curaçao s.m.inv. Completa da revisionare

0.1

  1. liquore dolce e poco alcolico a base di scorza di una varietà di arancia amara originaria dell'isola di Curaçao

0.2

  1. curaçao -

0.3

0.4 curaçao (1899, Il piccolo Vialardi; Torino).

0.5

  1. liquore dolce e poco alcolico a base di scorza di una varietà di arancia amara originaria dell'isola di Curaçao
    1. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 23. Gâteau all’olandese (Cussy) ghiacciato al curaçao. — Preparate una pasta ben sbattuta con 2 ettogrammi di zucchero con 6 rossi d’uova ed uno intero; ben montata mischiate amandorle [...] (249)
    2. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = [...] pestate e passate al setaccio, più un ettogramma di fecola di patate e 30 grammi di farina bianca, un po’ di cannella pesta e 6 bianchi d’uova sbattuti in neve, aggiungete un ettogramma di burro fresco appena fuso ed una scorza di limone trita; versate il tutto in uno stampo liscio o tegame unto leggermente infarinato; fatelo cuocere al forno, finché cotto raffermo nel mezzo e di color dorato; versatelo sopra un piatto; fate fondere 2 ettogrammi di zucchero con mezzo bicchiere d’acqua ed altrettanto di curaçao; bagnate con questo il gâteau con un pennello finché l’abbia assorbito tutto; velatelo d’un ghiaccio all’arancio e servitelo (Vedi N. 167, dolce) (250)
    3. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 27. Plum-pudding all’inglese al zabaione. — Mettete entro una terrina un ettogramma di zucchero pesto, due ettogrammi di grasso di rognone di bue e un ettogramma di midolla di bue, ambedue ben netti dagli ossicini e tendini nonché triti fini, un ettogramma d’uva di malaga/7546" data-toggle="tooltip" title="Vai alla scheda scheda lessicografica" class="lemma evidenzia_light">malaga con altrettanto di uva passa amendue nette e lavate, trenta grammi di cedrato con altrettanto di scorza d’arancio confettati e tagliati a dadini, 4 cucchiai di rhum o curaçao, trenta grammi di farina bianca, 3 ettogrammi di mollica di pane grattugiata o trita, quattro uova intere, 7 grammi di sale, mezzo bicchiere di fior di latte; mescolate il tutto insieme. (251)
    4. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 91. crema vergine al punch o al curaçao. — Fate bollire 45 grammi di colla di pesce con un po’ di scorza di limone o d’arancio, un pezzetto di cannella, 6 chiodi di garofani in un quinto di un litro d’acqua; quando la colla è ben fusa, passatela alla stamigna; sbattetela in una terrina finché venuta tiepida, mescolate mezzo litro di fiore di latte sbattuto in neve, 6 cucchiai di rhum o di curaçao od altro buon liquore; versatela nello stampo; fatta gelare, rovesciatela sul piatto e servitela. (274)
    5. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = In tal modo otterrete una gelatina a cui potete aggiungere un po’ di buon liquore o rhum, o maraschino o curaçao; ovvero il sugo di lamponi o di ribes prima filtrati in filtro di carta asciugante in un imbuto unendoli alla gelatina quasi fredda ed amendue ben chiari. (277)
    6. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 152. Gelato granito. — Il gelato granito si fa allo stesso modo che i suddetti indicati, ma mettendo meno zucchero, cioè un ettogramma meno per ogni dose indicata nei già descritti gelati, ed appena congelata si serve ordinariamente subito mischiandovi, prima di metterlo nei bicchierini, un po’ di buon vino di Madera o di malaga/7546" data-toggle="tooltip" title="Vai alla scheda scheda lessicografica" class="lemma evidenzia_light">malaga o rhum, curaçao, o maraschino. (295)
    7. Il piccolo Vialardi (1899, Torino) = 167. Ghiaccio reale detto cristallino. — Sbattete in una terrina 3 ettogrammi di zucchero bianchissimo passato allo staccio di seta, con un bianco d’uovo, più o meno, in modo che formiate una pasta bianca e morbida aggiungendo pure un po’ di sugo di limone; profumatela con essenza di menta, o d’anici, o di rosa, o d’acqua doppia di fior d’arancio, ecc. ovvero con un po’ di liquore di maraschino, o di rhum o di curaçao, e tingetela, se volete, di color rosso o di rosa (V. tinta N. 98 e servitevene per velare ogni sorta di focaccia, pasticceria, confetture. (300)

0.6 curaçao (1844, Nuova Enciclopedia Popolare ovvero Dizionario generale di scienze, lettere, arti, storia, geografia, ecc., vol. 4, DI: I, 618; av. 1873, F. D. Guerrazzi, Il secolo che muore, GDLI Suppl. 2004; 1875, Lessona, DELIN; DM 1; GRADIT; SC; Zingarelli 2024);
curacao (1833, Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri, ArchiDATA); curasò (1854, G. Vialardi, Trattato di cucina e pasticceria,  DI: I, 618; 1879, E. De Amicis, Ricordi di Parigi, GDLI Suppl. 2009; GRADIT marcato di basso uso); curaçau (1867, Il cuoco pratico ed economo ossia l'arte di fare una buona cucina con poca spesa, Banca dati del lessico della cucina); curassao (1882, F. Arrivabene, Vocabolario mantovano-italiano s.v. curasò, DI: I, 618); curassò (1882, P. Perolari-Malmignati, Il Perù e i suoi tremendi giorni (1878-1881). Pagine d'uno spettatore, Schweickard 2011: 594; 1884, R. Fucini, Le veglie di NeriGDLI; GDLI Suppl. 2009, senza doc. GRADIT; SC; Zingarelli 2024); curacau (1890, G. Belloni, Il vero re dei cucinieri, Banca dati del lessico della cucina); curação (1951, DEI); gen. curassò; mil. curasò; emil. occ. (guastall.) curasò; mant. curasò (DI: I, 618).

0.7 Dal fr. curaçao, dal nome di un'isola delle Antille che produce arance con la cui scorza si fa la bevanda (DELIN).

0.8 La voce è da ricondurre al fr. curaçao (dal 1801, cuirasseau; 1805, curaçao, TLFi), dal nome dell’isola delle Antille in cui si produce la varietà di arancia amara la cui scorza serve ad aromatizzare il liquore. Panzini propone una mediazione olandese, eliminata poi nell'ottava edizione del Dizionario moderno, che non trova però supporto né in DELIN né nei dizionari francesi (Franchi 2009: 347). I dizionari contemporanei mettono a lemma il forestierismo integrale e  gli adattamenti curassò/curasò (cfr. GRADIT, SC, Zingarelli 2024), tuttavia, come non di rado accade con i prestiti, in italiano la parola è attestata in numerose forme variamente adattate (per le quali cfr. la doc. in 0.6). Nel corpus AtLiTeG il vocabolo ricorre esclusivamente in forma integrale nel Piccolo Vialardi di Giovanni Vialardi che impiega il liquore per aromatizzare dolci.

0.9 Categorie

0.11 Banca dati del lessico della cucina; DEI; DELIN; DI: I, 618; DM 1; GDLI; GDLI Suppl. 2004; GDLI Suppl. 2009; GRADIT; Nocentini; SC; TLFi; Zingarelli 2024; Franchi 2009: 347; Schweickard 2011: 594.


Autore della scheda: Francesca Porcu

Pubblicata il: 31/05/2024

Condizioni accesso: Open Access

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/186