romania s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. preparazione del pollo a base di mandorle e succo di melograno (TLIO)
  2. torta salata a base di pollo (nella loc. torta de romania)
  3. vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia (GDLI)

0.2

  1. romania -
  2. romaniam -

0.3

torta de romania - Venezia 1499

0.4 romania (Liber de coquina (A), 1314, Napoli)

0.5

  1. preparazione del pollo a base di mandorle e succo di melograno (TLIO)
    1. Liber de coquina (A) (1308-1314, Napoli) = De romania. 14 De romania suffrigantur pulli cum lardo et cepis et terantur amigdale non mondate et distemperentur cum succo granatorum acrorum et dulcium. Postea coletur et ponatur ad bulliendum cum pullis et cum cocleari agitetur et ponantur species. Potest tamen fieri brodium viride cum herbis. (97v)
    2. Liber de coquina (B) (Sec. XIV secondo terzo, Napoli) = De romania. 14 Ad romania suffrigantur pulli cum lardo et cepis et terantur amigdole non mundate et distemperentur cum succo granatorum et agrorum et dulcium. Postea coletur et ponatur ad bulliendum cum (135r)
    3. Anonimo Mediano (fine XIV sec.-inizio XV sec., Italia mediana) = romania. XVII [19] A ffare romanìa suffrigi li pulli con lardo et con cipolle et trita le agmandole non mondate et destempera collu suco del pomo granato acre et dolce ben forte colando, et mictice poca de acqua de zuccaro et spezie, et fa' bollire poco colli dicti pulli, et mesteca con cucchiaro de ligno et mictice spezie desopra. Se tu non ài agmandole, mictice ruscio de ova. Se tu non agi mela granate, fa' brodo verde con herbe. (9)
    4. Liber de coquina (O) (1461-1465, Bolzano) = vitella ovorum tere et distempera cum brodio et fac spissum et, cum fuerit bene coctum, superponas zucaram. Eodem modo fac capones et alias aves et colora et sapora ut supra et da comedere. De romania. 71 Ad faciendum romaniam suffrigantur pulli cum lardo et cepis et terantur amigdale non mundate et distemperantur cum succo granatorum acrorum et dulcium. Postea coletur et ponatur ad bulliendum cum pullis et cum cloqueari agitetur et ponantur species. Potest tamen fieri brodium viride cum herbis. De festigia. 72 Recipe pullos integros deplumatos frige cum lardo postea pone ad coquendum cum aqua et zucara et pulvere zinziberis albi et fac spissum. De blancha alleata. 73 Capones bene lixos recipe cum brodio suo distempera species albas, alea, amigdala, et sufficienter fac bullire quod sit spissum. Hic cibus, secundum Gallicos, vocatur "alba alleata"; si aliter coloretur , perdit nomen suum. Potest tamen fieri de caponibus assatis et lardatis. (170v)
  2. torta salata a base di pollo (nella loc. torta de romania)
    1. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = 94 Torta de fonzi. 95 Torta sambugata. 96 Torta imbalchonata. 97 Torta de faro. 98 Torta de scalogne. 99 Torta zenza lardo de caso e ova. 100 Torta comuna e bona. 101 Torta d’algli. 102 Torta de late. 103 Torta de zuche seche. 104 Torta de faxoli. 105 Torta de fave fresche. 106 Torta francescha. 107 Torta manfreda. 108 Torta parmesana. 109 Torta ungarescha. 110 Torta de romania. 111 Torta de Quaressma. 112 Tortelli al modo de fritelle. 113 Tortelli come fritelle bianche. 114 Tortelli de Quaresma molto boni. 115 Treduera. 116 Vivanda de fare bono stomacho. (4r)
    2. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = Toy la pasta, e menala, e sotililala con una mescola, e fala sotille, e siate due a traer sotille a foglio con lardo, e fane infina a XVIII fogli . Et postea toy questo batuto de capon e de altre cosse fane uno solo suso questa metà, e poni altre tante fogle sopra questo solo ben inaffiato, ziaschuno per sì di lardo, e fa’ una crosta de sopra per verdia. Questa torta vole pocho foco de sotto e bon foco di sopra. E poy fare per più o per men toiando le cosse a questa mesura. CXV Torta de romania. 114 A ffare torta de romania per XII persone togli VI polastri e 4 caxi freschi o passi e XII ova e XXX datali e una libra de uva passa e una de sosina e meza onza de cimamo intriego e meza onza de zenzevro e mezo quarto di garoffalli [***] (42r)
  3. vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia (GDLI)
    1. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Pan da tavola intorto tagliato, boffetto, pinzoni, michini, maroncini, navicelle, bracciatele di più sorte e biscottelli con latte e zucchero o senza, crescentine di butiro per le prime tavole, e poi pan da famiglia, casse, sachi, ceste. Farina buratata bianca et nera per la cucina et altri bisogni. Malvagia, romania, Bastardo, Greco di Somma, Greco Toscano, Siruolo, trebbiano, Amabile, Racese, Vernaccia, vin bianco, o nero o claretto, grande o picciolo, dolce o non dolce, acerbo o racente o tondo, Albana et Graspia, Magnaguerra, Latino Romanesco, Sanseverino, Raspato, Corso acquato o d’altra sorte, secondo il tempo o loco dove tu ti ritruovi. Et vino da famiglia, acqua, aceto, agreste, sabba; botte, barile, piriotti, tappe, pirie, leve. (Mem. IIIv)

