sardesco agg. Completa da revisionare

0.1

  1. Varietà di formaggio.

0.3 pecorino sardesco - Ferrara 1549

0.4 sardesco (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara)

0.5

  1. Varietà di formaggio.
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Fonghi freschi et salati et sponzole. Butiro, riccotta, riccotta di butiro, cavi di latte, giuncate, panna di latte, mantiglia; formaggio duro, grasso, tomino, pecorino sardesco. Marzolini et provature et ravagliuoli. (Mem. IVv)
    2. Libro dello scalco (1609, Roma) = CASCIO D’OGNI SORTE Il cascio fresco è freddo, e humido in secondo grado; nutrisce, mollifica il corpo, ingrassa, e è più digestibile che’l secco, qual è caldo, e secco: è catarroso, opila, e genera molti mali a chi ne mangia assai, sono di molte sorti, come parmegiano , de riviera, cavallo, pecorino, sardesco, d’Urbino, marzolino di Fiorenza, e si darà in tavola in diversi modi, cioè tagliato in fette, rotto a bocconi, pezzi grossi intieri, abruscato al fuoco; e grattato in vari pieni torte, e sopra varii cibbi. (80)

0.6 sardesco (GDLI, nel significato di 'prodotto in Sardegna (una merce, un manufatto, il formaggio pecorino, la lana'), primo es. per cascio sardesco nel Quaderno di un commerciante pisano, fine del sec. XIII - inizio del sec. XIV);
sardescho (cascio sardeschoQuaderno del dare e dell'avere di un commerciante pisano, 1298, TLIO e Schweickard 2013: 243).

0.7 Da sardo (Schweickard 2013: 243).

0.8 Come aggettivo riferito al cacio (vd.) o al pecorino (vd.), sardesco è attestato nel corpus AtLiTeG in due sole occorrenze: sia nei Banchetti di Cristoforo Messisbugo sia nel Libro dello scalco, compare all'interno di un elenco di formaggi. La prima attestazione del cascio sardescho, come si legge anche in Schweickard 2013: 243 (con il significato di 'sorta di formaggio') è però nel Quaderno del dare e dell'avere di un commerciante pisano del 1298 e coincide con la prima attestazione assoluta dell'aggettivo (vd. TLIO).

0.9 Categorie

0.10.1 cacio (s.m.) ,

0.11 Schweickard 2013: 243 (col signif. gen. di 'proveniente dalla Sardegna anche in: TLIO, Crusca I-III, TB, GDLI, GRADIT, Zingarelli 2023)


Autore della scheda: Chiara Murru

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/122