limonia s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. Preparazione a base di succo di limone e/o altri agrumi e altri ingredienti come pollo e mandorle
  2. Preparazione dolce a base di succo di limone

0.2

  1. limonia -
  2. limoniam -
  3. lomonia -
  4. lumonia -
  5. limonea -

0.3

0.4 limonia, Liber de coquina (A), 1314, Napoli

0.5

  1. Preparazione a base di succo di limone e/o altri agrumi e altri ingredienti come pollo e mandorle
    1. Liber de coquina (A) (1308-1314, Napoli) = De limonia. 12 Ad limoniam faciendam suffrigantur pulli cum lardo et cepis et amigdale mundate terantur, distemperentur cum brodio carnis et colentur que coquantur cum dictis pullis et speciebus. Et si non habentur amigdale, spissetur brodium cum vitellis ovorum. Et si fuerit prope horam scutellandi, pone ibi succum limonum vel limiarum vel citrangulorum. (97v)
    2. Liber de coquina (B) (Sec. XIV secondo terzo, Napoli) = De limonia. 12 Ad limoniam faciendam suffrigantur pulli cum lardo et cepis et amigdole mundate terantur et distemperentur cum brodio carnis et colentur que coquantur cum dictis pullis et speciebus. Et si non habentur amigdole, spissetur brodium cum vitellis ovorum. Et si fuerit prope horam scutellandi, pone ibi sucum limonum vel limiarum vel citrangulorum. (135r)
    3. Frammento d'un libro di cucina (Sec. XIV seconda metà, Toscana occidentale) = Se vuoli fare lomonia d’un cappone. Tolli una meça metadella di lacte vivo, et tolli VI chiare d’uova, et tolli fiori di sambucco ben maturi, et tolli dattari talliati triti et pignocchi et giengiovo bianco talliato et garofani ben molli et schiacciati, et dibatti insieme col lacte in uno catino. Et quando è bene dibattuto empine il cappone tra buccio et buccio, et poi lo lessa un poco sì chel pieno si raprenda, et poi lo metti ne lo speito, et fallo arrostire. Et vuole questo savore. (87vA)
    4. Anonimo Mediano (fine XIV sec.-inizio XV sec., Italia mediana) = limonia. XVI [18] A ffare limonìa suffrigi li pulli con lardo et cum cepe. Trita le amandole che siano mondate et sì le destempera con lardo de carne de porco, et sì le coci colli dicti pulli et con spetie, et se tu non ài amandole, spessa lu dicto brodo con ruscio de ova, et quando serrà presso ora de menestrare, mictige suco de lumuni o de citraculi. (9)
    5. Anonimo Mediano (fine XIV sec.-inizio XV sec., Italia mediana) = limonia. CXXXI [124] Ad faciendam limoniam habeas capones sive gallinas et mictas ad allixandum, et non bene eos quoquas, et habeas agmindolas factas et mondatas et pista eas et tempera cum pinguedine caponis sive galline, et cuiuslibet pulli facias quatuor partes, et habeas untum in quantitate et frige, et habeas de grignone et cannella, et si ferculum non fiet bonum, camellinum ex agmindolis. Habeas panem et satis, et pista cum istis rebus, et mictas hec omnia mista fertura, et mictas de suco limonis ad bulliendum, et si non invenies de suco limonis, mictas de suco citranguli in fine, et si de citrangulis non invenietis, mictas de gresta que sit salata. (27)
    6. Di buone et delicate vivande (Sec. XV prima metà, Toscana) = Lumonia di chapponcielli o di pollastri. Lumonia di chapponcielli o di pollastri fa’ in questo modo. Per dodici persone torrai sei chapponcielli o sei grossi pollastri, e ttogli due oncie di fini spezie e ttre libbre di mandorle e tre oncie di zucchero e venticinque datteri e dodici aranci ben sughosi e mezza libbra di prungne o di susine secche. Ora togli i polli che ttu ài, et mettigli a lessare et, quando sono cotti, e ttu abbie una libbra di lardo bene istrutto e cholato, et metti i polli a soffriggiere in quello lardo. E degli aranci fa’ quattro parti dell’uno, e mettigli a ssoffriggiere cho’ polli. E quando sono soffritte queste chose polverezzale delle dette spezie et di zucchero, e ttogli le mandorle che ttu ài ben lavate chol ghuscio et ben macinate et stemperate chol brodo magro de’ chapponcielli o de’ pollastri et ben cholate. E metti questo latte delle mandorle a bbollire in una pentola per sé et, anzi che bolla, la prima chosa che ttu vi metti siano quantità delle dette spezie, e lla sechonda siano le prungnie ben lavate. E lla terza metti i datteri fatti due parti dell’uno e ben lavati. E lla quarta metti il zafferano istemperato. E quando questa vivanda è ben bollita e ttu vi metti entro i chapponi e gli aranci, e ffa’ che ssia ispessa e poderosa di spezie dolci et di zucchero. Et darai i chapponi per tagliere el savore per ischodelle. E sse più o meno volessi fare per volta di questa vivanda sì togli di tutte queste chose a questa medesima ragione. (7r)
    7. Liber de coquina (O) (1461-1465, Bolzano) = De limonia. 69 Ad faciendum limoniam suffrigantur pulli cum lardo et cepis et amigdale mundate terantur et distemperentur cum brodio carnis porcine et colentur et coquatur cum dictis pullis et speciebus. Et si non habentur amigdale spissetur brodium cum vitellis ovorum. Et si fuerit prope horam scutellandi, pone ibi succum limonum vel limiarum vel citranglorum. (170r)
    8. RicettarioFermo69 (1497-98, Fermo) = A fare sapore de limonia et cetera. Piglia mandole munde libra una e macinale cum agresta. Poi gli mette dentro aqua rosata, sugo de limoni ana uncia ii, onvero quatro limoni e squarteli in quatro parte. Facto questo fa’ bullire ogni cossa insiema per spacio de uno de profundis. Non possendo havere sugo, nè limoni, toy sugo de naranzi onver li naranzi tagliati in fete sutile et fac ut supra e infine zettaray via le anime. Poy gli mette dragma iii de cinamomo e dragma ii de zenzero e uncia i de zucharo bono. E cossì facendo haveray sapore optimo per caponi et a ogni altra cosa che voray. (8r)
