tagliatelle s. f. pl. Completa da revisionare

0.1

  1. pasta lunga tagliata a strisce più o meno larghe

0.2

  1. tagliatelle -

0.3

0.4 tagliatelle (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara)

0.5

  1. pasta lunga tagliata a strisce più o meno larghe
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = A FARE DIECI PIATTI DI LASAGNUOLE, OVERO tagliatelle TIRATE. PIGLIA tre scutelle di farina biancha, et uova tre; e fa la tua pasta un poco molle. E poi tira una spoglia longa e stretta e sotille fin che puoi, e poi tira la detta spoglia tu et uno compagno, tanto che venga sotille come carta, e lasciala seccare. Poi piglia buon brodo grasso che boglia e gettale dentro dette lasagne, e falle cuocere adaggio. E come serano cotte le imbandirai nei piatti con formaggio sopra. Così potrai coprire capponi o anadre o altro, come ti pare. Il zuccharo e la canella, volendogliene sopra, non li disdiranno. Le tagliatelle, fatta la spoglia, inrotellerai intorno al lesgnaturo, e poi cavato il lesgnaturo, le tagliarai (Stampa: tagligrai) minute et le cuocerai. (Comp. 12v)
    2. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = 12 maccheroni alla romanescha. car. 12 Lasagnuole tiratte, overo tagliatelle. (Comp. 71r)
    3. Opera (1570, Roma) = Pasticci di pancia di storione di quattro libre per pasticcio, con pezzi di cascio, menta, e maiorana, et uva passa dentro. nu. 5 piatti 5 Schiena di storione scorticata, e tagliata sottile, come le tagliatelle, fritta nell’olio, servita con petrosemolo, sugo di melangole, e pepe sopra. lib. 20 piatti 5 (314v)
    4. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Piccagge; tagliatelle: Sorta di pasta casalinga. (319)

0.6 tagliatella (1561, Alessandro Citolini, Tipocosmia, GDLI; DM 1 [al pl.]: "plurale delle così chiamate, celeberrime, tajadèl di Bologna: piatto egregio e succulentissimo, che in Romagna ha gran voga, ma solo in Bologna raggiunge talora la perfetta eccellenza. È una minestra asciutta, fatta con la sfoglia di uova e farina, condita con un intingolo di carne, fegatini e parmigiano: se ne fanno di larghe e verdi col succo degli spinaci o di altre verdure. Il nostro Folengo pur le celebra, se non erro, nel suo Baldo. Cfr. il citato bel libro di cucina dell'Artusi. Altrove, più toscanamente, tagliatelli o tagliatini"; GRADIT; SC; Zingarelli 2023; AIS V 992 Cp.).

0.7 Deriv. di tagliare < lat. tardo TALIARE (DELIN).

0.8 La voce è attestata in AtLiTeG a partire dal Cinquecento; trova la prima attestazione finora nota nei Banchetti di  Cristoforo Messi Sbugo, sempre al femminile (vedi anche Ricotta 2023). Tra Sette e Ottocento, come emerge  dalle occorrenze nel corpus (vedi s.v. tagliatelli), la forma al maschile appare più documentata. Sarà la Scienza in cucina di Pellegrino Artusi a sancire la fortuna della forma tagliatelle, nonostante quanto allora registrato dal Rigutini-Fanfani 1875 (vedi s.v. tagliatelli). Sulla storia novecentesca della voce si rimanda a Malgarini-Biffi-Vignuzzi 2019: 342-65.
Non si prende in considerazione l'occorrenza presente in Apparecchi diversi da mangiare (3 agosto 1524, Lazio, p. 17 r), in quanto si tratta di un participio. Resta ambigua anche l'unica occorrenza in Scappi, in cui è prevalente la forma al maschile. Per quanto riguarda l'etimo,  per Nocentini è dim. f. pl. di tagliato.

0.9 Categorie

0.10.1 tagliatelli (s. m. pl.) , tagliarini (s.m.pl) , tagliolini (s. m. pl.) , tagliarelle (s. f. pl. v. tagliarelli s.m.pl.) ,

0.11 AIS V 992 Cp.; Andreoli 1887; DEI; DELIN; DM1; GDLI;  GRADIT; Morri 1840: 780; Nocentini; Rigutini-Fanfani 1875: 1538; SC; Zingarelli 2023; Artusi 2010: 123; Catricalà 1982: 186; Malgarini-Biffi-Vignuzzi 2019: 341-65;  Ricotta 2023: 322.


Autore della scheda: Monica Alba

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/302