buccellato s.m. Revisionata

0.1

  1. dolce di foggia varia (biscotto, ciambella, panino dolce) a base di farina e uova, con eventuale aggiunta di zucchero o miele

0.2

  1. bazolano -
  2. bozoladi -
  3. bozolati -
  4. bozolato -
  5. bozzolani -
  6. buzolano -

0.3

bozolati da monege - Venezia 1499

0.4 bozolati (Libro per cuoco, sec. XV fine; Venezia)

0.5

  1. dolce di foggia varia (biscotto, ciambella, panino dolce) a base di farina e uova, con eventuale aggiunta di zucchero o miele
    1. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = 125 Zuche seche in vivanda. 126 Mandole persiche noce confette. 127 Bozolati. (1r)
    2. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = A ffare bozolati da monege. 128 Toy ove sbatute molte bene e un pocho de sale. Tuo’ tante ova quanto tu voy, e con questa fior de farina che tu voy fare i diti, e inpasta chon queste ove batute senza altra aqua. Se tu voy del mele per ogni dexe ove vol un bon chosselier de mele. Se tu ne vole col zucharo per ogni diexe ove vole un’onza da zucharo. Voleno essere molto domati e fati subtamente e abiamente che i voleno essere cocti subito, perché non pigliesse vento nè sole che subito se guastano. Vole essere chocti chomo el testo che non foge i bozoladi, cossì con tu i va coxendo chosì, e chossì i va fazendo. E guarda la terra non fosso onta. Fala ben netta se la fosse onta. (47v)
    3. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = 121 Bozolati. 122 Zuche confetti. 123 Ranzata. (4v)
    4. Refettorio (1526, Friuli-Venezia Giulia) = Posto che haverai su la tavola gli ditti mantili un sopra l’altro, si mette prima el sale, poi el pane et poi li cortelli et pironi. Et sopra gli toaglioli et uno bozolato, o vogliamo dir biscottello appresso il pane, et uno pignochato appresso el biscotto, uno per ciascun pane (1)
    5. L'arte di ben cucinare (1662, Mantova) = Bozzolani, o bracciadelle ripiene. (102)
    6. L'arte di ben cucinare (1662, Mantova) = Bozzolani, o ciambellette ripiene. (131)
    7. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = 151.b. pane spongato ossia detto bazolano ad uso di Brescia ” ivi (537)
    8. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = pane spongato ossia detto Buzolano ad uso di Brescia. 151. b) Mettete libbra quattro di farina di semola sopra alla tavola, uniteli una libbra di zucchero fiorettone in polvere, once sei butirro squagliato, due libbra di lievito di fior di farina e venti ovi interi, il tutto sbattuto e messo alla stuffa a lievitare; lievitato, si divide la pasta per tanti pani secondo la grossezza che li vorrete fare, indi indorateli con uovo sbattuto e poi poneteli a cuocere al forno temperato e serviteli. (343)

0.6 buccellato (av. 1342, Domenico Cavalca, Dialogo di santo Gregorio [ed. Torino, 1851]: "Allora andò e prese due bucellati che gli erano stati offerti", TLIO nel significato di 'pane farcito con carne, oppure cotto con ingredienti dolci; tortino o piccola ciambella'; TB nel significato di 'ogni pane rotondo, e segnatam. i dolci'; GDLI nell'accezione di 'ciambella fatta con fiore di farina, zucchero, uva passita e anaci; una specie di biscotto', anche all’interno del sintagma pan buccellato 'pane costituito da una corona di panini'; GRADIT nel significato di 'ciambella dolce con uva passa e semi di anice, tipica di Lucca'; Zingarelli 2023 nelle accezioni di 'ciambella tipica di Sarzana e della Lucchesia, variamente aromatizzata', 'in Sicilia, dolce tipico natalizio a base di fichi secchi'); 
bocellato v. boccellato (TB nel significato di 'pane lavorato in forma di corona, o circolo, con anici, uova, e un poco di zucchero'); bozzolaro (TB; GDLI, nel significato di 'ciambella, dolce di farina', con marche ‘disus.’ e ‘dial.’); bossolà (DM 1, nell'accezione di 'voce dialettale che indica uno speciale dolce di pasta lievitata, propria di Brescia"); lig.a. bucelati; ven.a. buczolai; trevig.a. bazzolà; bellun.a. bozolá (cfr. LEI).

0.7 Dal lat. BUCCELLĀTUM 'biscotto' (LEI).

0.8 Le forme con esito assibilato bozolato e bozolado sono attestate soltanto al plurale nell'Anonimo Veneziano, dove se ne precisa l'origine conventuale (bozolati da monege, cosiddetti "perché, come molti dolciumi, si confezionavano e si vendevano nei conventi": Carnevale Schianca 2011: 80), mentre se ne registra un esempio al singolare in Celebrino (testo friulano del 1526), particolarmente interessante perché glossato ("uno bozolato, o vogliamo dir biscottello"). Due secoli dopo, nell'Arte di ben cucinare di Stefani, compaiono invece i bozzolani (con cambio di suffisso ristretto al lombardo, mil.-mantov.: vedi 0.2), glossati come ciambellette o bracciadelle, sorta di ciambelle dolci tipiche dell'Emilia Romagna (cfr. Ferrari 1853: 148; Morri 1840: 140). "Ad uso di Brescia" è, infine, il pane spongato ossia detto buzolano del Nuovo cuoco milanese di Luraschi (noto oggi nella forma femminile spongata), che chiude l'esigua serie di attestazioni del corpus. A un dolce bresciano si richiama anche il DM 1, che registra la forma bossolà come dialettismo (vedi supra), ma la voce in area centro-settentrionale si presta a designare una pluralità di manufatti dolciari: a Venezia, per es., indica originariamente un "grosso grissìn inrodolà a sercio" (Salvatori 1978: 372) e Righi Parenti (1976: 304-305), che rintraccia la prima attestazione fra le carte di un processo lucchese del 1485, ne individua la sopravvivenza in un dolce a forma di ciambella tipico di Lucca (così GRADIT e Zingarelli 2023: vedi supra; Pascoli ne discetta nel carteggio col lucchese Alfredo Caselli: cfr. Del Beccaro 1968: 134). L'etimo comune a tutte queste varianti dello stesso tipo lessicale è probabilmente il lat. BUCCELLĀTUM 'sorta di pane biscotto, razione in uso tra i soldati' (III-IV sec.; cfr. Du Cange); già in Apicio è invece la forma base BUCCELLA ‘briciola di pane’, diminutivo di BUCCA (DEI). A conferma delle risultanze AtLiTeG, uno sguardo al LEI rivela che nelle varietà italoromanze, attraverso il lat. mediev., il significato dolce appare tipico dell'area toscana e settentrionale per influsso di búccola (cfr. per es. lat.mediev.venez. buzzolatis cum marathro ‘specie di dolce’: Sella 1944: 79), mentre quello di 'pane' prevale nel sud Italia (cfr. per es. lat.mediev.sic. panem seu buccellatus: ivi: 88).  

0.9 Categorie

0.10.1 fiadone (s.m.) ,

0.11 LEI; DEI; TLIO; TB; GDLI; DM 1; GRADIT; Zingarelli 2023; Du Cange; REW 1361; VEI 176; VSI 2, 517; Bracchi 1990: 507sgg.; Carnevale Schianca 2011: 80-81; Del Beccaro 1968: 134; Ferrari 1853: 148; Morri 1840: 140; Righi Parenti 1976: 304-305; Salvatori 1978: 372.


Autore della scheda: Francesca Cupelloni

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/193