0.1
0.2
0.3
0.4 lievite (Di buone et delicate vivande, sec. XV prima metà; Toscana)
0.5
0.6 lievito (av. prima metà del XIV sec., Z. Bencivenni, Trattato di medicina di maestro Aldobrandino da Siena, tradotto da Ser Zucchero Bencivenni, GDLI, marcato tosc.; Crusca I-V; 1310, Z. Bencivenni, La Santà del corpo, TLIO, nell'accezione 1: 'cresciuto di volume, a causa dell'aggiunta di un pezzetto di pasta fermentata'; 1378-81, F. Sacchetti, Sposizioni di Vangeli, TLIO, nell'accezione 1.1: pan lievito 'prodotto con pasta lievitata (in opp. al pane azzimo); TB; CA 1: 439 s.v. pan lievito; CA 2: 450 s.v. pan lievito; GRADIT, marcato reg. tosc.)';
0.7 Part. pass. di lievitare (da lievito < lat. parl. *lĕvitu(m)).
0.8 L’aggettivo lievito appare nel corpus AtLiTeG nella prima metà del XV sec. in Di Buone et delicate vivande; a questa si aggiungono pochissime altre occorrenze, solo diversi secoli più tardi, nei ricettari ottocenteschi La Nuovissima cucina economica di Agnoletti e La Cuciniera genovese di Ratto. La voce, marcata come toscanismo da GDLI E GRADIT, è documentata nei principali repertori storici con un buon numero di esempi (cfr. TLIO; Crusca I-V; GDLI).
0.9 Categorie
0.10.1 lievito (s.m.) ,
Autore della scheda:
Pubblicata il:
Condizioni accesso:
Licenza di utilizzo:
Copyright:
Doi: