0.1
0.2
0.3
0.4 cappelletti (L' Apicio Moderno, 1808, 2ª ed.; Roma);
0.5
0.6 cappelletto 'pasta ripiena a forma di cappello' (1781, Antonio Nebbia, Il Cuoco maceratese [2a ed.]; 1790, Francesco Leonardi, L'Apicio Moderno [1a ed.]; 1819, Vincenzo Agnoletti [«Lingua Nostra» LII, 1991, 105], DELIN, s.v. cappello; av. 1837, Giacomo Leopardi, Lettere, GDLI; TB; Crusca V; DM 1; GRADIT; SC; Zingarelli 2023). Circa le fonti dialettali cfr. LEI 11, 574;
cappelletti 'gasse'(1857, Paganini s.v. gasse, nel sig.: 'Cappelletti, Piccole e curte lasagne strette ancor fresche con due dita per lo mezzo sì che pigliano apparenza di cappii o galani. I Cappelletti che usano in toscana sono più piccoli de' nostri, smerlati, e con pieghe alquanto diverse'; Casaccia 1876 s.v. gasse, cappelletti.
0.7 Dalla forma a piccolo cappello. Dal lat. CAPPELLUS (LEI).
0.8 Come emerge dall'analisi del corpus, nel significato di 'pasta ripiena ripiegata a cappello', la voce comincia a circolare tra Sette e Ottocento, confermando quanto era stato rilevato da Zolli («tale specialità romagnola era conosciuta nel Veneto già nel Settecento e in Lombardia agli inizi dell’Ottocento, mentre nel resto d’Italia si farà strada molto più lentamente»; vedi Zolli 1986: 80). Una testimonianza antica risiede nell'Opera di Bartolomeo Scappi, in cui, alla ricetta degli anolini, si legge: "e si facciano anolini piccioli piccioli come faggiuoli o ceci, e congiunti con li lor pizzetti in modo che siano venuti a foggia di cappelletti" (pp. 56-57); non si può considerare una vera attestazione della parola, ma la strada verso i cappelletti pare segnata. La prima attestazione si riscontra in AtLiTeG nell'Apicio Moderno di Francesco Leonardi, dove la voce è presente sin dalla prima edizione del 1790; tuttavia, i cappelletti sono già attestati nella seconda ed. del Cuoco maceratese, che risale al 1781 (in AtLiTeG la 5ª ed. veneta), in cui la voce compare nel titolo di una sola ricetta, ovvero Modo di empire pasticetti, bocconotti, cappelletti, la quale fornisce istruzioni circa il ripieno di paste alimentari: è dunque possibile affermare, con un certo grado di approssimazione, che si tratti del referente qui indagato. Tale attestazione anticipa di un decennio la prima apparizione della voce finora nota. Resta dubbia l'attestazione contenuta nel Nuovo cuoco milanese economico (Milano, 1853), in cui compare il sintagma in capelletti, riferito ad una preparazione a base di uova (ricetta delle Uova in capelletti); si legge: "Abbiate pronta una buona salsa d’indivia o spinacci o di acetosa ben ristretta; fredda, mescolatevi dieci rossi d’uova e due chiari montati con sale e pepe, poi si versa nei capelletti imburrati, indi fateli cuocere al bagno maria e serviteli con una sostanza". Si esclude, tuttavia, che possa trattarsi di pasta ripiena; l'attestazione non è perciò stata accolta nella scheda lessicografica.
Nei testi indagati si rileva disomogeneità nella indicazione del ripieno, oltre che grandi approssimazioni circa le dimensioni della forma. Secondo quanto affermato da Alberto Capatti, anche nel linguaggio specialistico, almeno per tutto l’Ottocento, «cappelletti, tortelli e ravioli, senza localizzazione, venivano considerati sinonimi» (cfr. Artusi 2010, p. 64, nota 2). Una confusione, del resto, presente nella lessicografia otto-novecentesca (si veda almeno quanto riferito da Panzini nel DM 1) che perdura nell'oggi (per GRADIT e SC, cappelletti e tortellini sono sinonimi). Per quanto riguarda le fonti dirette, un maggiore grado di precisione è rilevabile nel testo di Francesco Leonardi; si deve tuttavia alla Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene la conoscenza dei cappelletti, parola e cosa, su tutto il territorio nazionale (tra l'altro Artusi è il primo a descrivere con estrema precisione ripieno e forma, tanto da corredare la ricetta con il disegno del disco di pasta). Si rimanda da ultimo ad Alba 2022 e alla bibliografia ivi riportata.
0.9 Categorie
0.10.1 agnolotto (s.m.) , anolini (s.m.pl.) ,
0.11 Casaccia 1876: 403; Crusca V; DELIN; DM 1; GDLI; GRADIT; LEI; Nocentini; Paganini 1857: 54; SC; TB; Zingarelli 2023; Alba 2022; Artusi 2010: 64, nota 2; Bertini Malgarini-Vignuzzi 2012: 115-22; Zolli 1986: 80;
Autore della scheda: Monica Alba
Pubblicata il: 31/05/2024
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Doi: 10.35948/ATLITEG/vocabolario/246