farcia s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. composto a base di vari ingredienti usato come ripieno per farcire una vivanda

0.2

  1. falsa -
  2. farcia -
  3. farcìa -
  4. farcìe -
  5. farçio -
  6. farçïo -
  7. farse -
  8. farza -

0.3

  1. farcime -
  2. farcimenti -

0.4 farsa (Cuoco piemontese, 1766; Torino)
farcia (Il piccolo Vialardi, 1899; Torino)

0.5

  1. composto a base di vari ingredienti usato come ripieno per farcire una vivanda
    1. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Torte di ogni sorta di farse. (356)
    2. Cuoco piemontese (1766, Torino) = Uso del grasso di bue. Il grasso serve a fare ogni sorta di farse, e ad inumidire la braise, e cuocere i cardi. (61)
    3. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = Delle Farse. Non sono molti anni, che impiegavasi nella composizione delle vivande una quantità prodigiosa di Farse cotte, le quali non mancavano di aggravare i stomachi più robusti, di chi ne faceva un uso frequente; grazie peraltro ai progressi, che giornalmente fassi nella professione, al presente sono dello tutto abbolite; non restando in uso, che una Farsa cruda delicatissima detta di Chenef, composta ordinariamente di petto di pollo, la quale è facilissima a digerirsi anche dagli stomachi più deboli. (IV.041)
    4. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = A tutte queste farse prima di servirle per ripieno ci porrete un poco di sugo di limone. (IV.048)
    5. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Delle Farse in generale, tanto di grasso che di magro. Le farse altro non sono, che carni piste, le quali servono per ripieno di erbe, pollaria ec., come ancora se ne fanno fritture, terrine, ed altri piatti. Di tante farse antiche, che si usavano, e che altro non facevano, che aggravare i stomachi i più robusti, grazie al progresso dell’arte, si sono ridotte a pochissime, le quali sono ottime, e leggiere; onde ve le descrivo qui appresso. (6)
    6. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = De’ sughi, culì, farse, ragù, salpicconi, salse, e tutt’altro occorrente ad imbandire e guarnire le vivande. (1)
    7. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = zuppa alla Polacca. Abbiate una falsa delicata, cruda di pollo, o di mongana; formatene piccole pallette bislunghe, e fatele cuocere con brodo bianco; indi accommodatele dentro la terrina, versateci sopra un sugo colorito bollente, e servite subito. (42)
    8. Il Cuoco maceratese (1820, 5ª ed. veneta, Macerata) = e sopra vi metterete la farza alta quanto è un grosso baioccone, passandogli sopra il coltello, acciò venghi uguale... (66)
    9. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = All’Olio. — L’indivie, senza punto bianchirle, si riempino con farse di acciughe e con bottariche a filetti, timo e un senso d’aglio, condite di sale, pepe ed olio. Essendo ripiene, si legano con filo e si fanno cuocere nella cassarola con olio ed aglio. (163)
    10. La cuciniera moderna (1845, Siena) = e per sostenere questo contorno di cannoncelli, vi servirete della farza alla sanese altrove descritta, e con questa farete quasi una fodera per sostenere i cannoncelli... (64)
    11. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Baccalà mpasticcio. Piglia no ruotolo de baccalà mussillo, lo scaude e nne lieve le spine e la pelle; po ntrita tre grana de scarole, lle farraje zoffriere co no musuriello d’uoglio, miezo quarto d’alice salate belle pulite; nge farraje cocere sei grana d’aulive e chiapparielle, no grano de passe e n’auto de pignuole, e farraje chesta farza... (441)
    12. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = di una di queste farse ne riempirai le lattughe, le riunirai, le legherai ben bene... (161)
    13. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Filone alla Monarca. 9. Pulite e tagliate lunghi un dito ed aprite nel mezzo dei filoni mignoni di manzo, fate una falsa con poco fegato, anchioda, caperi, formaggio, sale, noce moscata, tridate il tutto ben fino; incorporata questa falsa, ponente un poco per ogni pezzo di filone, rotondateli ad uno ad uno, infarinateli, indi metteteli in una tortiera o plafon-sauté con del butirro purgato, voltateli, fateli prendere bel color d’oro e serviteli. (26)
    14. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Pigliate un’oca giovine, pulitela, mettetevi questa falsa, cucitela o bridatela, fatela cuocere allo spiede; cotta, servitela di bel colore guarnita d’insalata. Il suddetto pieno si potrà metterlo anche crudo, li maroni si potranno far cuocere anche alla veronese, che sono più saporite: pigliate una tortiera untata di butirro, mettetevi i maroni e sbruffateli di vino bianco a metà cottura e, cotti, involgeteli in un panno polito a confinare, pelateli e unitele alla suddetta falsa. (96)
    15. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Farçî; Riempiere. Farçio; Ripieno. (307)
    16. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 26. Agnelotti alla borghese. [...] Fate colla farcia tanti mucchietti grossi come nocciuole, egualmente distanti ed in linea retta, sopra una parte del foglio e coll’altro copriteli; premete colle dita all’intorno e tagliateli quadri o rotondi. (32)
    17. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 18. Guernitura di cipolle farcite al grasso. — Preparate delle cipolle come s’è detto sopra, e farcitele d’una farcìa fatta come per gli agnelotti (Vedi N. 26 delle zuppe). (59)

0.6 farsa (av. 1766, Il cuoco piemontese perfezionato a Parigi [ed. Milano, 1966], GDLI; SC; GRADIT; Zingarelli 2023).
farcia (av. 1899, G. Vialardi, Trattato di cucina pasticcera [ed. Milano, 1966], GDLI; SC; GRADIT; Zingarelli 2023).


0.7 Dal fr. farce < farcir 'farcire' (DELIN).

0.8 La voce farcia e le sue varianti sono attestate nel corpus AtLiTeG a partire dal terzo quarto del Settecento, quando si registra per la prima volta farsa in Il cuoco piemontese (Torino, 1766). Per quanto riguarda la prima fase di circolazione della parola si misura una prevalenza della diffusione della variante falsa, che domina almeno fino a metà Ottocento. La concentrazione delle occorrenze in testi di area torinese è specchio dell'etimologia prossima francese della farcia, un 'composto a base di vari ingredienti usato come ripieno per farcire una vivanda'. 

0.9 Categorie

0.10.1 ragù (s.m.) ,

0.11 DEI, DELIN, EVLI, GDLI, GRADIT, SC, Zingarelli 2023. 


Autore della scheda: Valentina Iosco

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/286