frolla (pasta) s.f. Completa da revisionare

0.1

  1. pasta friabile usata per realizzare torte o altri dolci (in partic. nella loc. pasta frolla)

0.2

  1. frola -
  2. frolla -
  3. frolle -
  4. frolli -
  5. frollo -
  6. frolo -

0.3

pasta frolla - Roma 1627; Bologna 1647; Mantova 1662; Firenze 1675; Bologna 1791; Roma 1808; Roma 1814; Napoli 1820; Macerata 1820; Como 1826; Siena 1845; Napoli 1852; Milano 1853; Genova 1893
paste frolle - Roma 1808; Roma 1814; Macerata 1820; Milano 1853

0.4 frolla (Lo scalco prattico, 1627; Roma)

0.5

  1. pasta friabile usata per realizzare torte o altri dolci (in partic. nella loc. pasta frolla)
    1. Lo scalco prattico (1627, Roma) = la base grande di questa pasta dentro una tiella, poi sopra un’ordine d’ova reali, cotte nell’almivere, e sopra uno sfoglio di pasta frolla, fritta nel butiro, della grandezza, e ritondezza del cappello, e sopra questa pasta un’ordine di bianco magnare sottile, e sopra un’altro sfoglio simile... (123)
    2. L'apicio (1647, Bologna) = Lessate le detta cervella, poste con capo di latte, zucchero, e uova battute, servono per far torte regalatissime con butiro in pasta frolla. (3)
    3. L'apicio (1647, Bologna) = Uova di pasta frolla, con tortore racchiuse. (Indice-13)
    4. L'arte di ben cucinare (1662, Mantova) = mescolarai il tutto insieme, facendo un foglio di pasta frolla, ontarai la padelletta proportionata con butiro, mettendovi il foglio, vi porrai sopra la preparata compositione, e la coprirai di sopra con un’altro foglio ben onto di butiro, e sia intagliato con vaghi fogliami; sia servita calda, con zuccaro sopra. (58)
    5. Ms. Annunziata (Fine XVII secolo, Firenze) = con queste diversita, aggiustano non solo diverse forme d’ casse, ma diverso modo di fare pasta, perché con la pasta frolla è fina, fanno un pasticco per lo piu basso, ripieno delle sudette cose delicate... (43r)
    6. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = pasta croccante: 214; pasta siringhe: 215; alla bolognese: 386; alla fiorentina: ivi; detta sfogliata perfettissima: 391; detta frola (455)
    7. Il cuoco reale e cittadino (1791, Bologna) = La cassa di pasta frolla si riempia di piccatiglio di petto di cappone... (340)
    8. L'Apicio Moderno (1808, 2ª ed., Roma) = una torta, o pasticcietti vol-o-vant di pasta sfoglia, o frolla, o dentro, o tramezzo un Gattò di Savoia, o pane di Spagna... (IV.194)
    9. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Coprite il di dentro di una cazzarola con una sfoglia di pasta brisè, o frolla, o di mezza sfoglia, ved. queste paste al cap. della pasticcieria, riempite con un ragù di polleria, o di tartufi, o di funghi, o di pesce, o altro che sia ristretto, e freddo, e poi coprite con l’istessa pasta, fate cuocere il timballo al forno, e servitelo. (112)
    10. La Nuovissima Cucina Economica (1814, Roma) = Pasta Frolla in ogni maniera. [Pasta Frolla in ogni maniera.] Impastate una libra di farina con mezza libra di zucchero, sett’oncie di butirro, oppure di strutto, ovvero meta strutto, e metà butirro, e due, o tre rossi d’uovi, e formatene una pasta maneggievole, per tutto ciò che potrà bisognarvi. Nei giorni di magro invece del butirro, o strutto, vi servirete dell’olio, ed invece dei rossi d’uovi, addoprarete i soli bianchi. (206)
    11. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Mezza frolla. — La mezza frolla si forma con tre libre di fior di farina, sei gialli di uova, una libra di sugna ed un poco di sale (alcuni amanti del dolce ci mettono una mezza libra di zucchero)... (100)
    12. Il Cuoco galante (1820, 6ª ed., Napoli) = Alla Regina. — Fatte piccole cassettine di pasta frolla e cotte al forno, s’empiranno di pasta di uova faldicchere, mettendoci in mezzo delle amarene giulebbate e coverte con pasta di merenghe; si faranno rappigliare al forno e si serviranno. (146)
    13. La cuciniera moderna (1845, Siena) = Prendete delle piccole stampe che abbiano la figura di turbanti, che contornerete fasciandoli internamente di pasta frolla della grossezza di due monete, quindi procurate di avere un Salpicò fatto nel modo qui sopra descritto, e con questo riempite i medesimi turbanti, e per coprirli non vi servirete della pasta frolla, ma procurerete di avere dei ritagli di pasta sfoglia tirati egualmente alla grossezza di due monete, e collocandoli al di sopra, li dorerete, li farete cuocere nel forno da campagna, ed accomodati simetricamente in un vassoio li servirete in tavola. (84)
    14. Cucina teorico-pratica (1852, 7ª ed., Napoli) = Della pasta frolla. Prendi un rotolo di fior di farina, ne toglierai un pochino, e lo porrai sul pancone proprio, separatamente per farinare lo stesso nell’impasto della pasta; ci unirai mezzo rotolo di zucchero di cucina scuro macinato, ci unirai mezzo rotolo di perfetta sugna (taluni adoperano ancora il butiro), ci unirai dodici torli d’ovi, un pochin pochino di sale, e della raspatura della corteccia, o di limone, o portogallo, impasterai tutto insieme, senza molto maneggiarla; fatto che avrai un pastume, te ne potrai servire, per tutto ciò potrà occorrere in cucina di lavori di pasta frolla. (11)
    15. Nuovo cuoco milanese economico (1853, 3ª ed., Milano) = Prendete dei pasticcini di rame, untateli di butirro purgato e copriteli di pasta frolla che si troverà al cap. 16 n. 125, ponetegli un poco di fidelini ed in mezzo un poco di ragottino a piacere, indi copriteli con altra pasta frolla, indorando all’intorno con uova sbattuto acciò non si distacchi, e poi indorateli al di (45)
    16. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Ammanite prima una fasciatura o di riso cotto in buon sugo, o di patate lessate e ben pesto in mortaio con burro, o di polenta cotta pure con burro e tagliata a sfalde ovvero di pasta frolla, e adattatela entro la forma del budino, spalmata di burro. (179)
    17. La Cuciniera genovese (1893, 8ª ed., Genova) = Torta dolce di pasta frolla con marmellata. (242)

