0.2
0.3
0.4 tagliarielle (Cucina teorico-pratica 1852, 7ª ed.; Napoli)
0.6 tagliarella (1772 [1587] Annonaria urbana edicta [Prammatiche, 1772, I p. 230]: «Vermicellari, che non vendano i vermicelli, maccaroni, e tagliarelle bagnate, o umidi, ma asciutti», DESN s.v.; 1887, Andreoli s.v.).
0.7 voce campana ; vedi infra
0.8 In AtLiTeG, la voce è attestata solo nella Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti, all'interno dell'appendice intitolata Cucina casereccia in dialetto napoletano; tagliarella è infatti voce napoletana, che nel testo si alterna con la forma maschile, più antica, tagliarello. Il sostantivo, secondo quanto riferito in DESN [Buccheri], deriverebbe dal verbo taglià con il suffisso -(a)rèlla (nel testo di Cavalcanti, almeno nell'edizione del 1852, è presente anche tagliariella, con metafonesi): "Il significato di ‘formato di pasta’ potrebbe essersi sviluppato a partire da quello di ‘striscia di tessuto’ (cfr. in italiano fettuccia ‘striscia di tessuto’ > ‘pasta’), documentato in napoletano con specifico riferimento al ‘nastro usato come fregio applicato all’uniforme militare’ [...], sebbene la cronologia delle attestazioni sembri suggerire una derivazione inversa" (vedi DESN 2023: 493 [Buccheri]).
0.9 Categorie
0.10.1 tagliarelli (s. m. pl.) , tagliatelle (s. f. pl.) , tagliatelli (s. m. pl.) ,
0.11 Andreoli 1887; DESN.
Autore della scheda: Monica Alba
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/419