fruttiera s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. Piatto o vassoio fondo, anche a più piani, usato per servire in tavola frutta, confetture, confetti e simili

0.2

  1. fruttiera -
  2. fruttiere -

0.3

fruttiere d’argento dorate - Bologna 1647
fruttiere dorate effiggiate - Roma 1668
fruttiere montate a due registri - Napoli 1852

0.4 fruttiere (L'Apicio, 1647; Bologna)

0.5

  1. Piatto o vassoio fondo, anche a più piani, usato per servire in tavola frutta, confetture, confetti e simili
    1. L'apicio (1647, Bologna) = Secondo servigio di credenza Quattro bacini d’argento dorati, ripieni di variati conditi di tutte le sorti, ritocchi d’oro; nel mezzo di essi un aquila grande di zucchero in piedi coronata, che teneva nel rostro un giglio turchino, e intorno a’ detti bacini stavano pure varie corone di zucchero dorate. Dodeci fruttiere d’argento dorate, ripiene di variata confettura bianca muschiata, ritocca d’oro, delle quali cose dopo averne goduto le loro altezze a loro gusto, con allegrezza, e benignità indicibile, ne regalorono tutti i cavalieri, e dame, ch’erano presenti. (23)
    2. L'apicio (1647, Bologna) = Tramezzavano i sodetti bacini, sedeci gran fruttiere d’argento dorate, ripiene di variata confettura bianca [...] (113)
    3. L'apicio (1647, Bologna) = Fravole, come si servono. Fruttiere di confettura. (Indice-5)
    4. Risposta di Carlo Fontana (1668, Roma) = della cucina, dodici fruttiere dorate effiggiate piene di canditi, e di confetti, e molti tondini con meloni affettati posti sopra conchiglie larghe di ghiaccio. (21)
    5. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = DESSERTS. Accomoderai li frutti nei diversi piatti propri, o fruttiere [...] (359)
    6. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = DESSERTS. Quattro piattini di diversi frutti, accomodati o nelle fruttiere o nei piattini proprii con foglie di viti rifilate; due piattini di verdure e due di castagne arrosto, e queste anche con li piccoli salvietti nei piatti proprii. (373)
    7. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = DESSERTS. Quattro fruttiere montate a due registri; per li frutti grandi nella coppa e di quelli di loro natura più piccoli nel piatto sottoposto, come p. e. Percoche e prugne. Pera ed albicocche. (387)
    8. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = DESSERTS. Quattro fruttiere montate a due registri con frutti, altri quattro piatti proprii per frutti con pezzettini di mellone, quattro con diverse uve, altri quattro con verdure, quattro compostiere con frutti in giulebbe, due piatti con due diverse qualità di formaggio estero, quattro piatti montati a diverse gradazioni di registri per dolci, cioè Biscottini di confetture, Biscotti di mandorle dolci, Pignolate e Raffioletti. (400)
    9. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = crema al sugo di limone. 69. c) Pigliate un boccale di pannera, sedici rossi d’uova, once nove di zucchero, poco cannella, scorza di limone, tiratela al fornello; cotta, li spremerete il sugo di due limoni che si ristringerà di più, servitela entro una fruttiera o altro recipiente proprio. Si servirà anche versandola sopra un gattò di pane di Spagna o altri biscotti consimili. (305)

0.6 fruttiera (1598, Inventario di Alfonso II d'EsteGDLI; 1729, L. Bellini, La BucchereideTBCrusca VCA 1CA 2; DM 1: 498 s.v. trionfo da tavola; GRADIT; SC; Zingarelli 2024).

0.7 Der. di frutta (< lat. frūctus -ūs con desinenza in -a del nome collettivo) (Nocentini).

0.8 La voce fruttiera è formata dal sostantivo frutta con l’aggiunta del suffisso -iera, che concorre alla formazione di nomi di strumenti, inclusi i sostantivi che designano "vasellame da cucina, contenitori atti a conservare o servire i cibi cui rimandano i rispettivi nomi di base"(Grossman-Rainer 2013: 229). La parola, attestata per la prima volta in italiano nel 1598 nell’Inventario di Alfonso II d’Este, compare nel corpus AtLiTeG cinquant’anni più tardi, a partire dall’Apicio. La fruttiera documentata nei nostri esempi è di varie fogge e destinata a portare in tavola diversi tipi di prelibatezze: nel Seicento fruttiere d’argento dorate ed effigiate ripiene di confetture, canditi o confetti impreziosiscono le tavole dei banchetti descritti nell’Apicio e nella Risposta di Carlo Fontana; nell’Ottocento Luraschi vi serve la crema al limone e Cavalcanti, nelle indicazioni sul modo di servire a tavola, consiglia fruttiere a due piani per disporre la frutta da servire al dessert. 

0.9 Categorie

0.11 CA 1CA 2Crusca V; DEI; DELIN; DM 1: 498; GDLI; GRADIT;  Nocentini; SCTB;  Zingarelli 2024; Grossman-Rainer 2004: 229.


Autore della scheda: Francesca Porcu

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Copyright: AtLiTeG

Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/271