0.1
0.2
0.3
0.4 triggea (Frammento d'un libro di cucina, Sec. XIV seconda metà; Toscana occidentale)
0.5
0.6 treggea (c. 1309, Folgóre da San Gimignano, Sonetti dei mesi [Milano-Napoli 1960]: "treggea confetta e mescere a razzaio", TLIO, nel significato di 'quantità di piccoli confetti, gen. di frutta secca'; Crusca I: 907, nei significati di 'frutte, fiori, erbe, radici d'erbe, o simili, composte con zucchero, per farle più durabili, e più gustevoli' e di 'ogni quantità di confetti, di conserve, e simili', con proverb. gittar la treggéa a' porci 'dare il buono a chi non lo stima, e non lo conosce'; Crusca II-III, nel significato di 'mescuglio di confetti'; TB, marcato con crux; GDLI, con marca "disus.", nel significato di 'insieme di confetti minuti. - Anche: ogni singolo confetto'; )
0.7 Etimo incerto: vedi commento.
0.8 La voce traggea e le sue varianti sono documentate nel corpus AtLiTeG dalla seconda metà del XIV sec. alla seconda metà del XVI sec., per poi ricomparire in un testo ottocentesco (Cuoco milanese). Sulla scorta delle attestazioni nel Regimen sanitatis di Maino de Maineri (primo terzo del Trecento), medico milanese che inserisce l'elemento nella forma sonorizzata dragea nel capitolo De confectionibus, Martellotti (2024: 216-217) ha recentemente proposto un significato alternativo a quello vulgato: non 'confetti di varie guise; confetteria minuta', bensì 'qualità di zucchero pregiato', definizione che qui si accoglie come sign. 1 perché confermata dalle occorrenze più antiche del corpus. Si tratterebbe quindi di una massa di zucchero addensato che si può tagliare in sezioni geometriche o spezzare in frammenti più piccoli (la tregea trita compare nel Libro della mensa dei Priori: cfr. Frosini 1993: 162); ridotta in polvere può sostituire lo zucchero comune, come si vede bene dalla prima attestazione del corpus (triggea polveriçata). Non lascia invece adito a dubbi l'identificazione cinquecentesca di Scappi, "tresia, cioè folignata", vale a dire 'confetti colorati di uso decorativo' (v. voce AtLiTeG), significato che sembra valido per le occorrenze moderne. Nuovo è anche l'etimo proposto da Martellotti: da tarzea, adattamento di ar. tabarzad 'qualità di zucchero pregiato' in luogo del greco tragemata 'sfizi delle seconde mense' (cfr. fr. dregee, prov. tragea: DEI) che resta foneticamente e storicamente più verosimile (cfr. ad es. tragemata in Platina: Carnevale Schianca 2011: 675).
0.9 Categorie
0.10.1 folignata (s.f.) ,
0.11 DEI; TLIO; Crusca I-III; TB; GDLI; GRADIT; Zingarelli 2023; Carnevale Schianca 2011: 675, 678; Frosini 1993: 162; Martellotti 2024: 216-217; Ricotta 2023: 324.
Autore della scheda: Francesca Cupelloni
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/305