0.1
0.2
0.3
0.4 coulis (Cuoco piemontese, 1766; Piemonte)
0.5
0.6 coulis (1854, G. Vialardi, Trattato di cucina, ArchiDATA; GRADIT; GDLI-Suppl. 2004); *colì (1724, Il cuoco reale e cittadino, Iacolare 2022); piem. colì 'sugo di carne' (LEI: REP).
0.7 dal fr. coulis (LEI).
0.8 La voce è da ricondurre al fr. coulis (attestato dal XII secolo; cfr. FEW 2,878), a sua volta derivato del verbo couler, nel senso di 'faire passer un liquide à travers un filtre', con riferimento all'operazione necessaria alla preparazione della pietanza (LEI 15,666; TLFi s.v. coulis[1], per i quali la voce è documentata dal XIII secolo). Dal fr. la voce è passata anche all'inglese, dove è documentata nella forma cullis (FEW 2,885).
La più antica attestazione della parola in italiano si trova nella prima edizione (1724) del Cuoco reale e cittadino, traduzione del ricettario francese Le cuisinier roïal et bourgeois compilato da François Massialot e pubblicato nel 1691 (cfr. Iacolare 2022). Il corpus AtLiTeG restituisce quattro forme della parola: la variante coulis, priva di adattamento, occorre solo una volta nel Cuoco piemontese perfezionato a Parigi, e va valutata come diretta citazione dal francese (cfr. Thomassen 1997: 107); della forma semiadattata coulì si trova traccia esclusivamente nel Nuovo cuoco milanese economico; le varianti grafiche colì e culì risultano nettamente maggioritarie.
Il termine appartiene alla folta schiera di francesismi della gastronomia entrati in italiano nel corso dei secoli XVIII e XIX e costituenti, a quell'altezza, una «terminologia tecnica spendibile a livello internazionale» (Frosini 2009: 84). Del resto, l'assenza di attestazioni della voce al di fuori della letteratura gastronomica permette di supporne una circolazione precipuamente specialistica, limitata, tra l'altro, al Sette-Ottocento. La registrazione della parola in alcuni repertori contemporanei (GRADIT e GDLI, ma solo a partire dal Supplemento del 2004), per di più nella forma non adattata coulis e con riferimento a pietanze principalmente a base di verdura e frutta, è da attribuire a un recupero recente del tecnicismo direttamente dal francese. GRADIT, infatti, data la parola al 1961, mentre per GDLI la prima attestazione di coulis si rintraccia solo nel 1994.
0.9 Categorie
0.10.1 bisca (s.f.) ,
0.11 LEI; GDLI-Suppl. 2004; GRADIT; ArchiDATA; Frosini 2009a; Iacolare 2022; Thomassen 1997.
Autore della scheda: Lucia Buccheri
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/322