alquanto cotta mettasi di sopra delle lasagne, acciò habbia a fare una bella crostatella, e poi sopra zuccaro, cannella, e acqua rosa. (194r)

0.6 *farrata (av. 1443ca., S. Prudenzani, Debenedetti 1922: «Se voi sapeste la divozione / Ch' ell' à nelle lasagne di Natale, / En le farrate ancor de Carnovale [...]»; av. 1566, A. Caro, Eneide, GDLI; Crusca V; TB; GDLI; GRADIT)

0.7 dal lat. tardo farrāta (DEI). 

0.8 Secondo DEI, la voce deriva direttamente dal lat. tardo farrāta (da far, farris 'farro'), attestato in Umbria nel 1366 e corrispondente al latino farrĕum 'focaccia nuziale di farro' (Catricalà 1982: 175; cfr. anche Messedaglia 1939: 41-42). 

0.9 Categorie

0.11 DEI; Crusca V; TB; GDLI; GRADIT; Catricalà 1982; Debenedetti 1922; Messedaglia 1939. 


Autore della scheda: Lucia Buccheri

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/477