    9. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = Vivanda chiamata lumonia. 124 Vino cocto. 125 Zuche seche in vivanda. 126 Mandole persiche noce confette. (1r)
    10. Libro per cuoco (Sec. XV fine, Venezia) = Vivanda ditta limonia. 119 A ffare questa vivanda per XII persone toy VI polastri grassi o sei caponzelli e tre onze de specie fine e tre de mandole e tre de zucharo fino e XXV datali. E toy XII aranze che siano ben sugossi e meza libra de prugnolle, e toy li pulli che tu ày, e miti a lessare. Quando sono cocti toy una libra de lardo destruto ben colato, e miti a sofrizer li pulli e, quando sono sofriti, questa cossa polveriza delle ditte specie e del zucharo e le mandole che tu ày bene lavate e macenate ben e distemperate con lo brodo de li caponi, e che sia magro bene colata. E miti questo late a bolire in una pignata per sì innanzi che bolla, mitige de le ditte specie quantitade, e poy mitige le prugnole ben lavate. E poy miti datali ben lavati, o fay do’ parte de l’uno, e poy meti zafarano distemperato. Quando è bolita questa vivanda meti entro li caponi e le naranze e spessa ponderossa de speçie e dolze de zucharo. Da’ gli caponi per taiero e lo savor per scutelle. (44r)
    11. Libro de cosina (Sec. XVI inizio, Lombardia) = limonia Per fare XII menestre de limonia, piglia una libra de armandole pillate e ben piste; habi poy un pecto de capone frollo pistato inseme, poy piglia uno limone in composta sallata tagliato minuto con fora le grane, pistato con le stesse cosse, con uno mollo di pane de uno quatrino bagnato in brodo di capone, distemperando ogni cossa con lo stesso brodo e agresto, con zenzero asay biancho e una libra meza de zucharo fino. Ogne cossa passa per la stamegna, poy mettelle in la pignata sopra la braxa voltando sempre, che non piglia fumo; et volle esse strecta como hè lo biancho mangiare. Et questa minestra si dà con lo allesso, con zucharo e canella sopra la menestra. (193)
    12. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = LIMONEA PER PIATI X. PIGLIA libre due di mandole monde. Poi togli le polpe d’un cappone allesso, e pesta ogni cosa insieme, e distempera il tutto con brodo magro, e passalo per lo setasso. Poi ponilo in una cassa bene stagnata, e ponili libra una e meza di zuccharo ben biancho dentro, et oncie tre di farina d’amito, e distempera bene, e ponilo su le bragia, e fallo bogliere per spacio di mez’hora, dopoi mettili dentro sino a otto limoni tagliati in pezzolli minuti, con mezo bichiero d’acqua rosata. E questa limonea si mette sopra teste di vitello, o capponi allessi, con grane di pome granate sopra, o fiori di boragio, o d’altra sorte, secondo il tempo. (Comp. 43r)
    13. Singolar dottrina (1560, Firenze) = Limonea. Mandole in compostella. Mandole monde. Meloni. Melangoli dolci. Mele appie. Melarose e di altre sorti. Mostracciuoli romaneschi e napolitani. Mostacciuoli di zuccaro. Nespole fresche e siroppate. Nocchie fresche e secche abbruscate. Noci monde nel vin rosso con sale sopra. Olive. Ostreghe fritte coperte di salsa forte. Ostreghe levata una cuscia e datagli una calda nella tiella con melangoli sopra. Pan buffetto con zuccaro e latte. Persichi in cotognata alla genovese e di altra sorte. Pere guaste con fulignati sopra. Pere ruspide. Pere moscatelle, Pere ghiacciuole. Pere francese. Pere pergamotte, Pere caravelle. Pere azzerole. Pere riccarde. Pere papa. (183r)
    14. Opera (1570, Roma) = Per alessare ogni sorte di capponi, e servirli con diverse compositioni sopra. Cap. CXXI. Volendo che il cappone sia più saporito, et il brodo sia migliore, facciasi cuocere in uno stufatoro con brodo d'altra carne, et cervellate fresche, et mez'oncia di cannella pista, et cotto che sarà, servasi caldo, tramezzato con una suppa alla lombarda, spolverizata di cascio grattato, zucchero, et cannella, et in esso brodo si potrà cuocere tortelletti, et con essi tortelletti cuoprire il cappone con cascio, zucchero, et cannella sopra. Anchora si potrebbe alessare esso cappone con cavoli bolognesi, et mortatelle, et servirlo con essi cavoli, et mortatelle sopra tagliate in pezzi. Si può anchora esso cappone alessare con acqua semplice, pieno, et voto, involto in rete di porco, o di castratto, per fare che resti bianco, et cuoprirlo di bianco magnare, o di limonea con grani di mele granate sopra, e zucchero, o di ginestrata con zucchero, et cannella sopra, sciolto che sarà dalla rete. (52v)
  2. Preparazione dolce a base di succo di limone
    1. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = 8. di Mattonelle di Limonea gelata. (V.18)
    2. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = sorbetto di Poncio granito, e spongato. Per farlo granito. Allorché sarà quasi gelata la limonea, metteteci il Rhum jamaico a discrezione, e finitelo come gli altri sorbetti graniti. Per farlo spongato. Quando sarà quasi gelata la limonea, poneteci dentro un poco di pasta marenga, e quindi sbattete bene, ed intostate il sorbetto; metteteci poscia il Rhum come sopra, e finite di gelare, servendolo come gli altri sorbetti. (280)

