0.1
0.2
0.3
0.4 biançevero (Frammento d'un libro di cucina, Sec. XIV seconda metà; Toscana occidentale).
0.5
0.6 blancerboro (TLIO, nel significato di ‘condimento a base di zenzero, mandorle, nocciole, aceto e pane bianco’).
0.7 Etimo incerto (vd. infra).
0.8 La voce bianzabero e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus nel Tre-Quattrocento, all’interno della tradizione testuale dei "XII commensali". L’etimo è dubbio: la forma potrebbe essere l'esito di un incrocio fra bianco e zenze(ve)ro, forse esemplato sul modello di biancomangiare, bramangiare e simili, oppure fra bianco ed erbora, pl. di erba (TLIO, Giulio Vaccaro); un'ipotesi, questa, che ben s’attaglia alla variante documentata dal Libro meridionale B (blancerboro).
0.9 Categorie
0.11 TLIO; Boström 1985: 33, 38; Carnevale Schianca 2011: 75-76.
Autore della scheda: Francesca Cupelloni
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/375