0.1
0.2
0.3
0.4 fracasea (Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale, 1549; Ferrara)
0.5
0.6 fricassea (TB, 'sorta di vivanda fatta di cose minuzzate e cotte in istufato con una salsa di uova'; Crusca V, nel significato di ‘sorta di vivanda fatta con carne, tagliata in pezzetti, cotta in stufato, e con salsa d'uovo sbattuto e agro di limone'; GDLI, 'spezzato di vitello, di agnello o di pollo cotto in casseruola con burro e con erbe aromatiche, a cui si aggiungono rossi d’uovo frullati e succo di limone'; SC, 'spezzatino con burro, erbe aromatiche e funghi, cui si aggiungono rossi d'uovo frullati e succo di limone'; GRADIT, nel significato primario di 'spezzatino di carne di vitello, pollo o agnello, cotto in tegame e poi legato con una salsa a base di limone e uova: fricassea di pollo' e in quello secondario e figurato di 'mescolanza confusa di cose diverse: scritto, discorso confuso o disordinato'; Zingarelli 2023).
0.7 Dal fr. fricassée, part. pass. di fricasser 'cuocere in salsa', di etimologia incerta (DELIN).
0.8 La voce fricassea e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus fra Cinquecento e Ottocento. In particolare, la prima attestazione della forma fracasea si trova nei Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549) di Cristoforo Messi Sbugo. DELIN ipotizza la derivazione di fricassea dal francese fricassée, participio passato di fricasser 'cuocere in salsa', ma segnala che l'etimologia resta incerta. Anche per DEI l'etimologia resta dubbia e fa presente che la voce è passata al tedesco come prestito Frikassee (a. 1715).
0.9 Categorie
0.11 Crusca V; DEI 1717; DELIN 615; SC; GDLI; GRADIT; TB; Zingarelli 2023.
Autore della scheda: Valentina Iosco
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/295