sosamelli s.m.pl. Completa da revisionare

0.1

  1. Dolce, specie di pasticcino a base di farina, mandorle, miele o mosto cotto e cedro candito

0.2

  1. sosamelli -
  2. susamielli -
  3. susamelli -
  4. sosamello -

0.3

0.4 sosamelli (Apparecchi diversi, 1524, Lazio)

0.5

  1. Dolce, specie di pasticcino a base di farina, mandorle, miele o mosto cotto e cedro candito
    1. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = Coppo de pesce Piglia uno capitone o vero pesce; et si è capitone, fatilo dare uno bullo, et depo lo voliti sfrigere con un poco de oglio finissimo, et depo ce mectiti uno poco de aqua de rosa dintro; et si è pesce non bisognia delessare, ma lo fariti ad felle frigere da crudo et depo ce mectiti aqua de rosa come è desupra. Et depo pigliate specie commone et onze doy de pignie et doy altre de amendole, et fatile meze intorrate et meze mondate delesate, et haveriti fine ad dece dactoli. Et si lo pesce è grosso pigliati lo fecato et arrostitelo, et lo frigite, et pistalo con tocte queste supradicte cose, et mictice uno poco de zafarana con quelle dicte specie et uno poco de grano paradiso; et si haveriti sosamello fino mictitecene uno pezo, et pistati ce uno poco de maiorana. (21v)
    2. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = Li sosamelli Inprimis per una decina de mele pigliate octo onze de candella fina, et onze quatro de cencivaro, et onze tre de fosticelli, et onze doy de pepe, et una onza de noce moscate, et grana cinquo de musco et d’anbra de vino cocto che sia fino; et mictice la farina, et tocte queste cose se voleno pisare insemi; et lo mele non vole vollire, vole essere tanto caldo quanto ce potiti tenere la mano. Et primo ce mectiti lo musco, et po le specie, et depo lo vino cocto, et depo la farina, et menati bene, et bactitele supra la tabula per fare lle vinire lissi. (20r)
    3. Apparecchi diversi (3 agosto 1524, Lazio) = Li sosamelli de zucaro Piglia uno rotulo de zucaro et fatine pecci bene picoli; et depo pigliati una velunia de ovo et mictelo dintro uno stainato et sbactilo multo bene, tanto che tucto retorna scuma; et poy ce voliti mectere lo dicto zucaro, et poy ce mectiti una libra de aqua de rosa de supra. Et depo la poniti desopra alo foco, tanto che se squaglia lo zucaro; et depo le voliti colare per una stamegna. Et depo ha biati onze quatro de candella fina et onza meza de specie commone, zoè cincinvaro, fostecelli, noce moscate, grano paradiso et uno carlino de musco et de anbra quanto fosse uno acino de grano, et voliti spolverizare onne cosa insemi; et mictice se pare una cochiara de mele de Catalognia; et come lo zucaro è che ce potiti darare lo dito, et vui ce mectiti lo musco et depo le specie; et voliti bene mescare le specie con lo zucaro; et depo mectiti la farina quanto pare ad vui, bene inpastata che non siano troppi tosti; et poy voliti bactere sopra la tabula bene per farele venire lissi. Et depo fariti et stenderiti li sosamelli, et ad onne sosa mello che stenditi bactitelo bene supra la tabula, et depo le mectiti ad cocere, et lo primo testo sia de foco. (20v)
    4. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Fu adunque la nona vivanda a questo modo erano: Ostreghe mille, in piati 54. Naranzi et pevere, in tondi 54. Il che fatto, cominciarono a sonare i piffari; et quivi pensò ogniuno che fosse finita la cena, ma si levò solo il primo mantile, con tutte quelle cose che erano sopra esso, et poi si ritornarono le salviete bianche, i coltelli, i salini et una brazzatella et uno pinzonzino pur di zuccharo et latte per ciascheduno, e dopoi si possero le sottoscritte robbe in tavola, cioè: Quindici figure, che furono otto mori ignudi et sette femine ignude pur more, di pasta di sosamelli, con ghirlande di lauro in testa dorate in parte, et acconcie con certe verdure et diversi fiori, che coprivano le parti che naturalmente si nascondono. (Conv. 2v)
    5. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Apparata la tavola con due mantili e salviette, salini, coltelli et uno tondo per persona, se li posero le robbe sottoscritte sopra: Una crescentina di butiero, et uova, et zuccharo per persona, et uno pane intorto. sosamelli uno et un pezzolo di marzapane biscotato per persona, in piati 20. Fioretto di latte uno per persona, in piati 20. (Conv. 13v)