0.6 romania, XVI sec.nel sign. 'sorta di vino bianco greco' ; anche, ant. (XIV sec.) cibo di pollo fritto, o perchè preparato alla greca, o perché in origine vi entrava il vino detto romanìa, DEI; 'Preparazione del pollo a base di mandorle e succo di melograno', XIV, tosc. , Libro de la cocina, (TLIO); TB; GDLI con i sign. 1. 'vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia'; 2. 'Vivanda a base di pollo originariamente cucinata con questo vino' (Anonimo toscano, LXVI-1-38);
torta de romania 'torta salata con pollo' (XIV sec. Libro di cucina, Frati)

0.7 lat. mediev. romania, dall'ar. rummānīya (da rummān ʻmelagranaʼ)

0.8 La torta de romania, o romania, è una ricetta a base di pollo, cotto con mandorle e succo di melograno. Quest'ultimo ingrediente è generalmente considerato dirimente per l'etimologia della parola, che rimanda ad una base lat. mediev. romania, dall'ar. rummānīya (a sua volta da rummān ʻmelagranaʼ), come riportato in DEI, s.v.. Le caratteristiche della ricetta e in particolare l'accostamento agrodolce di alcuni ingredienti è tipico della cultura araba e come ricordano Capatti e Montanari 1998: 78 “Che il contatto con la cultura araba abbia avuto un certo peso nel recupero (o più semplicemente nella conservazione) del gusto agrodolce sembrano attestarlo le ricette di accertata o presunta derivazione araba, contenute nei libri di cucina trecenteschi: vivande come la limonia o la romania si caratterizzano per l’impiego di mandorle, agrumi, e un succo di melagrane che si raccomanda agro e dolce”
La prima attestazione della voce risulta essere quella del Liber de coquina, 1314 la cui provenienza araba di molte ricette risulta evidente dalle denominazioni stesse (lemonia, sommachia, camellina, scapece, romania), tutte preparazioni che sono andate via via occidentalizzandosi nel tempo (Lubello 2011: 198). In effetti, la ricetta nell'Anonimo Veneziano "perde l’aspetto di stufato agro per trasformarsi in torta" (Coco 2020: 78).
Con il termine romania si intende tuttavia anche qualcosa di diverso rispetto alla preparazione a base di pollo, poiché romania è anche un vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia (GDLI, s.v. romania, ma anche in TB, s.v. 'Sorta di vino, come la Malvagía dal paese'). Secondo il DEI, la preparazione a base di pollo prenderebbe il nome "perchè preparato alla greca, o perché in origine vi entrava il vino detto romanìa". Nel nostro corpus con tale sign. lo ritroviamo in Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549 Ferrara), dove è presente in un elenco accanto ad altri vini (Malvagia, Romania, Bastardo, Greco di Somma, Greco Toscano, Siruolo, Trebbiano, Amabile, Racese, Vernaccia, vin bianco... ). Come riportato in Rodinson 1950: 434, la spiegazione presente in DEI, ma anche in TB, non trova riscontri, considerato che il vino non rientra tra gli ingredienti delle ricette della romania.


0.9 Categorie

0.11 DEI, TB, GDLI, TLIO, Capatti e Montanari 1998, Coco 2020, Lubello 2011, Rodinson 1950


Autore della scheda: Valentina Retaro

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/341