0.1
0.2
0.3
0.4 grostoli (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara)
0.5
0.6 grostolo (1570, GDLI; 1821, Patriarchi con rimando a crostolo);
crostolo (1821, Patriarchi nel sign. di 'crespello'; 1829, Boerio; 1902, Katharina Prato, Manuale di cucina, ArchiDATA; 1950, Alfredo Panzini, Dizionario Moderno, GDLI; GRADIT, voce veneta; 1931, Zingarelli 2023).
0.7 dal lat. CRŬSTŬLU(M) (DEI).
0.8 La voce grostolo è una variante di crostolo con lenizione dell'iniziale; nel corpus AtLiTeG compare esclusivamente in due testi cinquecenteschi, ossia nei Banchetti di Cristoforo Messi Sbugo (accanto alla variante grosteli), attestazione che retrodata la voce rispetto a quanto riferito nel GDLI, e nell'Opera di Bartolomeo Scappi. La preparazione è la medesima, ossia una sfoglia a base di farina bianca, acqua di rose, vino bianco e zafferano, poi tagliata e fritta nell'olio bollente. Il tipo crostolo/grostolo è oggi ascrivibile all'area veneta, in particolare all'area relativa a Vicenza e a Padova (cfr. anche Coveri 2008: 100).
0.9 Categorie
0.10.1 grostolo (s.m.) , nastrata (s.f.) , pappardella (s. f.) ,
0.11 ArchiData; DEI; Boerio 1829; GDLI; GRADIT; Patriarchi 1821; Zingarelli 2023; Coveri 2008: 100.
Autore della scheda: Monica Alba
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/267