ramerino s. m. Completa da revisionare

0.1

  1. Variante toscana di rosmarino

0.2

  1. ramerino -

0.3

pan di ramerino - Firenze 1556

0.4 ramerino (Di buone et delicate vivande; sec. XV prima metà, Toscana)

0.5

  1. Variante toscana di rosmarino
    1. Di buone et delicate vivande (Sec. XV prima metà, Toscana) = XLVIII. Savore fine a chastrone e a chavretto. Savore fine a chastrone et a chavretto lesso o arrosto. Togli della loro charne magra bene chotta et bene battuta et bene pesta, et togli tuorla d’uova che ssiano lesse et siano bene dure et bene peste, e ttogli foglie di petrosemolo et di menta et di salvia et di ramerino et di sermollino et di maggiorana. (10v)
    2. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Menta, fiori di boragine, di buglosa, e di menta, e di rosmarino; rape, cedri. Ale, piedi, magoni di polli; polpe di pavoni, di faggiani, caponi, pernici; et fasioletti et pisello in bacelli, tutte per salate le quali anchor di carne freda potransi fare. Radici, ravanello, raffano, remolacci, aglio, porri, scalogne. Petroselino, serpillo, maggiorana, menta, ramerino, basilico, salvia, lauro et altre herbe odorate et amare, e pastonache. Rape, navoni, cavoli gretti e bianchi, verzotti, capucci, broculi, cavoli rape, cavoli fiore, spinacci, herbuccie, zuche di più sorte. Finocchi e finocchietti freschi et secchi e in aceto. (Mem. IVv)
    3. Diario di Pontormo (7 gennaio 1554 - 23 ottobre 1556, Firenze) = Martedì sera ero tucto afiocato e mangiai uno pane di ramerino e uno pesce d'uovo e una insalata e de' fichi sechi. (48)
    4. Diario di Pontormo (7 gennaio 1554 - 23 ottobre 1556, Firenze) = Mercoledì sera, in casa mia, uno pezo di pane di ramerino e huova e feci quelle spalle di quella figura che sta così [figura] . (61)
    5. Diario di Pontormo (7 gennaio 1554 - 23 ottobre 1556, Firenze) = Adì 24 desinai con Bronzino che v'era la madre de la Maria, che mi promise uno pane bello di ramerino. Adì 27 e cominciai sotto a quelle figure che stano così [figura] . (69r)
    6. Singolar dottrina (1560, Firenze) = Cicoria bianca. Carote bianche e rosse. Indivia e cime di radicchi, raponzoli, e cedri tagliati minuti. Fiori di bugolosa. Fiori di ramerino. (180v)
    7. Li tre trattati (1629, Padova) = La testa del porco salvatico, che vuole esser d’animal giovane, spiccata dal busto con uno, o due dita di collo, e gola, nel che consiste la sua bontà, si fa bollire in vino, aceto, ramerino, salvia, e sale; e poiché più volte così fatte teste soglion tornare in tavola, si mangian fredde, come le grù. (74)
    8. L'apicio (1647, Bologna) = Se ne fanno parimente bragiole fiaccate prima benissimo l’ossa, poste in adobbo con aceto rosato, aglio, salvia, ramerino, pepe ammaccato , garofani, e noce moscata; levate poscia dall’adobbo spolverizate con polvere di coriandri, poste alla graticola, servite con limone, e zucchero. (5)
    9. L'apicio (1647, Bologna) = Si raccolgono i fiori di ramerino nel mezzo giorno; avvertendo, che siano netti delle foglie, e da ogni altra cosa. (42)
    10. L'apicio (1647, Bologna) = Di cicoria piccolina Si coglie la cicoria piccolina come l’antedetta lattuga, và tenuta nell’acqua fresca, e dopo benissimo sgocciolata, posta ne’ piatti con aglietti piccolini, tagliati un poco longhetti, e si deve condire con olio assai, sale quanto basti, e aceto di fiori di ramerino; và regalata con mapette di finocchio fresche; si può condir parimente senz’olio, con zucchero sopra assai, e regalarla con cime di detta cicoria, condite in zucchero asciutte. (60)
    11. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Prendete poscia del prosciutto o carne salata e tagliatelo a piccoli dadolini, tritate in seguito minutamente del ramerino assieme a poco aglio e unitevi un po’ di pepe, ravvolgetevi dentro i pezzettini di presciutto formandone tante piccole pallottole, ficcatene una per ogni fenditura fatta nella carne; (198)
    12. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Agnelletto pasquale allo spiedo. 351. Si arrostisce allo stesso modo di sopra; esso va prima steccato con pezzetto di lardo, aglio, ramerino e poca dose di garofani. (201)
    13. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Romanin; rosmarino, Romarino e comun. ramerino. (321)
    14. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 5. Modo di conservare le carni cotte nel grasso. — Tagliate a pezzi la carne che volete conservare per tutta la settimana o usarne giornalmente; tolte le ossa ed i nervi, steccatela con alcuni pezzi di lardo, altri d’agli e ramerino; e d’altri formatene delle polpettine; (302)

0.6 ramerino (sec. XIII u.q., Fiore,  (fior.): "Po' bullirà ramerin e vïuole / E camamilla e salvia, e fie bagnata", TLIO; 1282, Restoro D'Arezzo, Della composizione del mondo [testo italiano del 1282, a cura di E. Narducci, Milano, 1864], GDLICrusca I-IV; CA1, insieme a rosmarinoTB con rimando a rosmarino;  GRADIT,  con indicazione della marca regionale toscana; SC e Zingarelli 2023 [toscanismo]).

0.7 Derivato per via popolare da rosmarino (dal lat. ROSMARIU[M] 'rugiada marina') con accostamento a ramo (DELIN)

0.8 Tranne nei testi Di buone et delicate vivande (Sec. XV), Diario di Pontormo (1554-1556), L'apicio (1647), in tutti gli altri (v. campo 0. 5) si registra  oscillazione tra la forma ramerino, certamente agevolata fuori di toscana dalla diffusione della stampa, e rosmarino. La voce è ancora oggi viva nel fiorentino contemporaneo (v. VFC).
Nel Diario di Pontormo, la voce compare sempre e solo all'interno della locuzione pane di ramerino, ossia un 'pane tondo tipico del periodo quaresimale, aromatizzato al rosmarino,  e arricchito di uva passa e zibibbo' (si rimanda a Fanucci 2008: 207).

0.9 Categorie

0.10.1 rosmarino (s. m.) ,

0.11 CA1; CA 2; CRUSCA I-IV; DEI; DELIN;  GDLI; GRADIT;  NOCENTINI; TLIOTB; SC; VFC; Zingarelli 2023; Fanucci 2008.


Autore della scheda: Monica Alba

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/275