0.1
0.2
0.3
0.4 gallotta (L'Apicio Moderno, 1807-1808 (2ª ed.), Italia centro-meridionale).
0.5
0.6 *gallotto (ante 1574, A. F. Doni, Novelle, GDLI s.v. gallo [§ 13, dim. galletto]); gallotta (Rocco 1882-1891; NDDC; VDS; VS); gaḍḍotta (VS).
0.7 da gallo con suff. -otta.
0.8 Il sostantivo è un derivato di gallo con suffisso -otta, probabilmente con valore diminutivo, per la dimensione del volatile (Grossmann-Rainer 2004: 287). La voce è documentata soprattutto nel sud Italia per indicare la femmina del tacchino (cfr. anche Costa 1863: 223 e Pitrè 1889, III: 379), generalmente posta all’ingrasso, come si evince chiaramente dai contesti offerti dell’Apicio. Il corpus non restituisce la forma maschile gallotto (attestata dal XVI secolo: cfr. supra), che si rintraccia nella letteratura gastronomica solo nella seconda edizione della Nuova cucina economica di V. Agnoletti (Faccioli 1966: II, 321 «gallotti alla bergamasca»).
0.9 Categorie
0.11 GDLI 561; Costa 1863; Grossmann-Rainer 2004; Faccioli 1966; Pitrè 1889.
Autore della scheda: Lucia Buccheri
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/389