suffumigio s.m. Revisionata

0.1

  1. Riduzione in fumo delle parti gelatinose di certi alimenti, in particolare della carne, per favorirne la conservazione

0.2

  1. suffomigi -

0.3

0.4 suffomigi (Il cuoco galante, 1820; Napoli). 

0.5

  1. Riduzione in fumo delle parti gelatinose di certi alimenti, in particolare della carne, per favorirne la conservazione
    1. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Come conservare i Commestibili. Lungo sarebbe il parlare della preparazione de’ Commestibili in rapporto alla loro conservazione, che perciò, per non tediare, ne do solo una idea. Per disseccare nelle carni ed in tanti altri commestibili le parti muccillaginose, ed impedirne la fermentazione e la putrefazione, è propria cosa far uso, quando del sugo di limone o di arancio o pur di agresto, quando con sottilissimi sali ed acidi volatili, quando coll’addensato grasso di animale, o coll’olio, quando coll’azione del leggiero fuoco o del sole, quando con suffomigi de’ corpi accensibili e quando con li brodi densi e congelati. (5)

0.7 Dal lat. tardo suffumigium

0.8 Nel significato generico di 'riduzione in fumo di sostanze a scopo medicamentoso, igienico o estetico' la parola è attestata già nel primo quarto del XIV secolo (cfr. Corpus Ovi). Secondo Devoto 1968, suffumigio sarebbe sostantivo deverbale da suffumigare, da cui si sarebbe dedotto il pl. suffumigi e, da questo, il singolare. Secondo Alessio 1962 (cit. in DELIN), invece, suffumigio va considerato «accatto dotto dal lat. tardo fumigium, con influsso di fumigare'. Nocentini, infine, preferisce il lat. mediev. suffumigium (a sua volta derivato di suffumigare). 
 

0.9 Categorie

0.11 DEI; DELIN 1640; Nocentini; Crusca I-IV; TB; GDLI; DISC; GRADIT; Zingarelli 2023; Alessio 1962; Devoto 1968.


Autore della scheda: Lucia Buccheri

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/443