0.1
0.2
0.3
0.4 podrita, podritina (Lo scalco prattico, 1627; Roma)
0.5
0.6 putrida spagnuola (1585, T. Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo, e nobili et ignobili, VEI); berg. putrida (DEI); campidanese lepudrìda (DEI); ven. potrìda (DEI; VEI).
0.7 Da oglia podrita < sp. olla podrida.
0.8 Nel corpus AtLiTeG le attestazioni di podrita sono concentrate ne Lo scalco prattico di Vittorio Lancellotti: un ispanismo coerente con le consuetudini linguistiche, e gastronomiche, dell'autore. Ulteriori occorrenze sono rinvenibili nel Ricettario della Santissima Annunziata (Firenze, fine XVII sec.), all'interno di una ricetta ripresa però dallo stesso Lancellotti, e, in ambito dialettale, in Lombardia, Veneto e Sardegna.
Podrita è esito della nominalizzazione del secondo elemento del composto oglia podrita, dallo sp. olla podrida; il significato letterale di sp. podrida, participio di podrir, dal lat. putrēre, è 'impudrita'. Nello specifico contesto del composto podrida, in accordo con olla 'pentola' ma riferito al suo contenuto, potrebbe denotare il risultato della lunga cottura a fuoco lento, che porta gli ingredienti a disfarsi; oppure, ed è questa l'ipotesi sostenuta dal DCECH, ad essere pertinente è una peculiare accezione di podrido, propria del linguaggio familiare, ossia 'molto pieno, traboccante' - significato metaforicamente traslato da 'verminoso', e quindi 'imputridito'.
Podrita designa pertanto delle sorte di minestroni ricchi di una grande varietà di ingredienti, sottoposti a una lunga cottura e più o meno amalgamati; la podrita può essere usata anche per ricoprire altre preparazioni e viene talvolta servita in casse di pasta. Tuttavia, a causa del numero ridotto di attestazioni e della loro concentrazione in Lancellotti, non è possibile determinare con certezza se il termine è perfettamente coreferenziale con oglia podrita oppure se veicola sfumature semantiche differenti.
0.9 Categorie
0.10.1 podrito (agg.) , oglia putrida (s.f.) ,
0.11 DCECH; DEI; GDLI; VEI.
Autore della scheda: Giovanni Urraci
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/319