    6. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Ma solo parlerò delle più notabili vivande et più importanti, come la seguente nostra tavola ne potrà dare manifesto segno, nella quale il nome di tutte è chiaramente descritto. Ma prima ragioniamo del pane, delle brazzatelle et de’ sosamelli e mostazzolli di zuccharo, che primieramente anchora s’usano sopra le tavole. (Conv. 22v)
    7. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = SPETIARIE Doppieri bianchi et rossi, torchietti et candelotti, et candele bianche e rosse, et candele di sevo et torchi di corda da vento. Marzapano integro in pezzi a più foggie et biscottato, et parte dorato per bellezza. Pignocato, pistachea, savonea, susamelli, panpepato di zuchero e di mele. Azimi d’Hebrei, zuccherini di monache, berlingozzi et frutte di zucchero. Cedro, scorze di limoni, naranzi, limoncelli, lattuca, coccomeri, zuccato, peri, mandole, nespili et altre futte in siropo et coperte di zuccharo. Trazea di canella, di rancetti; anime di melloni, pignuoli, pistacchi, mandole, nocciuole, coriandri et ànisi, confetti bianchi con muscio e senza, et mandolata. (Mem. Vr)
    8. Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale (1549, Ferrara) = Apparata la tavola con tre mantili, salini et salviette et coltelli, se li portò sopra: pane intorno di latte uno et uno pinzoncino di latte et zuccharo, et uno sosamello grande per posta insalata di tartuffole, cappari, et uva passa una per persona, in piati 18. (Conv. 8r)
    9. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Susamielli alla Napoletana. Squagliate due libre di miele dentro una cazzarola, ed uniteci un’ottava di pepe pesto, mezz’oncia di spezie fine, e due libre di farina; formate una pasta maneggievole, e fatela raffreddare. Fateci poscia i susamielli come ciambelle schiacciate, e fatele cuocere al forno di bel colore. Con la pasta de’ pan pepati, senza pignoli, e mandole, potrete ancora fare dei susamielli, che poi li glassarete con un gelo di cioccolata. (230)
    10. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = RIPOSTO E DESSERTS. pane. Vino di pasto. Due piattini di butiro, due di crostini brusciati, due d’alici salate, due d’olive, due di peparoli, due di capperini, due di rafanelli, due bottiglie di Marsala, due piattini di castagne arrosto, due di selleri, due di pera, due di mela, due di fichi secchi, due di noci, due d’uva passa, gelato di melarosa, una bottiglia di rosolio, due piattini di dolci, uno sosamelli alla monaca, altro biscotti alla bugne. Bevanda di caffè. (134)
    11. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = RIPOSTO E DESSERTS. Eseguirai come tutti li precedenti, accomodando li piattini con pulizia e simmetria; manifatturando li piattini dei dolci; farai per li sosamelli alla monaca. Prendi once sei di miele, lo chiarificherai pria a lento foco; con once tre di zucchero in giulebbe; impasterai con detti liquidi addensati una libbra di fior di farina con once sei di zucchero fiorettato, una libbra di mandorle brustolite e trite, un’oncia di scorza di portogallo candito, poca polvere di cannella, garofano e pepe, e poca corteccia di portogallo fresco; di tutto ne farai un pastume e lo lascerai fermentare per un giorno, dipoi ne formerai tante piccole formette a tuo piacere che farai cuocere a giusto calor di forno, e cotti ci farai un naspro qualunque e li servirai come gli altri. (137)

0.6 susamelli, 1509 Capituli del ben vivere, Napoli; susamello, 1526, Spicilegium di Scoppa;
sosamelli, 1557, Messisbugo, Banchetti; DEI sosamello, GDLI, GRADIT;

0.7 Etimo incerto. Forse da susamo + suff. ello, o come incrocio di 'sesamo' e 'miele'

0.8 La voce è diffusa in tutta l'area meridionale e indica un tipo di biscotto preparato con farina, mandorle, miele o mosto cotto, cedro candito. Generalmente considerata derivato di sesamo + miele (Catricalà 1982: 186; sull'ipotesi di una base susamo, cfr. Buccheri 2023: 265). La prima attestazione è susamelli, 1509 Capituli del ben vivere, Napoli, ma l'attestazione nel manoscritto Apparecchi diversi da mangiare, del 1524, presente nel nostro corpus, costituisce la prima attestazione 'italiana'. Per le attestazioni dialettali si veda ancora Buccheri 2023: 267-268.

0.9 Categorie

0.11 DEI, GDLI, GRADIT, Buccheri 2023: 262-269; Catricalà 1982: 186


Autore della scheda: Valentina Retaro

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/401