0.6 lumonia 'pietanza preparata con pollo, mandorle, succo di limone e altri ingredienti (TLIO);
limonia 'pollo cotto con sugo di limone' (GDLI)

0.7 derivato di limone (dall'arabo laymun)

0.8 La limonia o lumonia è una preparazione a base di agrumi, soprattutto succo di limone, carni bianche, mandorle pestate ed altre spezie, come ad esempio la cannella o i chiodi di garofano. Tale preparazione sembra assumere l'aspetto di un brodo di carne. A partire da MessiSbugo la limonea assume però l'aspetto di una salsa da usare in accompagnamento a carni. Come per altre preparazioni, tra le quali la romania e la sommachia, anche la limonia trae origine dal mondo culinario arabo antico (Frosini e Lubello 2023; Lubello 2023). Si tratta di una antca preparazione, la laymuniya (Rodinson 1950; Lubello 2016; Pfister 2007), che come in altri casi analoghi via via sembra essersi occidentalizzata nel gusto. Contrariamente a quanto accade nelle ricette arabe originarie, infatti, nella limonia italiana vengono utlizzate solo carni di pollame (mai e aggiunte mandorle e altre spezie. L'ingrediente principale è il limone ma non mancano anche altri agrumi, come le arance (Schianca 2011). A parte andranno considerate le versioni dolci della limonea (GDLI e GRADIT) che, secondo Catricalà (1982), si contrappongono al merid. limonata. Nel nostro corpus le attestazioni della voce come dolce fanno riferimento a sorbetti o a preparazioni gelate. Per queste voci si veda qui nel Voslig anche la voce limonata.

0.9 Categorie

0.10.1

0.11 TLIO, GDLI, GRADIT, Catricalà 1972, Frosini e Lubello 2023, Lubello 2016 e 2023, Pfister 2007, Rodinson 1950, Schianca 2011


Autore della scheda: Valentina Retaro

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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