0.1
0.2
0.3
0.4 frolla (Lo scalco prattico, 1627; Roma)
0.5
0.6 frolla (av. 1800, F. Leonardi, L'Apicio moderno [ed. Milano, 1966], GDLI; SC; GRADIT; Zingarelli 2023).
0.7 Composto di pasta e frolla. Per l'etimologia discussa di frolla vedi infra.
0.8 La voce frolla, quasi sempre preceduta dal sostantivo pasta, e le sue varianti sono attestate nel nostro corpus a partire dagli anni Venti del Seicento in poi, con una prima comparsa di pasta frolla in Lo scalco prattico (1627, Roma). DEI propone, data l'area di diffusione, una derivazione dalla voce settentrionale fràolo 'fragile', attraverso un verbo *fraolàr. EVLI concorda sull'ipotesi di derivazione settentrionale, ma esclude il verbo ricostruito ritenendo si tratti di un esito del latino FRAGĬLE(M) 'che si rompe'. DELIN, che considera l'etimo sconosciuto, mette a testo l'ipotesi di DEI, ma scarta quella di Devoto, che pensa invece a «un incrocio "dell'agg. fràcido e del verbo frollare 'calcare', in particolare la lana con la gualchiera"».
0.9 Categorie
Autore della scheda: Valentina Iosco
Pubblicata il: 31/05/2024
Condizioni accesso: Open Access
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Copyright: AtLiTeG
Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/167