0.1
0.2
0.3
0.4 perfetto amore (Libro di secreti per fare cose dolci, 1748; Sicilia)
0.5
0.6 perfetto amore (1875, Rigutini-Fanfani, Vocabolario italiano della lingua parlata: 79 s.v. amore 'specie di rosolio'); mil. perfêtt amôr ‘specie di rosolio’ (LEI)
0.7 Dal fr. parfait amour.
0.8 La voce è attestata nel corpus AtLiTeG tra Sette e Ottocento, a partire dal Libro di secreti per fare cose dolci del dolciere siciliano Michele Marceca.
La locuzione potrebbe essere ricondotta al fr. parfait amour (cfr. TFLi s.v. parfait 1, -aite). Secondo quanto riporta Esser-Simons, il liquore fu inventato in Francia nel XVIII secolo da Nicolas-Charles-Philippe Sonnini, il cui nome si trova associato al parfait amour in una lettera del 1744 di Madame de Graffigny (cfr. Esser-Simons 2019: 93 e De Graffigny 1997: 480). L’origine francese e la data del XVIII secolo sono confermati nell'Oxford companion to spirits & cocktails (s.v. parfait amour) da Alexandre Gabriel, il quale informa inoltre che il parfait amour era in origine un semplice liquore al sapore di cedro colorato di rosso con la cocciniglia, trasformatosi nel corso del tempo in una miscela di diversi sapori e passato dalla colorazione rossa al viola.
Le attestazioni di perfetto amore nella lessicografia italiana consultata rimandano nella quasi totalità all’aquilegia, pianta ornamentale del genere Aquilegia; nell’accezione ‘specie di rosolio’ il sintagma trova però riscontro nel Vocabolario italiano della lingua parlata di Rigutini-Fanfani (1875) e nel milanese perfêtt amôr (LEI).
0.9 Categorie
0.11 LEI; Rigutini-Fanfani 1875; TFLi; De Graffigny 1997: 480; Esser-Simons 2019: 93; The Oxford companion to spirits & cocktails 2021.
Autore della scheda: Francesca Porcu
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/185