0.1
0.2
0.3
0.4 romania (Liber de coquina (A), 1314, Napoli)
0.5
0.6 romania, XVI sec.nel sign. 'sorta di vino bianco greco' ; anche, ant. (XIV sec.) cibo di pollo fritto, o perchè preparato alla greca, o perché in origine vi entrava il vino detto romanìa, DEI; 'Preparazione del pollo a base di mandorle e succo di melograno', XIV, tosc. , Libro de la cocina, (TLIO); TB; GDLI con i sign. 1. 'vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia'; 2. 'Vivanda a base di pollo originariamente cucinata con questo vino' (Anonimo toscano, LXVI-1-38);
torta de romania 'torta salata con pollo' (XIV sec. Libro di cucina, Frati)
0.7 lat. mediev. romania, dall'ar. rummānīya (da rummān ʻmelagranaʼ)
0.8 La torta de romania, o romania, è una ricetta a base di pollo, cotto con mandorle e succo di melograno. Quest'ultimo ingrediente è generalmente considerato dirimente per l'etimologia della parola, che rimanda ad una base lat. mediev. romania, dall'ar. rummānīya (a sua volta da rummān ʻmelagranaʼ), come riportato in DEI, s.v.. Le caratteristiche della ricetta e in particolare l'accostamento agrodolce di alcuni ingredienti è tipico della cultura araba e come ricordano Capatti e Montanari 1998: 78 “Che il contatto con la cultura araba abbia avuto un certo peso nel recupero (o più semplicemente nella conservazione) del gusto agrodolce sembrano attestarlo le ricette di accertata o presunta derivazione araba, contenute nei libri di cucina trecenteschi: vivande come la limonia o la romania si caratterizzano per l’impiego di mandorle, agrumi, e un succo di melagrane che si raccomanda agro e dolce”
La prima attestazione della voce risulta essere quella del Liber de coquina, 1314 la cui provenienza araba di molte ricette risulta evidente dalle denominazioni stesse (lemonia, sommachia, camellina, scapece, romania), tutte preparazioni che sono andate via via occidentalizzandosi nel tempo (Lubello 2011: 198). In effetti, la ricetta nell'Anonimo Veneziano "perde l’aspetto di stufato agro per trasformarsi in torta" (Coco 2020: 78).
Con il termine romania si intende tuttavia anche qualcosa di diverso rispetto alla preparazione a base di pollo, poiché romania è anche un vino bianco dolce di origine greca simile alla malvasia (GDLI, s.v. romania, ma anche in TB, s.v. 'Sorta di vino, come la Malvagía dal paese'). Secondo il DEI, la preparazione a base di pollo prenderebbe il nome "perchè preparato alla greca, o perché in origine vi entrava il vino detto romanìa". Nel nostro corpus con tale sign. lo ritroviamo in Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549 Ferrara), dove è presente in un elenco accanto ad altri vini (Malvagia, Romania, Bastardo, Greco di Somma, Greco Toscano, Siruolo, Trebbiano, Amabile, Racese, Vernaccia, vin bianco... ). Come riportato in Rodinson 1950: 434, la spiegazione presente in DEI, ma anche in TB, non trova riscontri, considerato che il vino non rientra tra gli ingredienti delle ricette della romania.
0.9 Categorie
0.11 DEI, TB, GDLI, TLIO, Capatti e Montanari 1998, Coco 2020, Lubello 2011, Rodinson 1950
Autore della scheda: Valentina Retaro
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it
Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/341