guanti s.m.pl. Completa da revisionare

0.1

  1. frittelle di ceci, ravioli
  2. strisce di pasta fritte e ricoperte di zucchero, chiacchiere

0.2

  1. ganta -
  2. ganti -
  3. guante -
  4. guanti -
  5. guanto -

0.3

0.4 ganta (Liber de coquina (A), 1308-1314; Napoli)

0.5

  1. frittelle di ceci, ravioli
    1. Liber de coquina (A) (1308-1314, Napoli) = De gantis. 9 Ad gantas faciendum accipe cicera alba bene distemperata in aqua. Postea lixentur bene et, extracta de ista aqua, terantur fortiter et misceantur cum eadem aqua. Postea collantur et de illa aqua collata distemperetur farina et facias tortellas sicut volueris et frigantur in lento igne cum lardo vel oleo et superponatur mel. Et tales tortelli vocantur "ganta". (98r)
    2. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = Dela gratonìa, e anche de la spagnola. XXX [79] Dei crispelli, in tre modi, overi frittelle ubaldine. XXXI [80-82] Dei ganti, ciò è ravioli di ceci in due modi. (132)
    3. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = Altramente, guanti. [84] Distempera la farina con l’ova; fa' di poi ganti o altro, come tu vuoli; poni a cocere bene in la padella con lardo caldo o oglio. (159)
    4. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = guanti De guanti, cioè ravioli di ceci. (158)
    5. Libro de la cocina (Sec. XIV secondo terzo , Toscana sud-orientale) = Togli ceci bianchi, ben imoli in l'acqua; lessali bene; poi, cavati de l’acqua, tritali forte, e mestali con la dicta acqua, e colali; e di quella acqua colata distempera la farina come tu vorrai; e friggansi a lento fuocho con lardo o oglio; e mettivi su del mele. Altramente, guanti. [84] Distempera la farina con l’ova; fa' di poi ganti o altro, come tu vuoli; poni a cocere bene in la padella con lardo caldo o oglio. (159)
    6. Liber de coquina (B) (Sec. XIV secondo terzo, Napoli) = De gantis. 9 Ad gantos faciendum accipe cicera alba bene distemperata in aqua. Postea lixentur bene et, extracta de ista aqua, terantur fortiter et misceantur cum eadem aqua. Postea colentur. De illa aqua colata distemperetur farina et facias tortellas sicut volueris et frigantur in lento igne cum lardo vel oleo et superponatur mel. Et tales tortelli vocantur "ganta". (137v)
    7. Convito fatto ai figliuoli del re di Napoli da Benedetto Salutati e Compagni (16/02/1476, Firenze) = 4 piatti grandi di guanti o vero crespelli molto gentili. (1v)
  2. strisce di pasta fritte e ricoperte di zucchero, chiacchiere
    1. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = Per fare li guante Per uno piacto de guante uno rotulo et mezo de insognia, et mezo rotulo de zucaro, et quatro ova, et uno rotulo de mele, et una libra et meza de aqua de rosa et meza onza de candella fina. (12r)
    2. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = La salce de pago Pastedelle Le pastidelle de zucharo Le pastidelle de pizuni Le pastidelle de carne de porco Le tomacelle Li guanti Le nucatule de zucaro Li graffioli Le turte La turta biancha La turta verde La turta de cotognie La turta de mela Lo coppo Lo fiadone La picza figliata La strangola prieti La turta de puma et de meluni La turta pagunaza (IIr)
    3. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE DIECI PIATI DI guanti OVERO RETICELLE. PIGLIA libre due e meza di farina biancha, et oncie quattro di zuccharo, et torli sei d’uova, et libra una di buttiero frescho, anchora che il dileguito quando è buono sia migliore, et acqua rosa oncie tre, et un gocciolo di zaffarano; et impasta la tua pasta e fa spoglie e tagliale grandi e picciole, secondo che tu le vorrai, increspandole con la mano. Poi frigele in libre tre di dileguito. Et essendo per imbandirli, li darai sopra oncie sei di zuccharo. Le reticele farai col terzo meno di robba per coprirne o torte, quando non li vorrai fare spoglia di sopra, o per coprire tortelle brusche od altro; et impastate che le haverai, farai le spoglie. Poi le taglierai a liste larghe un dito e longhe secondo che vorrai, e le frigerai in dileguito. A FARE DIECI fiordeligi ALLA FRANCESE. SERVARAI l’ordine che è detto nelle tartarette alla francese, in questi fiordeligi, havendo la stampa da fare la cassetta della pasta della similitudine del fiordeligi. A FARE DIECI PIATI DI TEGOLE DI PASTA DI MARZAPANO, FINTE DE FASOLI. PRIMA farai due spoglie come quelle dei guanti, e pigliarai libra una e meza di mandole ambrosine pellate piste, e libra meza di zuccharo ben incorporato insieme con un poco d’acqua rosa, e gli andarai distendendo suso la spoglia; piccioli come è un dado, longi poco l’uno da l’altro, quanto sono i fasoli nelle tegole. Poi li voltarai sopra la spoglia e la tagliarai con la speronella, stretta e longa, come sono proprio le tegole dei fasoli quando sono maturi. (Comp. 9r)
    4. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE DIECI PIATI DE GROSTELI DA MAGRO. PIGLIA di farina biancha libre due e meza, e d’acqua rosa oncie tre, e di zuccharo oncie tre, e d’olio oncie due, e di vin biancho il quale se serò dolce serà migliore un bicchiero, e un poco di zaffrano; e fa la tua pasta impastando ogni cosa insieme. Poi fa le spoglie, e tagliale e increspale secondo che hai fatto i guanti. Poi frigele in libre tre di buono olio. Poi le imbandirai dandoli sopra oncie sei di mele e oncie sei di zuccharo. (Comp. 27v)