0.6 frolla (av. 1800, F. Leonardi, L'Apicio moderno [ed. Milano, 1966], GDLISC; GRADIT; Zingarelli 2023).

0.7 Composto di pasta e frolla. Per l'etimologia discussa di frolla vedi infra.

0.8 La voce frolla, quasi sempre preceduta dal sostantivo pasta, e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus a partire dagli anni Venti del Seicento in poi, con una prima comparsa di pasta frolla in Lo scalco prattico (1627, Roma). DEI propone, data l'area di diffusione, una derivazione dalla voce settentrionale fràolo 'fragile', attraverso un verbo *fraolàr. EVLI concorda sull'ipotesi di derivazione settentrionale, ma esclude il verbo ricostruito ritenendo si tratti di un esito del latino FRAGĬLE(M) 'che si rompe'. DELIN, che considera l'etimo sconosciuto, mette a testo l'ipotesi di DEI, ma scarta quella di Devoto, che pensa invece a «un incrocio "dell'agg. fràcido e del verbo frollare 'calcare', in particolare la lana con la gualchiera"».

0.9 Categorie

0.11 DEI, DELIN, EVLI, GDLI, GRADIT, SC, Zingarelli 2023. 


Autore della scheda: Valentina Iosco

Pubblicata il: 31/05/2024

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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/167