zolfanelli s.m.pl. Revisionata

0.1

  1. fiammifero di legno o stoppino intinto nello zolfo per accendere il fuoco
  2. nelle loc. a modo de’/in zolfanelli: detto di ciò è tagliato sottile, della forma di un fiammifero
  3. stoppino di canapa intinto nello zolfo per sterilizzare le botti

0.2

  1. solfanelli -
  2. solfanetti -
  3. zolfanelli -
  4. zolfaroli -

0.3

a modo de’ solfanelli - Torino 1766
[della] grossezza de’ solfanelli - Torino 1766
in zolfanelli - Milano 1850-1851  

0.4 solfanetti (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara) 

0.5

  1. fiammifero di legno o stoppino intinto nello zolfo per accendere il fuoco
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = MEMORIALE PER FARE UNO APPARECCHIO GENERALE Memoriale per fare uno apparecchio generale per la venuta di ogni gran Prencipe, o per ogni andata, o banchetti diversi, o per nozze, o per qualunque altra cosa che possa accadere d’importanza. [...] Arpioncelli, chiodi, bulette over broche, martelli, scale per apparare e piche per sorgere le tappezzerie, quando s’appara, et per accendere torchi posti in alto et ammorzargli, cavedoni, palette, mogliette, zampini, mantesetti, scaldaletti, solfanetti e schermagli. [...] (Mem. IIIr)
  2. nelle loc. a modo de’/in zolfanelli: detto di ciò è tagliato sottile, della forma di un fiammifero
    1. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Palati di bue a modo de’ solfanelli. Prendete due palati di bue cotti nell’acqua, dopo averli mondati, e tagliati della lunghezza, e grossezza de’ solfanelli, marinateli con cittrone, aceto, sale, prezzemolo intiero, cipolletta intiera, e lasciateli insino che abbiano preso gusto; poscia sgocciolateli, e immergeteli in una pasta fatta così: mettete in una casseruola due buoni pugni di farina, un cucchiaio d’olio, un poco di sale pesto, stemprate a poco a poco con acquavita, insino a che la vostra pasta sembri una doppia crema; immergetegli dentro i palati facendoli friggere, e colorire, serviteli più caldi che potrete. Per hors d’oeuvre. (59)
    2. Cuoco piemontese (1766, Torino) = CAPITOLO III. DEL BUE. Lingua di Bue alla Braise 54 ‘’ in Brezolle, ed altre maniere 55 ‘’ in Polpette 55 ‘’ al Gratin 56 ‘’ alla Persillade 57 Cervelle di Bue in varie maniere ivi ‘’ in menus-droits, ed altre maniere 58 ‘’ alla Marinata ivi Palato di Bue a modo de’ Solfanelli 59 ‘’ in Croquet ivi [...] (478)
    3. L'Arte di convitare (1851 (1ª ed.), Milano) = [...] Tutto sta a voler farne acquisto all’ingrosso: che, aver legna da vendere a cataste, e doverla dar via a oncie e tagliuzzata in zolfanelli e stecchi, è una cosa da languire d’inedia. [...] (I.XIII)
  3. stoppino di canapa intinto nello zolfo per sterilizzare le botti
    1. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Maniera di fare lo sciroppo d’uva. Svagate, e capate l’uva matura, ed un poco impassita; e poi con le sole mani spremetene il sugo, che passerete per setaccio; indi per impedirne la fermentazione, in caso ne aveste da far molto, smorzateci due o tre zolfaroli accesi; oppure poneteci qualche goccia di olio di vetriolo. [...] (264)

0.6 çolfanegli (1360-63, Doc. fior. [ed. Zazzeri 2003]: 'pagai per çolfanegli, comperò Agnolo, d. iiij.', TLIO); zolfanello (Crusca I-II come diminutivo sotto solfo, e zolfo; Crusca III-IV con due entrate distinte per solfanello e zolfanello; DEI; DELIN; GRADIT; GDLI; TB; SC; Fanfani 1863); solfanello (CA1; CA2; Nocentini); piem. sufrin (Sant'Albino 1859); mil. sufrin (Cherubini 1814); cremas. solfrì (Samarani 1852); trent. solfrim, solfrinet, solfrinot (Azzolini 1836 [ed. 1976]); venez. solfarin (Boerio 1829); friu. solfarin, solparin (Pirona 1871); gen. soffranin (Casaccia 1876), sofranìn (Paganini 1857); ferr. sòlfan (Ferri 1967); rom. sulfanellsolfan, sulfan (Morri 1840); umbro zurfurillu, zorfanellu, sulfaniddə, zolfarolo (Gaggiotti 2015); rom. solfarolo (Chiappini 1945); abr. zulfanèlle (Finamore 1893); nap. zorfariello, sorfanello (Padiglione 1885), zurfariello (Andreoli 1966); cal. surfariellu, surfareddu (Rohlfs 1977); sic. surfaneddu (Traina 1890); sard. sulfanellu, sulfanettu (Spano 1831)

0.7 Da solfo/zolfo < lat. sŭlphur, dialettimo meridionale (Nocentini). 

0.8 Il lemma zolfanelli è attestato dal corpus AtLiTeG tra XVI e XIX secolo. La variazione tra /s/ e /ts/ in posizione iniziale, derivata da solfo/zolfo e riscontrabile nei dialetti centro-meridionali, non è ancora motivabile per Nocentini e Rohlfs: 225. La resa con /ts/ nella pronuncia appare in ogni caso antica (Hubschmid RLR 1963, 27: 376). Nei dialetti del centro-sud si può osservare l’alternanza nella costruzione con il suffisso alterativo -arello (e sue forme) piuttosto che con -ello. Non appaiono nel repertorio lessicografico consultato rimandi alla loc. 'in zolfanelli'; solo TB evidenzia il legame con l’idea di sottigliezza. 

0.9 Categorie

0.10.1

0.11 TLIO; DEI; DELIN; GRADIT; Nocentini; GDLI; Crusca I-IV; TB; SC; CA1; CA2; Andreoli 1966; Azzolini 1836 [ed. 1976]; Boerio 1856; Casaccia 1876; Cherubini 1814; Chiappini 1945; Fanfani 1863; Ferri 1967; Finamore 1893; Gaggiotti 2015; Morri 1840; Padiglione 1885; Paganini 1854; Pirona 1871; Rohlfs 1977; Samarani 1852; Sant'Albino 1859; Spano 1831; Traina 1890; Hubschmid RLR 1963, 27: 376: 364-448; Rohlfs: 225.


Autore della scheda: Francesca Giuditta Mazzola

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/Vocabolario/470