0.6 guanto 'frittella di ceci' ( Libro della cocina, XIV, ed. Faccioli, TLIO); con la glossa 'ravioli', GDLI

0.7 dal germ. (francone) want 'guanto’(REW)


0.8 Il gastronimo guanto, perlopiù plurale, guanti, assume nel corpus un significato 1 di ‘frittella a base di ceci’, simile alla cosiddetta cecina toscana o alle panelle siciliane, e un significato 2 di ‘striscia di pasta fritta e ricoperta di zucchero e/o miele’. Come ricordato in Catricalà 1982, s.v. guanto ‘sfogliatina fritta’, la voce è anche in Citolini (1561) e Garzoni (1585, La piazza universale) ed è in provincia di Catanzaro una sfogliatina fritta “simile ai cenci toscani”. In effetti tanto nelle ricette contenute nel nostro corpus, quanto noto a livello dialettale, i guanti assumono l’aspetto di strisce di pasta fritte, ricoperte con zucchero e/o miele, simili ai dolci del Carnevale, conosciuti, a seconda delle regioni, con i nomi di chiacchiere, frappe, cenci, etc. (cfr. Beccaria 2009: 12). A tal proposito, sono spesso associate nei ricettari del corpus alle reticelle. Non sembra trovare conferma invece il sign. di ‘raviolo’, quale pasta ripiena, poiché non si evince nelle attestazioni del corpus alcun riferimento all’uso ripieno dell’impasto. Del resto, Schianca 2011, s.v. raviolo, afferma che esso “occasionalmente può prendere la forma di un migliaccio o di una schiacciata, confondendosi non di rado con crispelli e guanti”; e infatti, s.v. guanto, l’autore afferma che i guanti sono “crespelle composte con brodo di ceci e farina, fritte nel lardo o nell’olio e poi cosparse di miele”.
La base etimologica è il germ. want, più nello specifico la voce è dal francone (FEW 9500). Secondo DEI, s.v. guanto, la voce, dall’area galloromanza, è passata all’it., allo spagn. e al port. per tramite dell’a. fr. gant .
Sul legame semantico con il termine guanto, si può avanzare l’ipotesi che si tratti di un riferimento all’aspetto rigonfio e cavo al suo interno che assume l’impasto una volta fritto nel lardo o nell’olio. Il commento di Sada all’attestazione di guanto presente in Passero (per il quale si veda anche Rocco, s.v. guanto), come ricorda Coluccia 2022: 191, riconduce il gastronimo ad un tipo di impasto che «serviva ad inguantare carni trite di varie qualità, debitamente adattate a ripieno». Tuttavia, nelle attestazioni del nostro corpus i guanti non sono mai utilizzati come involucro di pasta da farcia.
La voce come gastronimo è attestata in calabrese (Cosenza) nguantu 'sp. di frittura (lasagne di pasta fritte nell'olio' (NDDC).

0.9 Categorie

0.10.1 reticella (s.f.) ,

0.11 LEI; DEI; TLIO; REW; FEW 9500; Rocco; Beccaria 2009: 12; Catricalà 1982; Coluccia 2022: 191; Schianca 2011


Autore della scheda: Valentina Retaro

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/270