0.1
0.2
0.3
0.4 indulgiis (Liber de coquina [A], 1308-1314, Napoli)
0.5
0.6 a. moden. induttl (DEI); a. milan. indùgiere (DEI); indoglia (1511, L. G. Scoppa, Spicilegium, Buccheri 2023); anduglie (1790, F. Leonardi, Apicio moderno); sic. nnugghi, nnugghia, nugghi; cal ndùglia, ndugghia, nnuglia; nap. nnoglia; luc. nnugliə; abr.-mol. (con varianti) nnojə (Valenti 2011); noglia (GRADIT); nduja (GRADIT).
0.7 dal fr. andoille 'specie di salsiccia ripiena' (DEI).
0.8 Le attestazioni antiche e moderne della parola sono da valutare separatamente. La forma plurale noghie del Cuoco napoletano e le forme latine traslitterate, infatti, sono da ricondurre al gallicismo di origine normanna ando(u)illes ‘insaccato realizzato con budello di maiale o vitello’ (a sua volta da *indŭctĭlia, plurale di inductile ‘cose pronte a essere introdotte’ e interpretabile come collettivo femminile singolare; per la discussione etimologica cfr. DEI s.v. andùglia, FEW 4,652 e soprattutto Valenti 2011: 71-73). Al normannismo sono da connettere anche le numerose varianti meridionali, tutte indicanti insaccati di varia natura, alcune delle quali passate all’it., come noglia 'salsicciotto confezionato con pezzetti di intestino di maiale e altri ritagli di carne suina' (cfr. GRADIT s.v.) e nduja (GRADIT s.v.) ‘salame spalmabile piccante tipico della Calabria’ (per cui si rinvia a Nichil 2015; per altra documentazione meridionale antica cfr. Buccheri 2023).
Le forme che occorrono nei ricettari sette-ottocenteschi, tutte prive di assimilazione del nesso -nd-, rappresentano adattamenti del francese moderno andouille (con uguale significato), il cui recupero si inserisce nel più generale fenomeno di ingresso di francesismi gastronomici in italiano volto alla costituzione di una terminologia tecnica adatta all’arte culinaria (Frosini 2009: 84).
Il derivato andogliete (e andogliette) rintracciabile nel Cuoco reale e cittadino è un prestito dal fr. andoüillettes che si trova nella fonte di cui l'opera è traduzione (Le cuisinier roïal et bourgeois di F. Massialot).
0.9 Categorie
0.11 DEI; FEW 4,652; GRADIT; Buccheri 2023; Frosini 2009a; Valenti 2011.
Autore della scheda: Lucia Buccheri
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/381