0.1
0.2
0.3
0.4 gramolata (La Nuovissima Cucina Economica, 1814; Roma)
0.5
0.6 gramolata (av. 1802, D. L. Batacchi, Novelle grasse [ed. Torino, 1948]: "La città dell’acque / privò nel mezzo dell’ardente estate; / oh! questa cosa ai Betuliani spiacque, / ché non potean pigliar più gramolate", GDLI; Crusca V: 'specie di sorbetto di minore densità, e alquanto granuloso'; TB; GDLI specifica che al significato proprio di 'ghiaccio tritato finemente con cui si raffreddano sciroppi, bibite, ecc., o si preparano granite' si affianca quello estensivo di 'granita stessa'; GRADIT; Zingarelli 2023, anche nel significato lombardo di 'condimento per ossobuco alla milanese, a base di aglio e prezzemolo tritati e scorza di limone').
0.7 Dal lombardo gremolá 'granito, bitorzoluto' (DEI).
0.8 La voce gramolata e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus a partire dal primo quarto dell'Ottocento. DEI conferma la cronologia e lega l'origine della parola all'aggettivo lombardo gremolá 'granito, bitorzoluto' (cfr. DEI s.v.). Più convincente, seppure segnalata come incerta, sembra la derivazione proposta dal DELIN (s.v. gramola): potrebbe essere legata ai suoni imitativi e onomatopeici *cram, *gram, dal lat. carmināre 'cardare', da una base prelat. *gramula(m). Il significato più antico - quello di 'Strumento atto a frantumare meccanicamente det. vegetali (gen. il lino o la canapa) già sottoposti alla macerazione, al fine di separare la parte legnosa da quella fibrosa.' (TLIO) - si sarebbe esteso «dalle Alpi retiche fin nella Toscana, ritornando in qualche provincia del mezzogiorno della Francia e riapparendo nella Spagna e nel Portogallo, per cui sarebbe da esaminare se la parola non si sia diffusa coi lavoratori girovaghi, che nella stagione opportuna andavano di paese in paese per maciullare la canapa o il lino (J. Jud. in BDR III, 1911, 10)» (DELIN s.v.). Il senso di 'maciullare' e 'tritare' finemente è quello che lega i due diversi significati di gramolata qui individuati: se nel primo caso è la frutta che, una volta ghiacciata, viene grattata fino a formare una sorta di sorbetto, nel secondo sono capperi, acciughe, erbe aromatiche (e eventuali altri ingredienti) che vengono tritati finemente per realizzare delle salse di accompagnamento.
0.9 Categorie
0.10.1 gramolata (s.f.) ,
0.11 Crusca V; DEI 1856; DELIN 684; EVLI 521; GDLI; Faré 209; TB.
Autore della scheda: Valentina Iosco
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/196