gramolata s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. sorbetto a base di frutta ghiacciata e tritata finemente
  2. salsa di accompagnamento a base di capperi, acciughe e erbe aromatiche tritati finemente

0.2

  1. gramolata -
  2. gramolate -
  3. gremolate -
  4. gremolata -

0.3

alla gremolata - Milano 1853

0.4 gramolata (La Nuovissima Cucina Economica, 1814; Roma)

0.5

  1. sorbetto a base di frutta ghiacciata e tritata finemente
    1. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = sorbetto di gramolata. A qualunque sorbetto di frutti granito, gli si dà il nome di gramolata come v. g. di fravole, di visciole, di persiche, e di qualunque altro. sorbetto di tutto frutto. Abbiate un sorbetto gelato di qualunque frutto vorrete; indi poneteci dentro un poco di pistacchi, di mandole, di pignoli, di nocchie, di scorzette candite ec. il tutto tagliato a filetti, ed ancora potrete aggiungervi qualche fravola, o qualche visciola cotta con zucchero, e tagliata come sopra. (280)
  2. salsa di accompagnamento a base di capperi, acciughe e erbe aromatiche tritati finemente
    1. La cuciniera moderna (1845, Siena) = Si potranno ancora servire con gramolata di capperi ed acciughe, praticando il sistema seguente. Prendete una quantità proporzionata di capperi, persemolo basilico ed acciughe, trinciate il tutto ben fine e ponetelo in una cazzeruola con olio ed un poco di sale, e ben soffritto che avrà per cinque o sei minuti versate la salza unita con un poco di sanape sopra le bistecche. (56)
    2. La cuciniera moderna (1845, Siena) = SALZA gramolata DA SERVIRE PER IL PESCE LESSO Prenderete delle acciughe, del persemolo e dei capperi trincierete tutto ben fine, indi lo passerete nella cazzeruola con giusta porzione d'olio, e tanto, quanto servir possa a condire il pesce, con più sale in proporzione, quando avrà bollito per pochi minuti, la leverete dal fuoco aggiungendovi dell’agro di limone e della senape, e lo verserete sopra il pesce a suo tempo. (77)
    3. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Gremolata fredda. 68. Prendete una testa di sellero, poco presemolo, pochi capperi, stregone, poca erba pimpinella, una punta d’aglio e pestate il tutto al mortaio, untevi tre rossi di uova cotti duri, poco sale e pepe, il tutto passate al sedaccio, scioglietelo con olio ed aceto e poca mostarda e servitevene per pollini, capponi e pollastri. Gremolata calda. 69. Tagliate una cipolla e fatela colorire d’oro con un pezzetto di butirro e con poco aglio, aggiungetevi un bicchiere di vino malaga, poco erba basilico, poco presemolo e pochi pignoli, il tutto fate bollire, indi passatelo al sedaccio; pestate al mortaio quel che non passa, indi questo ripassatelo al sedaccio ed unitelo col primo, mettetelo a bollire e legatelo con un liaison di due rossi d’uova ed il sugo di mezzo limone e servitevene per codini di montone o palati o creste. (401)

0.6 gramolata (av. 1802, D. L. Batacchi, Novelle grasse [ed. Torino, 1948]: "La città dell’acque / privò nel mezzo dell’ardente estate; / oh! questa cosa ai Betuliani spiacque, / ché non potean pigliar più gramolate", GDLICrusca V: 'specie di sorbetto di minore densità, e alquanto granuloso'; TBGDLI specifica che al significato proprio di 'ghiaccio tritato finemente con cui si raffreddano sciroppi, bibite, ecc., o si preparano granite' si affianca quello estensivo di 'granita stessa'; GRADIT; Zingarelli 2023, anche nel significato lombardo di 'condimento per ossobuco alla milanese, a base di aglio e prezzemolo tritati e scorza di limone'). 

0.7 Dal lombardo gremolá 'granito, bitorzoluto' (DEI).

0.8 La voce gramolata e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus a partire dal primo quarto dell'Ottocento. DEI conferma la cronologia e lega l'origine della parola all'aggettivo lombardo gremolá 'granito, bitorzoluto' (cfr. DEI s.v.). Più convincente, seppure segnalata come incerta, sembra la derivazione proposta dal DELIN (s.v. gramola): potrebbe essere legata ai suoni imitativi e onomatopeici *cram, *gram, dal lat. carmināre 'cardare', da una base prelat. *gramula(m). Il significato più antico - quello di 'Strumento atto a frantumare meccanicamente det. vegetali (gen. il lino o la canapa) già sottoposti alla macerazione, al fine di separare la parte legnosa da quella fibrosa.' (TLIO) - si sarebbe esteso «dalle Alpi retiche fin nella Toscana, ritornando in qualche provincia del mezzogiorno della Francia e riapparendo nella Spagna e nel Portogallo, per cui sarebbe da esaminare se la parola non si sia diffusa coi lavoratori girovaghi, che nella stagione opportuna andavano di paese in paese per maciullare la canapa o il lino (J. Jud. in BDR III, 1911, 10)» (DELIN s.v.). Il senso di 'maciullare' e 'tritare' finemente è quello che lega i due diversi significati di gramolata qui individuati: se nel primo caso è la frutta che, una volta ghiacciata, viene grattata fino a formare una sorta di sorbetto, nel secondo sono capperi, acciughe, erbe aromatiche (e eventuali altri ingredienti) che vengono tritati finemente per realizzare delle salse di accompagnamento.
 

0.9 Categorie

0.10.1 gramolata (s.f.) ,

0.11 Crusca V; DEI 1856; DELIN 684; EVLI 521; GDLI; Faré 209; TB.


Autore della scheda: Valentina Iosco

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

Licenza di utilizzo: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it

Copyright: AtLiTeG

Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/196