rognoso agg. Completa da revisionare

0.1

  1. '(di una frittata) che è realizzata cuocendo le uova insieme a dei salumi'

0.2

  1. rognosa -
  2. rognose -

0.3

frittada rognosa (e pl. frittate rognose)
frittata rognosa - 1609, Roma; 1627, Roma (pl. frittate rognose); 1820, Macerata; 1893, Genova).

0.4 frittada rognosa (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara).

0.5

  1. '(di una frittata) che è realizzata cuocendo le uova insieme a dei salumi'
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = FRITTADA SEMPLICE VERDE, PIENA E ROGNOSA. PIGLIARAI uova dieci, perche questo è il suo ordinario, e le sbatterai molto bene con poco sale. [...] E volendola rognosa, servarai l’ordine della prima, aggiungendoli persutti tagliati minuti, o di mortadella oncie tre in quattro, servando l’ordine, nel cuocerla, dell’altre; e sopra il tutto li conviene molta canella pesta. (Comp. 66r)
    2. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Frittade semplici verde piene, o rognose. (Comp. 71r)
    3. Libro dello scalco (1609, Roma) = In frittata rognosa, con mendrolla, o presutto, o vero ventresca de porco; tagliate in fette longhette; overo come dati desfritto, poi buttatovi l’ova sopra. (78)
    4. Libro dello scalco (1609, Roma) = frittata d’ova otto rognosa, con mendrolla di porco dentro, con zuccaro, e cannella sopra. (130)
    5. Lo scalco prattico (1627, Roma) = Frittate rognose, con fette di presciutto, una per prencipe. (205)
    6. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = frittata rognosa. Questa frittata non v’è chi non sappia fare, però lascio d’insegnarlo; fatela pertanto come sapete, e tanto basti. (189)
    7. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = frittata in zoccoli o cogli zoccoli, frittata rognosa. (309)

0.6 frittata rognosa (1570, B. Scappi, Opera, GDLI; 1674, V. Tanara, L'economia del cittadino in villa, GB).

0.7 L'aggettivo deriva da rogna 'malattia della pelle causata da un parassita, scabbia' con aggiunta del suffisso -oso, che indica la presenza di una qualità (Rohlfs, §1125). Lo sviluppo semantico alla base dell'uso in sintagma appare di tipo analogico: l'aspetto di una frittata preparata con pezzi di carne secca, con le incrostazioni presenti sulla sua superficie, ricorda infatti quello assunto dalla pelle di una persona affetta dalla malattia, con le varie lesioni e piaghe (cfr. GDLI, s.v. rognóso).

0.8 Il sintagma rappresenta un regionalismo di larga diffusione (Beccaria 2009: 207; Petrolini 2005: 121-122) e risulta ben documentato, nel significato qui proposto, già dalla lessicografia ottocentesca (cfr. Malaspina 1857: 192, Viani 1858: 419, Fanfani 1863: 407, Rossi da Montalto 1875: 410). In De La Varenne 1682: 410, nondimeno, la locuzione designa un referente diverso, con l'uso della mollica fritta in luogo di salumi o carne secca. 

0.9 Categorie

0.10.1 frittata (s.f.) ,

0.11 GDLI. Beccaria 2007. De La Varenne 1682. Fanfani 1863. Malaspina 1856. Petrolini 2005. Rohlfs. Rossi da Montalto 1875. Viani 1858.


Autore della scheda: Salvatore Iacolare

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/206