0.1
0.2
0.3
0.4 curaçao (1899, Il piccolo Vialardi; Torino).
0.5
0.6 curaçao (1844, Nuova Enciclopedia Popolare ovvero Dizionario generale di scienze, lettere, arti, storia, geografia, ecc., vol. 4, DI: I, 618; av. 1873, F. D. Guerrazzi, Il secolo che muore, GDLI Suppl. 2004; 1875, Lessona, DELIN; DM 1; GRADIT; SC; Zingarelli 2024);
curacao (1833, Nuovo dizionario universale tecnologico o di arti e mestieri, ArchiDATA); curasò (1854, G. Vialardi, Trattato di cucina e pasticceria, DI: I, 618; 1879, E. De Amicis, Ricordi di Parigi, GDLI Suppl. 2009; GRADIT marcato di basso uso); curaçau (1867, Il cuoco pratico ed economo ossia l'arte di fare una buona cucina con poca spesa, Banca dati del lessico della cucina); curassao (1882, F. Arrivabene, Vocabolario mantovano-italiano s.v. curasò, DI: I, 618); curassò (1882, P. Perolari-Malmignati, Il Perù e i suoi tremendi giorni (1878-1881). Pagine d'uno spettatore, Schweickard 2011: 594; 1884, R. Fucini, Le veglie di Neri, GDLI; GDLI Suppl. 2009, senza doc. GRADIT; SC; Zingarelli 2024); curacau (1890, G. Belloni, Il vero re dei cucinieri, Banca dati del lessico della cucina); curação (1951, DEI); gen. curassò; mil. curasò; emil. occ. (guastall.) curasò; mant. curasò (DI: I, 618).
0.7 Dal fr. curaçao, dal nome di un'isola delle Antille che produce arance con la cui scorza si fa la bevanda (DELIN).
0.8 La voce è da ricondurre al fr. curaçao (dal 1801, cuirasseau; 1805, curaçao, TLFi), dal nome dell’isola delle Antille in cui si produce la varietà di arancia amara la cui scorza serve ad aromatizzare il liquore. Panzini propone una mediazione olandese, eliminata poi nell'ottava edizione del Dizionario moderno, che non trova però supporto né in DELIN né nei dizionari francesi (Franchi 2009: 347). I dizionari contemporanei mettono a lemma il forestierismo integrale e gli adattamenti curassò/curasò (cfr. GRADIT, SC, Zingarelli 2024), tuttavia, come non di rado accade con i prestiti, in italiano la parola è attestata in numerose forme variamente adattate (per le quali cfr. la doc. in 0.6). Nel corpus AtLiTeG il vocabolo ricorre esclusivamente in forma integrale nel Piccolo Vialardi di Giovanni Vialardi che impiega il liquore per aromatizzare dolci.
0.9 Categorie
0.11 Banca dati del lessico della cucina; DEI; DELIN; DI: I, 618; DM 1; GDLI; GDLI Suppl. 2004; GDLI Suppl. 2009; GRADIT; Nocentini; SC; TLFi; Zingarelli 2024; Franchi 2009: 347; Schweickard 2011: 594.
Autore della scheda: Francesca Porcu
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/186