0.1
0.2
0.3
0.4 galdofira (Liber de coquina, A, 1308-1314; Napoli); gualdaffe (Libro de la cocina, Sec. XIV secondo terzo; Toscana sud-orientale)
0.5
0.6 gualdaffa (TLIO nei significati di 'interiora di animale' e di 'brodo di trippa'; GDLI, nel significato di 'vivanda a base di trippa; busecchia. - Anche: budello, trippa').
0.7 Etimo incerto: vedi commento.
0.8 La voce gualdaffa (e varianti) è attestata nel corpus AtLiTeG dai primi del Trecento al secondo terzo del Quattrocento. A documentarla sono i ricettari federiciani, dove il gastronimo indica sia una tipologia di brodo a base di interiora vaccine – del tutto analoga al caldume (così nell'Anonimo Toscano: vedi supra e v. caldume in AtLiteG) –, sia il ventre stesso dell'animale, cioè la "trippa cucinata , o quantomeno lessata" (Carnevale Schianca 2011: p. 297). La varietà delle forme lat. mediev. attestate sembra suggerire l'ipotesi del prestito da un'altra lingua; diversi sono gli accostamenti etimologici avanzati sinora (fr. gaudebillaux 'grosse trippe di bue grasso', spagn. gallofa 'mangiare dei pellegrini che venivano di Francia a San Giacomo di Galizia': cfr. Corominas-Pascual 1980: 663; Coromines 1982: 578; Rebora 1990: 1438; Sada-Valente 1995: 182-183), che non appaiono tuttavia convincenti (cfr. Möhren 2016: 229). Si segnala comunque che la voce corrisponde foneticamente al ted. waldaffe 'animale che vive nella foresta', att. già in età mediev. (cfr. almeno Grimm, s.v. waldaffe).
0.9 Categorie
0.10.1 caldume (s.m.) ,
0.11 TLIO; GDLI; Corominas-Pascual 1980: 663; Coromines 1982: 578; Id. 1984: 307; Grimm; Carnevale Schianca 2011: 296-297; Faccioli 1966: 36; Möhren 2016: 229; Rebora 1990: 1438; Sada-Valente 1995: 182-183.
Autore della scheda: Francesca Cupelloni
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/358